Una squadra compatta, forte e
concentrata. Una squadra che ha dominato su un campo difficilissimo
come quello di Futsal Castellaneta e che ha saputo imporre un ottimo
possesso palla, una grande copertura e ottime ripartenze. Un Lecce
brillante e sfortunato, che ha dato spettacolo ma che non è riuscito
a concludere in gol le tante azioni prodotte, in una gara che ha
messo in mostra due squadre forti e quadrate. I leccesi hanno dato
sicuramente di più, dimostrando grande armonia e una crescita
costante; dimostrando di essere una grande squadra che po’ ambire a
traguardi importanti se non fosse perché costantemente danneggiata
gravemente da errori arbitrali discutibili.
Se dobbiamo trovare uno showman del
pomeriggio castellanetano, quello è senza dubbio l’arbitro. Tre
gol per il Futsal Castellaneta frutto di tre gravi errori arbitrali.
Il primo su punizione generosamente regalata, in cui colpevole è
anche l’incomprensione fra Rametta e De Carlo nella sistemazione
della barriera. Il secondo su rigore inesistente procurato con
esperienza dal Castellaneta e concesso con altrettanta inesperienza
dal direttore di gara. Il terzo gol su ripartenza viziata da fallo di
mano in area castellanetana, non sanzionato dall’arbitro.
Il primo tempo sarà dunque segnato da
questi episodi, così come da un brutto fallo sul rumeno Dima non
sanzionato. Inutile parlare della quantità di errori sulle rimesse
laterali per entrambe le squadre. Il primo tempo si chiuderà con il
guizzo di Bongermino che gela il Palatifo per il gol che riapre la
gara.
Nel secondo tempo il Castellaneta
toccherà pochissimi palloni. I leccesi giungeranno al meno uno con
De Carlo, in un’azione di gioco in contropiede di Bongermino,
viziata da un fallo di mano castellanetano, non sanzionato e sul
quale non verrà concesso neppure il vantaggio. Fortuna dei leccesi,
dunque, essere riusciti a segnare.
I leccesi ci provano in ogni modo
rendendosi pericolosi dalla distanza e producendo ottimo gioco che
mette pressione ad un Castellaneta spento e senza idee, in cui spesso
la simulazione, unita all’esperienza, prende il posto del buon
gioco. Brillano tutti i leccesi, in questa gara, compresa la new
entry Taccone che dimostra ottima integrazione e ampi margini di
crescita.
Il gioco col
portiere non porta al gol i giallorossi ma produce una nuova tegola
per i leccesi con l’assurda ammonizione per Bongermino, colpevole
di non aver effettuato correttamente la sostituzione, che per tutta
la gara compagni di squadra e avversari non avevano certo effettuato
in modo impeccabile. Arriva così la quinta ammonizione per il bomber
diffidato (guarda caso nelle ultime 5 gare 5 ammonizioni) che quindi
salterà la gara col Monopoli.
Si ritorna dunque a parlare di arbitri.
E qualche dubbio ai leccesi inizia a sorgere, se si pensa che la
Presidente Quarta ha subito nelle scorse giornate, una squalifica di
un mese per una protesta, mentre altre situazioni simili, se non più
gravi sono state sanzionate con pesi differenti. In sette giornate di
campionato l’incompetenza negli arbitraggi l’ha fatta da padrone
e il danno subito dai leccesi ammonta ad almeno 6 punti. I
giallorossi non sono abituati a piangersi addosso, seppure esasperati
e continueranno a fare ciò che sanno fare meglio: dimostrare sul
campo il proprio valore e aspettando che magari la fortuna inizi a
girare a proprio favore.
La prossima partita sarà di quelle da
togliere il fiato, i Leccesi senza Bongermino affronteranno in casa
il Monopoli, capolista solitaria. Si scontreranno il migliore
attacco contro la migliore difesa del girone. I leccesi dovranno
dimostrare compattezza e unità, in una partita che promette ancora
spettacolo.
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