Montesilvano,
li 21 gennaio 2016
Ci
sono storie talmente belle da farci vibrare il cuore. Lo sport è una delle
fonti più fervide di quelle che spesso definiamo “favole”. Noi ne siamo
protagonisti, ancora una volta nella nostra storia, e ci brillano gli occhi
dall’emozione. Nell’Italia Campione d’Europa in carica, che domani si raduna a
Genzano per la nuova sfida Europea di Belgrado, ci sono la leggenda vivente del
futsal mondiale, Stefano Mammarella,
e la più bella novità del torneo continentale del 2014 in Belgio, il nostro
capitano Murilo Ferreira. Poi c’è Paolo Cesaroni, 24 anni, abruzzese di
Montesilvano, cresciuto su un balcone che s’affaccia sul Palaroma, con la
passione trasmessagli da papà Pietro, campione del calcio a cinque italiano di
qualche anno fa e anche lui con qualche esperienza Azzurra.
Paolo
gioca in serie A da sei mesi, ma ha collezionato sedici presenze e cinque gol.
Ci ha messo poco a ricevere la fiducia da Bellarte la scorsa estate, pochissimo
a ripagarla, segnando al debutto assoluto contro il Napoli. Viene dal calcio,
ma si è fatto cinque anni d’anticamera in A2 prima di diventare un futsal
player. Una retrocessione, uno scudetto mancato e uno vinto (Under 21
con Adriatica Pescara e poi PesaroFano), una promozione svanita come un sogno
di cui ci si ricorda poco al risveglio (a Orte). Paolo ha la testa sulle
spalle, la mentalità del professionista (l’ha appresa nelle giovanili della
Pescara calcio, dov’è cresciuto accanto a Verratti e altri calciatori
attualmente in rampa di lancio nei Pro, come il difensore del Cagliari Capuano),
il fisico da atleta e l’umiltà di chi sa di dover stare sempre al suo posto.
Così
ha conquistato tutti nella nostra grande e unita tribù, diventando un punto
fermo. Così ha fatto con il ct Roberto Menichelli, che lo “studia” da mesi.
Prima si è fatto trovare pronto all’esordio di dicembre in Puglia contro la
Moldavia, poi ha premuto il tasto reset ed è tornato a lavorare nel “suo”
palazzetto per aiutare la squadra ad uscire da una parentesi buia. E così,
oggi, ci ha regalato una gioia immensa: la convocazione nel pre ritiro della
Nazionale italiana che parte per la spedizione in Serbia e va a difendere il
titolo del 2014, orgoglio del movimento abruzzese del calcio a cinque assieme a
Mammarella: due testimonial della nostra terra sui quali abbiamo investito e
puntato con decisione per essere un riferimento assoluto per chi ama questo
sport nella nostra regione.
Cesaroni
come Murilo due anni fa: la favola colorata di nerAzzurro, il talismano
dell’Italia del futsal.
Ufficio stampa e comunicazione
AcquaeSapone Calcio a 5
Orlando D’Angelo
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