Domenica, contro il
Salinis, Lazio si è giocata l'ultimo jolly nella corsa all'ingresso nel girone
Gold e alla Final Eight di Coppa Italia. Il 3-3 in Puglia costringe Benvenuto e
compagne a dover sfruttare una serie di risultati ad incastro per centrare il
primo obiettivo stagionale, ovvero rientrare fra le prime quattro al termine di
questo girone B. Innanzitutto, bisognerà arrivare almeno a pari punti con
l'Olimpus, cioè prendere due punti alle cugine nelle restanti due gare. Nel
caso in cui Lazio e Olimpus terminassero assieme il girone, infatti, sarebbero
le biancocelesti ad arrivare sopra in classifica in virtù degli scontri diretti
a favore. Il giudice di tutto ciò sarà il Locri, avversario domenica della
Lazio e dell'Olimpus stesso all'ultima giornata. Occhio, perché proprio lo
Sporting, vincendo entrambi i match potrebbe ancora qualificarsi... Insomma,
una corsa a tre durissima, ma la Lazio ha ancora le chance intatte, a patto,
però, di non sbagliare più.
Contro il Salinis tre
punti avrebbero fatto comodo, è arrivato invece un pareggio e fortuna che il
Locri si è complicato la vita perdendo col Fasano. “Abbiamo sbagliato
l'approccio alla gara – racconta Alessia Catrambone -. Abbiamo dato modo al
Salinis di sperare e di poterci strappare dei punti e così è stato. Su campi
così difficili non entrare con la giusta mentalità ti condanna a non fare
risultato”. Rivedendo le immagini della gara, la Lazio ha sciupato una quantità
sovrumana di palle gol: “Siamo state imprecise e sfortunate, non ci sono stati
fischiati due rigori e in generale la fortuna non ha girato dalla nostra parte.
Siamo riuscite a pareggiare perché il gap tecnico è ampio, ma hanno contato di
più gli episodi: ci è mancata la lucidità sotto porta”. Nota positiva,
sicuramente, la partita giocata da Catrambone: per la calabrese due gol e un
rebus irrisolvibile per la difesa del Salinis: la sua difesa del pallone. “E'
stata una partita in vecchio stile. Un po' alla volta sto capendo cosa mi
chiede il mister e a volte devo fare delle gare di maggior sacrificio, altre
tornare alle origini. Certo, avrei preferito non segnare e vincere la partita”.
Ciò che resta, nel ritorno
a Roma, è l'amaro in bocca per un'occasione sprecata: “Sì, potevamo ipotecare
un pezzo di qualificazione al Gold Round, ora ci attendono due gare
particolari, nelle quali dobbiamo per forza fare sei punti per restare in corsa
e attendere una serie di risultati favorevoli dagli altri campi. Tuttavia, non
è il momento di fare calcoli, né sconti ai nostri avversari: il tutto passerà
dalla gara con lo Sporting di questa settimana”. Lasciando da parte frasi fatte
e luoghi comuni, infatti, col Locri sarà una vera e propria finale:
“Affronteremo una squadra agguerrita, ferita dopo tutto quello che è successo.
Vincendo aumenteremo le nostre chance di qualificazione e spegneremo le loro, è
quello che vogliamo fare”.
S.S. Lazio Calcio a 5 – Ufficio Stampa
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