L’estremo
Oranje: “Dopo tre settimane le emozioni rimangono quelle di Catania”
‘Sarebbe
bello andare in serie A1’. A settembre Andrea Basile lo ripeteva tra sé e sé.
Un sogno. Una pazzia di fine estate da sussurrare a voce bassa, senza troppa
enfasi. “E invece - dice il portierone Oranje - oggi è realtà. Sembra quasi un
miracolo. Più ci penso e più sembra di vivere un sogno”.
A tre settimane da
quel Catania-Futsal Isola che ha regalato agli Oranje l’Olimpo le emozioni non
sbiadiscono. “Ogni giorno mi alzo e penso: siamo in serie A1. Ogni tanto si
abusa del temine ‘vittoria del gruppo’. Per noi invece è il concetto più esatto
si possa utilizzare. Ne abbiamo attraversate tanto quest’anno. Se ci giriamo
indietro è stata davvero una grandissima impresa”.
Partenza
sprint. “Le prime giornate sono state fondamentali - spiega l’ex Lazio -.
Abbiamo affrontato l’Augusta, poi l’Olimpus, il Sammichele, il Cisternino:
tutte squadre che mettevamo in cima alla lista. Anche il passo falso di Matera
c’aveva dato convinzione: avevamo giocato bene. La vittoria con il Bisceglie in
Puglia c’ha fatto capire che potevamo davvero vincere questo campionato. Alla
fine siamo riusciti a gestire gli otto punti di vantaggio. Dopo un girone e
mezzo perfetto ci sta calare un po’. Avevamo tanti infortunati e squalificati,
ruotavamo poco, c’era un po’ di stanchezza anche mentale. Eravamo davvero
spremuti. Volevamo però questa serie A1 con tutte le forze, non abbiamo mai
mollato, anche nei momenti più difficili. È stata la vittoria di un grande
gruppo, di una società speciale, di uno staff tecnico e dirigenziale
strepitoso. Hanno vinto gli uomini prima ancora degli sportivi. Ora ci godiamo
questo traguardo giorno per giorno. Perché una cosa del genere difficilmente la
puoi dimenticare”.
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