Lo scarto finale di tre gol non inganni, la gara è stata
equilibratissima e con tutta franchezza a soli cinque minuti dalla fine il
Napoli sembrava poter disporre con merito di questo Pescara, apparso non molto
dissimile da quello fiacco e distratto sconfitto in casa dalla Luparense una
settimana fa. Dopo una partita come questa si rafforza il partito di chi
individua nell’imminenza della final four europea la ragione principale di una
diminuita forza agonistica da parte dei ragazzi di Colini. Può essere ma prima
di Madrid occorre chiudere nel migliore dei modi la regular season tentando in
ogni modo di recuperare quella prima piazza che consentirebbe ai biancazzurri
nei playoff avere con tutte le avversarie il vantaggio fondamentale del fattore
campo. L’impresa è difficile ma non impossibile e comunque visto il ritmo
sostenuto del Rieti c’è comunque la necessità di difendere anche l’attuale
seconda piazza. Ed è impresa per niente facile anche questa, viste le insidie
del calendario. Mercoledì è alle porte e tira aria di derby, occorre quindi
rivedere al più presto quel Pescara concentrato e guerriero che nelle sfide
importanti non ha mai deluso. Naturalmente per quanto riguarda la partita di
questa sera vanno riconosciuti i giusti meriti anche ai partenopei autori di
una partita gagliarda e giocata con una spigliatezza e una facilità di palleggio
assolutamente ben superiori rispetto a quanto dichiari l’attuale sua brutta
classifica.
Colini lascia a casa un partenopeo
verace come Capuozzo, dando spazio a baby Pietrangelo, Caputo, Borrutto,
Rogerio e Grello vanno invece in tribuna ma c’è da credere che verranno buoni per la sfida di mercoledì prossimo con
l’Acqua&Sapone. Partenza al rallenty per entrambe ma il Napoli al minuto
dieci con un po’ di fortuna trova il gol del suo primo vantaggio grazie a un
tiro di Fornari, deviato fortuitamente nella propria porta da Salas. Fioccano i
gialli e ne fanno le spese Rotella e lo stesso Salas. Il Pescara si desta
all’improvviso e trova subito il pari con una prodezza
di Betao che incrocia al volo, fulminando il portiere napoletano. Ci si attende
che i biancazzurri prendano le redini del gioco ma accade l’inverso e
Pietrangelo è costretto a dimostrare tutte le sue qualità con un paio di parate
davvero belle. Non bastano perché, coerentemente con quanto viene espresso a livello di gioco sul parquet del
PalaCercola. il Napoli trova un altro vantaggio, grazie ad una prodezza di
Fornari che da posizione di post, spalle alla porta, si gira fulmineamente,
bruciando in anticipo il portiere adriatico. Il Pescara non riesce a sviluppare
un gran gioco ma comunque mette un paio di volte in ambasce la difesa
partenopea salvata dalle parate di Rotella. Mancano 90” al riposo quando il
Pescara riesce a impattare nuovamente, sfruttando il mal piazzamento degli
avversari che non coprono la linea di passaggio da un fallo laterale
permettendo a Canal, liberissimo sotto porta,. di mettere dentro con assoluta
facilità.
Al
rientro il canovaccio non cambia, Napoli alla ricerca del gol e Pescara
attendista e poco propenso a far gioco. Toro,
Fornari, Milucci e Bico ce la mettono tutta ma Lollo Pietrangelo è in versione
super size e i tiri dei napoletani finiscono tutti sui suoi guantoni. Il terzo
vantaggio del Napoli, paradossalmente, scaturisce da un contropiede partenopeo
ben finalizzato ancora da Fornari che in scivolata anticipa tutti e insacca. Il
Napoli ci crede e come nella vittoria, il Pescara sembra alle corde e vicino al
tracollo. I biancazzurri però hanno dalla loro l’esperienza e la tranquillità
dei forti, riuscendo a mantenersi lucidi e capaci di sfruttare al meglio gli
errori degli avversari. E infatti un tiro di Leggiero, che non sembra
irresistibile, trova Rotella impreparato e tanto incerto da non trattenere la
palla che lo scavalca. Botteghin nella concitazione fa poi la frittata deviando
la sfera nella propria porta. La Lollo Napoli non ha più energie e va al
tappeto. Prima Rescia sfiora la rete in spaccata e subito dopo Calderolli,
approfittando di un’altra dormita collettiva dei napoletani, sfrutta un’altra
rimessa laterale, deviando da due passi la palla del primo vantaggio di serata
del Pescara. Milucci veste subito la casacca del portiere di movimento ma
l’autolesionismo partenopeo non ha limiti e un altro pasticcio difensivo
coronato da un’altra autorete, questa volta di De Bail, consegna la vittoria al
Pescara. Nei secondi finali Nicolodi recupera palla, in velocità sulla banda
destra innesca le marce alte, evita un avversario e da posizione defilata
insacca la rete numero sei per il
Pescara. Game over!
LOLLO CAFFE’ NAPOLI-PESCARA 3-6 (2-2 p.t.)
LOLLO CAFFE’ NAPOLI: Rotella, Botta,
Bico, De Bail, Pedro Toro, Virenti, Fornari, Botteghin, Vega, Milucci, Molaro,
Massafra. All. Cipolla
PESCARA: Pietrangelo,
Nicolodi, Salas, Canal, Leggiero, Rescia, Calderolli, Cuzzolino, Betao, Lara, Chiavaroli, Garcia
Pereira. All. Colini
MARCATORI: 9’24’’ p.t.
aut. Salas (P), 12’52’’ Betao (P), 15’35’’ Fornari (N), 18’15’’ Canal (P), 11’32’’ s.t. Fornari (N), 12’42’’ aut. Botteghin (N), 14’28’’ Calderolli (P), 16’38’’ Rescia (P), 19’24’’ Nicolodi (P)
AMMONITI: Virenti (N), Botteghin (N), Rotella (N),
Salas (P), Bico (N), Lara (P)
ARBITRI: Antonio Sessa (Foggia),
Luigi Alessi (Taurianova) CRONO:
Vincenzo Sgueglia (Civitavecchia)
AREA DELLA COMUNICAZIONE
UFFICIO STAMPA
MASSIMO RENELLA
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