Pescara
sorpreso in avvio di gara, la Luparense parte con uno spirito gladiatorio,
quasi al limite dell’intimidatorio, trovando del tutto impreparati alla
battaglia gli uomini di Colini. Una manciata di secondi bastano ai lupi per
andare in vantaggio, Fuentes suona la carica, inserendo Foglia dal primo
secondo con la casacca del portiere. Leitao ruba palla e confeziona un assist
per Honoris che non perdona. 1-0 e inizio choc per il Pescara. Non basta e
Giasson poco dopo in mischia punisce la mollezza nei contrasti dei
biancazzurri, infilando di punta, per la seconda volta, la rete di Capuozzo.
Pubblico di casa gelato, Fuori ci sono venti gradi abbondanti ma all’interno
del PalaRigopianoi sembra di stare a quota 2.000. Gara in salita e il Pescara
ci mette un po’ a rientrare in partita. Ci vogliono otto minuti abbondanti per
essere finalmente capaci di produrre pericoli reali per la porta difesa da
Morassi, preferito all’acciaccato Miarelli. Prima Rogerio colpisce la traversa
e subito dopo è proprio Morassi a chiudere anzitempo la sua gara, espulso da
Zanna per aver contrastato con le mani una conclusione pescarese fuori dalla
propria area. Il portiere veneto protesta vanamente, l’arbitro è irremovibile.
Entra Miarelli, come detto non al 100%, ma i biancazzurri ancora frastornati
dal doppio svantaggio, non concretizzano la superiorità numerica, riuscendo solo
a cogliere un palo con Ercolessi e a costringere Taborda ad un salvataggio
sulla linea di porta. La tensione è altissima e gli arbitri stentano a trovare
una vera linearità di giudizio. Gira ormai il minuto dodici è finalmente Rescia
in “estirada" traduce l’accresciuto volume di gioco pescarese nel gol che
dimezza lo svantaggio, rimettendo in scia i delfini. Il ritmo di gioco si
abbassa un po’ ma il Pescara assomma ancora una buona messe di occasioni.
Tutte. però, sfumano di un nulla e si va al riposo con gli ospiti in vantaggio
di una rete.
Quando
si riparte, il Pescara torna a pigiare sull’acceleratore e finalmente trova il
pareggio con Betao che sfrutta un’indecisione difensiva dei veneti e randella
una conclusione imparabile che lascia di stucco Miarelli. Il pari però torna a
spronare la Luparense, che riconsegna la maglia di portiere di movimento ad
Adriano Foglia. Colini risponde con la stessa moneta, dando a Grello il
ruolo di Capuozzo. L’intento è quello di
abbassare i ritmi e addormentare la gara, cercando di anestetizzare gli ospiti.
I lupi, visibilmente provati, sembrano ormai domati ed è il Pescara ad avere un
paio di buone palle gol meritevoli di miglior sorte. Salas evita anche Miarelli
in uscita ma poi mette da posizione angolatissima sul fondo. Gara che sembra in
ghiaccio ma improvvisamente la volubilissima dea del Futsal strizza l’occhio
agli ospiti, facendo decretare agli arbitri, parecchio incerti nel finale di
gara, un’epulsione di Caputo, apparsa ai più piuttosto frettolosa. Conseguente
esaurimento del bonus dei falli da parte del Pescara e Foglia non sbaglia,
nfilando Capuozzo a 4’11” dalla sirena. Il Pescara annaspa e nella concitazione
regala a Leitao un’altra rete che sembra il suggello finale alla vittoria dei
veneti. Rogerio, ben servito da Salas, trova però dopo pochi attimi la rete del
3-4 che riaccende di colpo gli animi e le speranze di tutto il pubblico. Troppo
tardi, i delfini attaccano a testa bassa, ma la Luparense non molla, difendendo il suo vantaggio sino
alla conclusione.
La
delusione è tanta, soprattutto perché maturata in circostanze strane e
occasionali ma bisogna saper accettare il verdetto del campo e onorare la
squadra di Fuentes, capace di lottare allo stremo delle forze e di trovare una
vittoria sostenuta da una determinazione e da una forza agonistica di alto
profilo. La stagione per i delfini si chiude qui ma quando sarà finalmente
assorbita l’amarezza accumulata in questa strana e sfortunata serata non si
potrà che serenamente valutarla come largamente positiva. La bacheca del
Pescara, infatti, non lo si dimentichi, si è arricchita di due prestigiosi
trofei, Supercoppa e Coppa Italia, e inoltre la favolosa cavalcata europea,
giunta sino alle finali di Madrid, attestano una crescita di status che
permette di arricchire un blasone mai tanto tirato a lucido. Tempo verrà
perché, società e tecnico, analizzino tutto con il dovuto senso critico,
cercando di far tesoro delle esperienze sia positive che negative maturate sin
qui, dopo una lunghissima e faticosissima stagione, iniziata alla metà di
luglio 2015. Non resta, allora, che augurare una buona estate a tutti i tifosi
pescaresi, sempre molto calorosi, e un arrivederci al prossimo campionato con
una squadra rigenerata e sempre più affamata di gloria. Arrivederci !
PESCARA-GRUPPO FASSINA LUPARENSE 3-4 (1-2
p.t.)
PESCARA: Capuozzo,
Caputo, Rescia, Salas, Rogerio, Ercolessi, Leggiero, Cuzzolino, Betao,
Lara, Grello, Pietrangelo. All. Colini
GRUPPO FASSINA
LUPARENSE: Morassi, Giasson, Honorio, Taborda, Foglia, Leitao, Caverzan,
Baron, Guedes, Taborda, Bissoni, Etilendi, Miarelli. All. Fuentes
MARCATORI: 0’38’’ p.t. Honorio (L), 2’37’’ Giasson (L), 11’25’’ Rescia (P), 3’11’’ s.t. Betao (P), 15’44’’ t.l. Foglia (L), 17’16’’ Leitao (L), 17’35’’ Rogerio
(P)
AMMONITI: Foglia (L), Caputo (P), Taborda (L),
Bissoni (L), Leggiero (P)
ESPULSI: Morassi (L) all’8’22’’ p.t. per comportamento
non regolamentare, Caputo (P) al 15’44’’ s.t. per somma di ammonizioni
ARBITRI: Mario Filippini (Roma 1), Nicola Zanna
(Ferrara), Leonardo Gaetani (San Benedetto del Tronto) CRONO: Pierluigi Tomassetti (Ascoli Piceno)
AREA DELLA COMUNICAZIONE
UFFICIO STAMPA
MASSIMO RENELLA
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