Anche lo sport ha ricordato le vittime dell’alluvione che ha
colpito Ginosa. La FIGC ha indetto, tramite il comunicato ufficiale, il minuto
di silenzio per tutte le gare dalla Serie D fino alla seconda categoria per il
mondo del calcio, e per tutte le manifestazioni, anche giovanili e scolastiche,
per le altre discipline sportive.
Grandi
anche gli attestati da parte di molte tifoserie pugliesi che hanno esposto
striscioni per ricordare le vittime. Unica nota stonata, è stata la poca
disponibilità della Federazione a livello nazionale.
Proprio su quest’ ultimo punto, sul noto social network
Facebook, sono partiti dei dibattiti molto animati sulla questione. Qualcuno
accusava di volere pubblicità e “lucrare” sull’ episodio, altri che il gesto
era un simbolo per ricordare a tutti che anche Ginosa è in Italia e che un
minuto di raccoglimento nella gara della Nazionale (impegnata in Danimarca), o
nei campionati di A e B di qualsiasi disciplina, sarebbe stato il minimo.
Polemiche a parte, graditissimi sono stati gli striscioni esposti nelle curve. A Bari, Taranto e Massafra gli esempi più in vista (grazie a foto
ricevute). Anche durante il minuto di raccoglimento ci sono stati applausi a
scena aperta e attimi di commozione da parte di tutti i presenti negli impianti.
E’ vero, un minuto di silenzio non restituisce la vita o
ristabilisce tutto a prima dell’accaduto ma è un gesto simbolico che accomuna
tutti e che, indistintamente dalle idee politiche, dal colore della pelle, dal
ceto sociale, ci ricorda che siamo tutti umani.
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
Nella foto, uno striscione dei tifosi del Cus Jonico Taranto
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