Sul podio l'altra Red Bull di Webber
e Rosberg. Rimonta Ferrari: Alonso 5°, Massa 8°.
Con il
quarto titolo in bacheca, Sebastian Vettel ha dominato anche il GP di Abu
Dhabi, terzultima prova del Mondiale di F1. Sul circuito di Yas Marina il
tedesco della Red Bull è stato al comando dal primo all'ultimo giro, precedendo
sul podio il compagno di team Mark Webber, secondo, e Nico Rosberg (Mercedes),
terzo. Quarto Grosjean (Lotus). Gara sofferta e in rimonta per le Ferrari:
Alonso 5° e Massa 8°. Subito fuori Raikkonen, Hamilton 7°. Una gara senza
storia, servita solo a ritoccare i record di Vettel. Il biondino si è messo in
tasca la vittoria numero 11 in stagione, la settima consecutiva (come Schumi),
portandosi a soli due successi dal record di 13 stabilito da Michael Schumacher
con la Ferrari nel 2004. E il mito Ayrton Senna e lì a quattro centri dai 41
assoluti del brasiliano. Per il resto il suo è stato un monologo annoiante,
interrotto solo dallo show regalato a fine gara, quando ha disegnato altri
cerchi perfetti per festeggiare la sua domenica ordinaria. Stavolta, però, lo
ha fatto fuori dalla pista, evitando quindi la multa che si era beccato in
India. Dietro a re Seb hanno arrancato un po' tutti e i 31" di distacco
con cui si è presentato sul traguardo Webber, il migliore degli altri, la
dicono lunga sulla superiorità di Vettel. L'australiano, scattato male dalla
pole forse anche per un problema al Kers, ha guidato un trenino composto da
Rosberg e Grosjean, arrivati tutti a pochi secondi l'uno dall'altro. Un
risultato importante soprattutto per il tedesco, che ha regalato punti pesanti
alla Mercedes nella corsa al secondo posto. Un duello, quello con la Ferrari,
finito a favore delle Frecce d'Argento, nonostante Maranello abbia limitato i
danni in un weekend davvero difficile. Merito soprattutto di Fernando Alonso,
capace di risalire dal decimo al quinto posto grazie a un finale di gara tutto
in rimonta, mentre a Felipe Massa, che gli è stato a lungo davanti, nel finale
è mancato il guizzo decisivo. La bella prestazione dello spagnolo è stata
condita dal giro veloce in gara e da un sorpasso mozzafiato su Vergne, con
tanto di uscita di pista, che è finito nel mirino dei commissari per aver
superato il limite del tracciato. Alla fine, comunque, tutto regolare e nessuna
sanzione: "Non aveva scelta", ha spiegato un comunicato della Fia.
Tra i big si è inserito Paul Di Resta con la Force India, che ha sfruttato al
meglio la strategia della sola sosta, a lungo cullata anche dal Cavallino,
finendo ottimo sesto davanti a un Lewis Hamilton abbastanza deludente. Peggio è
andata a Kimi Raikkonen, già costretto a partire dal fondo dello schieramento e
subito fuori a causa di un contatto con la Caterham di Van der Garde che gli ha
danneggiato la sospensione anteriore destra. Danni all'ala anteriore per Jenson
Button, costretto a uno stop imprevisto e 12° in classifica con una McLaren,
che ha chiuso nona con Sergio Perez.
Di Dario Marchionna
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