Da palazzetto dello
sport a centro convegni e concorsi
Lettera aperta del
presidente della LC - Solito:
Andando al palazzetto dello sport
in questi giorni ho temuto di assistere al montaggio di una tenda da circo al
suo interno; ormai mi aspetto anche questo. Ritengo opportuno che i cittadini
di Martina Franca soprattutto i tantissimi tifosi del calcio a cinque, abbiano
piena contezza di quale sia la considerazione che l'attuale amministrazione comunale
ha per lo sport, per chi promuove il territorio in giro per il mondo, per chi,
con tanti sacrifici personali, si impegna concretamente per lo sviluppo della
nostra città.
Per questo ho scelto la strada della lettera aperta. É solo il
caso di ricordare che la LC Solito gioca nella massima serie di calcio a 5
(traguardo storico per il futsal maschile cittadino), ha portato e porta in
alto il nome di Martina in tutto il mondo, registra mediamente nelle gare
casalinghe del PalaWojtyla un'affluenza
che supera la capienza stabilita delle 1200 unità, ha un vivaio
invidiabile. Ha tutte le richieste
autorizzazioni per allenarsi e giocare al Palazzetto, a fronte del
regolare pagamento di un canone da parte della società. Con
ormai preoccupante frequenza però, nonostante tale l'autorizzazione ad
allenarsi per tutto l'anno, spesso la squadra è costretta a ricercare altre
strutture perché nel palazzetto dello Sport di Martina Franca si organizzano
concorsi per Vigili urbani, riunioni di
Pediatria, altre attività che nulla hanno a che vedere con lo sport. L'ultimo
caso è dell'ultima ora, e riguarda un
concorso per geometri programmato per il 4 e 5
dicembre prossimo nel tempio dello sport, anche se con lo sport non ha
nulla a che fare. La notizia ci è pervenuta, con tipica procedura burocratica, e
in forma impositiva, senza alcun altro contatto, utile per verificare
quantomeno le esigenze di calendario della squadra, da un fax a firma del dirigente ing. Giuseppe Mandina. E'
la quinta volta che succede dall'inizio dell'anno. Al riguardo, ormai esasperato,
vorrei chiedere all'Amministrazione comunale se ha idea di cosa significhi
palazzetto dello Sport. Se ha idea dei sacrifici che sosteniamo per onorare e
mantenere questa categoria. Se ha idea di cosa sia la serie A. Se è a conoscenza, infine, che la squadra è costretta a ricorrere alla
cortese disponibilità di altre strutture, come quella concessa dal sig. Sbiroli
di Putignano, che ringrazio per la sua sensibilità e grande disponibilità. Non
posso che esprimere amarezza e delusione per il comportamento dell'Amministrazione,
riferendomi soprattutto all'assessore allo Sport, a cui piace vantarsi di aver
dato risalto ed importanza allo sport
cittadino. Bene, ecco come si dimostra in concreto l'attaccamento verso lo
sport... Abbiamo realizzato un grande
sogno grazie alle nostre vittorie prestigiose; abbiamo in dotazione una scuola
calcio composta da 120 bambini, ai
quali non so cosa potrò dire nel momento in cui ancora una volta il palazzetto
non sarà disponibile per ciò che è stato costruito, ovvero praticare sport, per
essere invece impiegato in tutt'altre attività. È di tutta evidenza che questa
amministrazione non intenda assolutamente sostenere chi, attraverso lo sport,
porta in giro il nome di Martina Franca e ne promuove l'eccellenze. Con un
pizzico di buona volontà, soprattutto di buon senso, ma ancor più di rispetto
per i tanti sacrifici fatti, e per i tantissimi tifosi Martinesi, non sarebbe
difficile individuare soluzioni alternative per far svolgere quei concorsi. Non
è mia volontà di interferire con gli orientamenti dell'amministrazione, il cui
operato sarà valutato dai cittadini, ma rivendico il sacrosanto diritto di
disporre pienamente e senza alcun limite delle indispensabili strutture che
consentano alla squadra, e alla scuola calcio, di lavorare nelle migliori
condizioni. Laddove queste condizioni dovessero ancora venire a mancare, e
fosse confermato lo stop del 4 e 5 dicembre, non nascondo che potrei prendere in
seria considerazione o di lasciare questo sport, consegnando il titolo al
Sindaco ANCONA, oppure di svolgerlo altrove.
Cosimo Scatigna
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