venerdì 13 dicembre 2013

LO HOBBIT-LA DESOLAZIONE DI SMAUG


Atteso come uno degli avvenimenti cinematografici dell’anno, Lo Hobbit è uscito nelle sale italiane con il suo secondo capitolo: La desolazione di Smaug.
Avevamo lasciato Bilbo, Gandalf e la compagnia dei nani con l’avvistamento della Montagna Solitaria, subito dopo essere sfuggiti all’attacco degli orchi capitanati da Azog il Profanatore. Dopo una sosta da Beorn, il mutapelle, la combriccola si rimette in cammino, ma è costretta a privarsi di Gandalf all’ingresso di Bosco Atro. Così, mentre lo stregone si reca ad indagare chi si nasconde dietro la figura del Negromante, Bilbo e i nani
devono sventare prima un attacco di giganteschi ragni e poi riuscire a scappare dalla fortezza degli Elfi silvani, che nel frattempo li avevano trattenuti come prigionieri. Grazie all’aiuto di Bard, personaggio che avrà la sua rilevanza nell’ultimo film della saga, giungono a Pontelagolungo, ultima città prima di Erebor, antico regno nanico ora presidiato dal drago Smaug. Qui, nell’ultima parte della pellicola, avviene lo scontro con la creatura, vera antagonista della storia, che proseguirà nell’appuntamento cinematografico finale del prossimo anno.

PERCHE’ ANDARE A VEDERE LO HOBBIT?
1-      C’è molta più azione rispetto al primo capitolo, il che non permette di annoiarsi per l’intera durata del film (2 ore e 40 min).

2-      Ritorna Legolas, personaggio molto apprezzato ne Il Signore degli Anelli, anche se, rispetto a 10 anni fa, da l’impressione di aver subito una metamorfosi che lo ha reso più cupo e meno ironico nelle battute. In definitiva comunque, fa sempre piacere rivederlo e pazienza se nel libro Lo Hobbit lui non ci sia in realtà. L'amore che lo lega a Tauriel, sembra ricordare, anche se molto vagamente, quello tra Aragorn e Arwen ne Il Signore degli Anelli.
1-      Il drago Smuag era il più atteso di tutti. Descritto sommariamente nel primo film, ora possiamo ammirarlo in tutta la sua malvagità. Ci sono voluti 2 anni e mezzo per disegnarlo. In Italia viene doppiato da Luca Ward. Nella pellicola viene ampliata la sua presenza in scena, con tanta azione ed effetti speciali. Scelta saggia è stata quella di non seguire troppo alla lettera lo scritto di Tolkien, il risultato finale sarebbe stato, con tutta probabilità, poco teatrale e spettacolare.
2-      Bilbo perde il ruolo di protagonista assoluto e sembra passare più in secondo piano. Evidente è una sua crescita sia in positivo che in negativo (risulterà sempre più legato all’anello, ricordando velatamente Gollum). Martin Freeman, l’attore che lo impersona, sfoggia un ottima performance, pari a quella di Ian McKellen nelle vesti di Gandalf. Probabilmente i due migliori attori nel cast.
3-      La colonna sonora “I see fire” di Ed Sheraan, seppur sia un fattore a margine nel film.
4-      Ottima scelta tecnica e di qualità che permettono allo spettatore di vedere, con il 3D, non con i soliti 24 fotogrammi al secondo, bensì con 48.

PERCHE’ NON VEDERE LO HOBBIT?
1-      Varie sono le differenze tra il film e il libro di Tolkien, quindi i lettori ne potranno rimanere delusi, soprattutto nella prima parte della pellicola, trattata con troppa superficialità. Inoltre, viene creato un nuovo personaggio, un elfo femmina: Tauriel. 
2-      Non viene girata nel migliori dei modi la scena con Beorn, che nel libro è descritta in modo proverbiale. Il film lascia quasi l’amaro in bocca, soprattutto per la troppa fretta con cui viene liquidato questo personaggio.
3-      Si avverte una certa caduta di stile, perché Jackson tende ad esasperare certi aspetti (come una rappresentazione troppo negativa degli elfi), a marcare con troppa vigorosità scene di collegamento con Il Signore degli anelli o a profanare l’amore tolkeliano con un’attrazione interraziale, seppur meramente platonica, tra un Nano ed un Elfo.
Il prossimo anno è prevista l’uscita dell’ultimo atto, il quale renderà più chiare quelle che sono le trame create e magari, con una maggiore visione d’insieme, questa pellicola potrà essere apprezzata di più.
In definitiva, che possa deludere o meno, Lo Hobbit-La desolazione di Smaug deve essere visto, soprattutto se si è amanti del genere e fan di Tolkien.

VOTO:7,5

Leandro Alfonso

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