Lewis Hamilton trionfa a Sepang, in
tandem con Rosberg, 2°. Una doppietta importante per Mercedes. Vettel (3°, Red
Bull) completa il podio. Alonso (Ferrari) è 4°, battendo nel finale Hulkenberg
(5°, Force India). Button (McLaren) 6° davanti alle Williams di Massa e Bottas.
Gara rovinata per Ricciardo (Red Bull), penalizzato e ritirato dopo un cambio
gomme disastroso. E' invece una foratura al via che rovina la corsa di
Raikkonen (Ferrari), 12°.
Nella torrida Sepang le Mercedes
dettano legge. Al via Hamilton parte e allunga subito in solitaria. Vettel
perde invece la seconda posizione, passato da Rosberg e anche all'arrembante
Ricciardo, che gli sfila anche la terza piazza. Dietro Alonso deve difendersi
dall'attacco della Force India di Hulkenberg, ancora una volta insidiosa nei
confronti della Ferrari. Mentre Raikkonen scatta come un leone, ma nella
bagarre iniziale rimedia una foratura della posteriore destra. Destinazione box
per Kimi, che paga l'errore di Magnussen (poi penalizzato con 5" di stop&go)
che con l'ala della McLaren urta la gomma della Rossa. Il pit anticipato relega
il finlandese in 20.ma posizione.
Una decina di giri che corrono
veloci, e arriva il primo giro di pit-stop per i big: Alonso entra
all'undicesimo passaggio, seguito poi da Ricciardo, che proprio all'uscita dai
box ingaggia una bel test-a-testa con il ferrarista, battendolo senza
esitazioni. Stessa storia per Vettel, che al giro 14, rientra in pista appena
davanti a Daniel e Fernando. Ma Seb si ritrova a gestire "il tappo"
della Williams di Bottas che, per qualche curva, rallenta la Red Bull. Filano
invece lisci i cambi gomma delle due Mercedes, che al giro 17 si ritrovano
stabilmente al comando: Hamilton leader della corsa e Rosberg che segue a +9.6.
Nelle retrovie Raikkonen lotta invece con Ericsson per il 17° posto,
condizionato però da alcuni problemi di regolazione sul volante e il DRS della
Ferrari.
Team radio Mercedes, che avverte
Hamilton di "gestire" il motore, tra potenze e setting del software.
In compenso l'indicatore del consumo di Lewis dice che, nonostante i giri
veloci, l'inglese è uno dei piloti che consuma meno! Restano invece stabili i
distacchi tra gli inseguitori, con Rosberg, Vettel e Ricciardo che fanno i
passisti. Mentre al giro 25 inizia a perdere leggermente terreno Alonso, in
crisi con il deterioramento delle gomme. Per la gioia di Hulkenberg che
recupera terreno sulla Ferrari. Intanto Raikkonen viene doppiato da Hamilton.
Altra sosta ai box per Vettel, poi
Rosberg, al giro successivo. Situazione che permette alla Red Bull di tornare
negli scarichi della Mercedes. Mentre si ferma anche Hamilton, che cede
provvisoriamente il comando ad uno strategico Hulkenberg, sempre con un cambio
gomme in meno. Al giro 35° le posizioni sono però ristabilite, con Hamilton davanti
a tutti con +12" su Rosberg. Nico, però, trova lo spunto per riprendere
margine su Vettel che lo insegue. Ricciardo è in crisi con i consumi
(flussometro ancora k.o.) e si trova staccato a +9". Alonso tiene la
quinta piazza, amministrando il gap da Hulkenberg, tornato alle sue spalle dopo
la sosta. Dietro Button, Massa, Botta e Magnussen si giocano il piazzamento in
top ten.
Quando mancano 15 giri al termine,
l'affidabilità e i consumi si fanno critici per tutti. Rosberg si vede
minacciato da Vettel, e deve spingere l'acceleratore. Allo stesso modo
Ricciardo vede Alonso negli specchietti. Tanto che Daniel anticipa il cambio
gomme al passaggio numero 41, ma dopo la ripartenza l'australiano si ferma
qualche metro più avanti. L'anteriore sinistra è stata fissata male. Corsa dei
meccanici Red Bull. che riportano l'auto indietro per avvitare correttamente lo
pneumatico. Ma intanto è una gara buttata per Ricciardo, che poi rientra 14°.
Ma la sfortuna dell'australiano non è finita. L'alettone anteriore cede nella
parte destra, costringendo Daniel ad un nuovo pit-stop. Rientra 16°, ma come se
non bastasse, la Direzione Gara lo penalizza con uno stop&go (10") per
violazione delle norme di sicurezza nel cambio gomme. E' quindi definitivo il
ritiro dell'australiano, degno erede di Webber anche per quanto riguarda la
fortuna...
Finale agitato anche per Alonso, ma
in positivo. Fernando è 5°, impegnato a stampare giri veloci per riprendere
Hulkenberg. Dietro Button prova a resistere agli attacchi delle Williams di
Massa e Bottas, impegnate anche tra loro per una lotta in casa. Con tanto di
ordine di scuderia ignorato da Felipe, che non lascia passare il compagno.
Sventola la bandiera a scacchi per
Hamilton, che firma il suo primo successo stagionale - il 23° in carriera come
Nelson Piquet - e si piazza in seconda posizione nella classifica piloti, con
25 punti. Rosberg è invece 2°, regala la doppietta alla Mercedes, ma si prende
il comando del mondiale, con 43 punti. Vettel completa il podio, precedendo
Alonso, che riesce a sfilare la quarta piazza alla Force India in crisi con le
gomme. Fernando è terzo nella classifica iridata, con 24 punti. Uno in più su
Button, che lo segue anche al traguardo, 6°. Beffa finale invece per Raikkonen,
battuto in volata sul traguardo, dietro per solo 1 decimo alla Lotus di
Grosjean. Domenica 6 Aprile tutti di nuovo in pista per il GP del Bahrain.
By Dario Marchionna
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