Un viaggio in
Argentina per accompagnare il nonno, si è trasformato in un momento indelebile
per il nostro compaesano Angelo Calabrese. Grazie ai suoi parenti sudamericani,
tifosi del Newell’s Old Boys, ha potuto incontrare un suo mito, l'ex calciatore
della Juventus, David Trezeguet. Da questa breve intervista, capiamo le sue
emozioni e cosa cambia dal tifo italiano e quello argentino.
Angelo,
sei andato in Argentina per accompagnare tuo nonno, e ti sei ritrovato dinanzi
al tuo mito Trezeguet. Cosa ammiri del bomber ex Juve? Perchè lo ritieni un
mito? “Sicuramente in molti,
juventini e non, ammirano e ritengono un mito Trezeguet.Io ho avuto la fortuna
di apprezzarlo nella mia squadra per 10 anni. E’ stato un grande bomber, e lo è
ancora, inoltre, è un grande professionista, e l’ha dimostrato quando è rimasto
in Serie B. Poteva andare ovunque all’epoca.”
Secondo
te, farebbe comodo alla Juve attuale? “Come
giocatore, lo vedrei bene da inserire a partita in corso. Il fiuto del gol non
si perde, sono convinto che riuscirebbe a "decidere" ancora tante
sfide.”
Parliamo
dell'incontro. Che emozione hai provato? Vi siete detti qualcosa di
particolare, o semplice saluto e via? “Beh
da parte mia l'emozione era tantissima, lui invece, da grande persona qual è, ha subito rotto il ghiaccio, salutandomi, e chiedendomi
come stavo (naturalmente parla ancora benissimo l'italiano). Dopo, ho avuto
modo di raccontare la mia stima per lui e ricordare un paio di episodi passati
della storia bianconera.”
Oltre
al francese, hai potuto assistere a una partita dal vivo del Newell's Old Boys.
Che differenze ci sono fra l'Italia e l'Argentina a livello di tifo e
organizzazione? “Si, ho assistito a
una partita di Copa Libertadores (Newell’s - Nacional, che per chi non sapesse,
è il team di Recoba). Lo stadio era stracolmo, l'ambiente era molto caldo e per
tutta la durata della partita, i tifosi cantavano a squarciagola e a ritmo di
musica (c'era quasi una vera banda in tribuna). All'inizio della partita c'è stata
una coreografia mozzafiato. Trezeguet è entrato a partita in corso, regalando
un grande assist. D’altronde si sa, le leggende vivono per sempre!
Vorresti
ringraziare qualcuno?”Devo
ringraziare mio cugino Rodolfo e sua moglie Carmen per la grande sorpresa e per
la grande felicità che mi hanno regalato, è un ricordo che porterò nel cuore
per sempre!”
Come vedete, i sogni possono avverarsi
anche dall’altra parte del Mondo.
Baldassarre (Baldo) D’Angelo
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