Per prendersi
cura della propria anima non necessariamente ci si deve imbattere nello sforzo
fisico; e viceversa. Però è un po’ come quei lavori intellettuali che sembrano
riuscire meglio se c’è il valore aggiunto della bellezza estetica. Anche
l’occhio vuole la sua parte! Insomma si sta
bene e meglio dentro se si sta bene
e meglio anche fuori; e viceversa? Eppure prendersi cura del proprio corpo è un
po’ come prendersi cura della propria anima. Per alcuni il corpo è la casa
dell’anima, per altri è l’anima stessa. Vien da sé esultare dunque come sport e
filosofia siano in perfetta sinergia tra di loro; perfetto binomio di antiche radici,
ma che oggi più che mai è in voga tra i circuiti istruttori come le università,
nell’arte della scrittura, e gli amanti dello sport di larghe vedute. Sempre
più si pratica sport e sempre meno ci si interessa della filosofia. È un dato
di fatto. Così come sembra scontato come siano due mondi opposti. Lo sport
quindi, a prescindere che sia respirato da attori e/o protagonisti, da ora “Allsportmagazine”
ve lo proporrà anche come una “palestra” di riflessione sulle tematiche etiche
e spirituali, culturali e sociali, morali ed educative, ma se vogliamo anche
giuridiche e politiche. Diventato da poco oggetto del dibattito filosofico fino
a dare linfa ad una vera e propria branca, degli amanti della sapienza, denominata
“filosofia dello sport”. Filosofia e sport dunque è un po’ come dire… dentro e
fuori il campo, ops..., corpo, inscindibili anche per essere e per apparire
belli in tout court. E chissà se dopo aver presentato questa nuova bonaria pietanza
con piccoli morsi ci saranno sempre più atleti-filosofi! Non possiamo che
partire da ora a fare il conto alla rovescia, e non solo per i prossimi
mondiali, ma anche per il prossimo appuntamento con la rubrica “Filosofia dello
sport”, per assaporarla insieme e in piccole dosi sotto la lente di uno dei
primi atleti-filosofi, o come meglio li volete definire. Filosofi in tuta?
CRISTINA LONGO
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