La Williams non rovina la festa alla
Mercedes, che al GP d'Austria di F1 firma un'altra doppietta. Alla fine il
duello di Spielberg tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton premia il tedesco, che
incrementa il vantaggio in classifica. Sul podio con loro sale Bottas con la
migliore delle Williams, giusto davanti al compagno di team Massa. La Ferrari
corre in difesa e Alonso chiude 5°. Solo 10° Raikkonen. Male le Red Bull: 8°
Ricciardo, ritirato Vettel. Chi, insomma, sperava che la Williams potesse
mettere a segno un colpaccio, magari doppio, è rimasto deluso anche se alla
fine Bottas e Massa hanno fatto sudare i dominatori del campionato. Per la
prima parte di gara Felipe e Valtteri hanno tenuto dietro Rosberg e un Hamilton
scattato alla grande. Poi, però, la strategia delle soste ai box ha penalizzato
soprattutto il brasiliano, che alla fine è riuscito giusto a difendersi dai
tentativi di attacco di Alonso. Bottas, al contrario, ha tenuto duro sino alla
fine, anche se nella parte finale di gara ha dovuto alzare bandiera bianca: per
lui è comunque arrivato in premio il primo podio della carriera. Così, la gara
si è risolta in un duello, non troppo ravvicinato a dire il vero, tra i due
compagni di team della Mercedes. Hamilton è stato autore di una grande corsa,
iniziata con uno scatto felino e proseguita sempre all'attacco. Gli è solo
mancata la zampata finale visto che una volta arrivato a poco più di 1" da
Rosberg, Lewis non è stato in grado di attaccarlo. E così il biondo tedesco, al
terzo successo stagionale, ha aumentato il suo vantaggio in classifica,
mettendo già una piccola prima ipoteca sul titolo: sono 29 i suoi punti di
vantaggio. Detto dei protagonisti, bisogna parlare degli assenti. Partendo
dalla Ferrari, che ha portato entrambi i piloti in zona punti e ha fatto meglio
della Red Bull, ma non è certo stata capace di emozionare. Alonso ha fatto il
suo compitino, chiudendo quinto con un onorevole distacco di 18" e per
alcuni giri ha anche guidato il gruppo, approfittando delle soste di chi lo
precedeva. Ma è stato un fuoco di paglia visto che alla fine allo spagnolo non
è nemmeno riuscito l'assalto all'ex compagno Massa. Poco da dire su Kimi
Raikkonen: "Iceman" è partito bene, ma poi ha avuto un problema
all'ala posteriore, perdendo varie posizioni e non riuscendo poi a recuperarle.
"Mi serve più potenza", ha chiesto durante la gara al suo muretto. A
Maranello si possono consolare pensando che la Red Bull, che per la prima volta
correva in casa (davanti a un pubblico strabocchevole), ha fatto anche peggio.
Alla fine ha raccolto solo la manciata di punti di Daniel Ricciardo, che è
passato dal trionfo di Montreal alle ombre dell'Austria. Weekend da dimenticare
per Sebastian Vettel, richiamato ai box dalla squadra a metà gara e costretto
al ritiro dopo che un problema tecnico al primo giro lo aveva fatto doppiare
subito, rovinando irrimediabilmente la sua gara. Tutto sommato ha fatto meglio
di Ferrari e Red Bull la Force India, che ha piazzato Sergio Perez al sesto
posto e Nico Hulkenberg al nono. Settima la McLaren di Kevin Magnussen.
By Dario Marchionna
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