ACF BRESCIA FEMMINILE (3-5-2): 1 Marchitelli; 3 D’Adda,
4 Zizioli (55’ 15 Linari); 5 Karlsson; 2 Nasuti, 6 Rosucci, 7 Cernoia (71’ 18
Serturini), 8 Alborghetti, 11 Costi (57’ 14 Prost); 9 Tarenzi, 10 Girelli. A
disposizione: 12 Ceasar, 13 Zanoletti, 16 Piovani, 17 Martani. All: Milena
Bertolini.
PINK BARI (4-3-3): 1 Di Bari; 2 De Palo, 3
Novellino (62’ 16 Rogazione), 5 Dell’Ernia (71’ 13 Maffei), 6 Spelic; 4
Anaclerio, 7 Pinto, 8 Paolillo (55’ 14 Cangiano); 9 Olivieri, 10 Ceci, 11 Jerina. A disposizione:
12 La Forgia, 15 Trotta, 17 Akherraze. All: Isabella Cardone.
GOL: 4',
59' e 74' Tarenzi (BR), 11' e 60' rig. Rosucci (BR), 35' rig., 49' e 82'
Girelli (BR).
Ammonite: Novellino (B), Karlsson (BR).
Espulsa: Spelic (B).
Arbitro: Filippo Prior di Ivrea, assistito da Tommaso Cornaro di
Bergamo e Luca Suardi di Bergamo.
Non era questa la partita dove cercare punti salvezza. Al di là dei più
arditi voli pindarici, la sfida di Brescia, nella tana delle campionesse
d’Italia in carica (nonché attuali capoclassifica, in coabitazione con la Res
Roma), era già impervia sulla carta. Il destino beffardo ha aggiunto il suo
carico, mettendo ko a poche ore dal match Saida Akherraze, Italia Trotta e
Lucia Conte (con le prime due in panchina soltanto per onor di firma), oltre a
fermare Marina Rogazione pochi istanti dopo il suo ingresso in campo,
costringendo la Pink a giocare 9 contro 11, complici le sostituzioni esaurite e
l’espulsione di Ines Spelic a mezz’ora dalla fine (fallo da ultimo uomo in
occasione del secondo penalty lombardo). Tutto ciò non basta, certamente, per
spiegare l’8-0 finale, figlio di un divario tecnico (e di curriculum) abissale.
Tarenzi (testa, destro sottomisura e ancora testa) e Girelli (rigore, destro morbido e tacco), autrici di una tripletta cadauna, portano a casa il pallone dell’incontro, mentre Rosucci (tocco in mischia e altro rigore) si “accontenta” della doppietta.
Al cospetto di ben sette convocate nella nazionale italiana, la Pink ha
fatto ciò che ha potuto, non ciò che avrebbe voluto. Isabella Cardone, a gara
in corso, ha provato a cambiare assetto tattico, modificando il 4-3-3 di
partenza in un più coperto 4-2-3-1, ma l’ispirazione bresciana e la doppia inferiorità
numerica hanno fatto prima cedere e poi vacillare gli argini, permettendo alle
Leonesse di sbranare il Galletto.
La prossima sfida della Pink avrà luogo sabato 15 novembre
alle ore 14:30 in casa contro il Calcio Femminile Cuneo, reduce dall’1-11
interno rifilato dal Verona.
ACF BRESCIA FEMMINILE-PINK BARI 8-0| Le dichiarazioni
BRESCIA – Queste le dichiarazioni rilasciate dalla
centrocampista Rossana Pinto e dalla mister Isabella Cardone nel post partita
di ACF Brescia Femminile-Pink Bari, terminata 8-0 per le biancoblù con gol
di Tarenzi (tre), Rosucci (due) e Girelli (tre).
Pinto: «Complimenti alle campionesse d’Italia. Ci hanno maciullate, ma
paradossalmente torniamo col sorriso come se fossimo noi la capolista, perché
abbiamo mostrato una prova di carattere sino al triplice fischio finale. È da
questo che dobbiamo prontamente ripartire per affrontare una settimana
importante, con il solo pensiero di vincere contro il Cuneo!».
Cardone: «C’è una differenza da colmare, è inutile negarlo. Io sono
serena e orgogliosa delle mie ragazze, lo dico senza retorica. Le guardavo
negli occhi e leggevo il loro orgoglio per essersi meritate un palcoscenico di
tale caratura, anche se è stata una partita senza storia. Ma anche dopo un
pomeriggio del genere, ho notato dei segnali importanti per il prosieguo del
campionato. Quando vedi Carmela Anaclerio che, dopo il 7-0, chiama a raccolta
la squadra, capisci che nel gruppo c’è senso di appartenenza, voglia di non
mollare, non abbattersi e vivere ogni giornata come uno step inevitabile e
formativo di crescita. La prossima volta che giocheremo qui saremo più
preparate. E anche con un passivo così ampio sul groppone, ho qualche rammarico
che non voglio assolutamente trasformare in alibi. Penso alle assenze di Saida Akherraze,
Lucia Conte e Ilaria Trotta, elementi che mi avrebbero permesso un ventaglio più
ampio di opzioni tattiche. O a quella di Lucia Strisciuglio, rimasta a casa
perché un regolamento assurdo non permette a più di due under 16 di essere in
lista contemporaneamente. Sarebbe stata difficilissima anche al massimo delle
forze, noi invece nostro malgrado abbiamo anche dato dei vantaggi innegabili all’avversario.
Questa sconfitta ci ha permesso di vedere come si gioca a pallone in quel
campionato parallelo nel quale si combatte per lo Scudetto. Dal canto nostro
abbiamo provato a mettere sul campo le armi Pink come organizzazione,
applicazione e ripartenze. Purtroppo non sono bastate. Però sono convinta che
sabato prossimo, in una sfida fondamentale contro le dirette avversarie del
Cuneo, potremo tornare a fare vedere il nostro gioco, scrivendo un’altra
meravigliosa pagina dello sport barese e pugliese».
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