Si chiude lontano da casa, in Abruzzo per la precisione, il
2014 della Casa Euro Basket Taranto che domenica sarà impegnata contro la BCC
Vasto nella 13sima ed ultima giornata di andata del campionato di Serie B di
basket, girone D.
Un anno che si spera si possa chiudere con un acuto da parte
del Cus Jonico che sembra ripiombato nella maledizione infortuni che tanto
aveva attanagliato la squadra nella scorsa stagione. Nonostante un roster tutto
nuovo non è cambiata l’abitudine, sgradita, di coach Leale di dover fare i
conti con i medici ancor prima che con il suo staff nel compilare la lista dei
giocatori a referto. Dopo l’infortunio alla mano di Sirakov, assente già da un
paio di gare, domenica scorsa è finito ko anche capitan Potì. E sono diversi
gli acciacchi che i vari Tabbi, De Paoli e Giancarli si portano dietro.
Insomma un quadro non dei migliori che il dirigente Bruno
Fede fotografa così: “Andiamo a Vasto consapevoli che sarà difficile in queste
condizioni fare risultato. Davvero una maledizione questa degli infortuni che
non ci abbandona. Ma non siamo battuti in partenza, sarà una grossa occasione
per i nostri under di mettersi ancor più in evidenza, da Bisanti a Conte che
già hanno un impiego importante ma anche per altri ragazzi scuola Virtus. Al di
là di come vada mi auguro che il prossimo anno si possano finalmente giocare
2/3 partite di fila con il roster al completo e in salute”.
La BCC Vasto di coach Sandro Di Salvatore, di origini
brindisine, viene dalla sconfitta di Martina ed ha 6 punti in classifica, 4 in
meno di Casa Euro Taranto. Anche qui un buon roster con il giusto mix fra
giocatori esperti come il play Vincenzo Dipierro (ex Libertas Taranto),
l’esterno Alex Martelli, l’ala Andrea Lagioia (ex Pesaro e Roseto), il
capitano, la guardia/ala vastese Vittorio Ierbs ed i talentuosi giovani come il
play Filippo Antonini, il pivot Gabriele Mirone ed il play/guardia leccese
Federico Durini.
Palla a due domenica alle ore 18 al PalaBCC di via Conti
Ricci a Vasto (CH). Arbitrano: Paolo Carotenuto di Scafati (SA) e Pietro Rodia
di Avellino (AV).
foto di Bruno Fede by Eugenio Pullara
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