Tra giovanili e prima squadra, sono praticamente più di vent'anni che indossi questi colori. Come si fa ad avere lo stesso entusiasmo a distanza di così tanti anni?
"Sostanzialmente, ho ancora tanto entusiasmo per la presenza di così tanti ragazzi in rosa".
Quest'anno si parte con il derby di coppa contro il Laterza, che sarà anche vostro avversario nel campionato di 1^ categoria. E pensare che quest'estate, Ginosa e Laterza potevano diventare una cosa sola. Cosa ne pensi a riguardo?
"Già... Ginosa e Laterza, sembra gioco del destino e ironia della sorte, che domenica 27 settembre e durante il campionato, le parti avverse di un'era e di un'estate debbano dimostrare chi ha avuto ragione. Io spero solo che il derby sia una partita di calcio ed esempio per chi dagli spalti ci guarda, dimostrando che i retroscena non ci servono, ma che è necessario solo essere all'altezza della causa sposata e voluta fortemente".
L'anno scorso, parecchi "under" sono stati integrati in prima squadra in maniera graduale, quest'anno invece sei uno dei pochi giocatori d'esperienza in rosa già dall'inizio della stagione. Che consiglio senti di dare ai giovani dell'ASD Ginosa?
"Quello appena trascorso, è stato un anno da ricordare, in quanto la dirigenza ha fatto qualcosa che io negli anni non ricordo sia mai accaduto: ragazzi messi in campo senza esitazione, dando loro la possibilità di crescere e al tempo stesso essere responsabilizzati, quando invece, in anni precedenti, accadeva difficilmente.
Lo scorso campionato è stato esaltante ed i risultati, come la salvezza ottenuta in largo anticipo, danno loro molto onore. Ai ragazzi stessi, consiglio sempre di vestirsi di umiltà, perché solo l'umiltà e la voglia di migliorarsi possono dare loro un continuo miglioramento e non l'inutilità di "credersi arrivati"".
Quale dei giovani talenti dell'ASD Ginosa ti ha sorpreso in positivo lo scorso anno e da chi invece ti aspetti la "consacrazione" durante questo campionato?
"Dire un solo nome non è da me perché escluderei gli altri. Dico solo che se i ragazzi chiamati in causa l'anno scorso, sono stati pienamente all'altezza della situazione, vuol dire allora che chi quest'anno continuerà a credere in loro farà bene e avrà presto molti risultati ancora più entusiasmanti.
Di ragazzi interessanti ce ne sono molti: da Ribecco a Costantino, da Brunone a Cristella, da Comparato a Novario. Mi perdonino tutti coloro che non ho citato, non voglio escludere nessuno, per me tutti possono dare una grossa mano a qualsiasi causa".
Dopo otto stagioni, mister Pizzulli non è più l'allenatore del Ginosa, adesso sulla panchina biancazzurra c'è Francesco Russo. Cosa hanno di simile ed allo stesso tempo di diverso i due tecnici?
"Io non amo molto giudicare, amo molto assecondare il volere di chi è chiamato a fare l'allenatore, ritenendola una figura che va rispettata. Pizzulli e Russo saranno uguali in qualcosa, diversi in altro. Posso solo dire che per me il calcio è umanità, socializzazione e familiarizzazione: chi lavora in questo senso, creando rapporti umani, prima ancora che tattici e tecnici, avrà più risultati di quanto ci si aspetti, perché le partite si vincono solo se si è uniti nello spogliatoio più che se si è bravi calciatori".
Che campionato ti aspetti dal Ginosa e quali potrebbero essere le principali speranze e preoccupazioni?
"Mi aspetto un campionato all'insegna della tranquillità e di cose fatte bene e che portino la gente vicino a noi, perché il calore del pubblico e l'essere seguiti ti iniettano molta fiducia e sicurezza. Per quanto riguarda le preoccupazioni, conoscendo mister Russo e la sua caparbietà, le stesse preoccupazioni si assottigliano anche perchè, come già detto, penso che se vi è unione di intenti, non saremo noi a temere gli altri, ma saranno coloro che ci affronteranno a temere noi".
Che campionato sarà invece quello di capitan Francesco Bozza?
" Il mio campionato? Non saprei dire, mi auguro solo che sia un campionato dove io possa dare l'apporto giusto alla causa. Sarà un torneo dove io come sempre lotterò per quella causa che mi hai chiesto inizialmente, ossia difendere i colori che indosso da praticamente una vita. La mia umiltà è indubbiamente a servizio di una squadra i cui colori scorrono nelle mie vene e per cui accetto e sposo tutte le cause".
Ringrazio il gentilissimo Francesco Bozza per l'intervista concessami ed auguro a lui, come a tutta la squadra del Ginosa, un eccellente campionato, in cui ci si possa togliere tutte le soddisfazioni possibili, In bocca al lupo a tutto il Ginosa!
Luca Ricciardi
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