Al PalaMazzola
domenica alle 18 arriva l’insidiosa Ortona. Il capitano Stefano Potì non vede
l’ora di tornare in campo: “Il cambio repentino del coach non ci ha distolto
dall’obiettivo”
Attesa finita, ancora poche ore e poi sarà finalmente
campionato. Domenica alle ore 18 con la palla a due del PalaMazzola comincia la
Serie B per Casa Euro Basket Taranto che nella prima giornata del suo terzo
torneo cadetto consecutivo ospiterà l’ostica formazione del We’re Basket Ortona
reduce dalla trionfale promozione a suon di vittorie della C e rinforzatasi
parecchio in estate. A disposizione di coach Sorgentone sono arrivati Di Leo,
Martelli e Di Carmine a completare un roster molto forte.
In casa Cus Jonico c’è tanto entusiasmo: tutto nuovo a
cominciare dall’allenatore Giovanni Putignano che “solo” questa settimana ha
preso in mano il gruppo rimasto orfano di Dante Calabria. Roster rinnovato
quasi per intero rispetto alla scorsa stagione, eccetto Potì, con i vari
Circosta, Malfatti e Maggio a dover fare da chioccia ai tanti giovani
interessanti Tinto, Panzieri, Osmatescu e i ragazzi scuola Virtus, da Stola a
Conte passando per Pentassuglia, Fortunato, Pannella e De Bellis, reduci dalla
grande scorsa stagione a livello giovanile.
Palla a due alle ore 18 al PalaMazzola, biglietti e
abbonamenti saranno a disposizione al botteghino fino all’inizio della partita.
Arbitri del match: Marco Leggiero e Pierluigi Marzo di Lecce.
Intervista e articolo a cura di Toni Cappuccio
Anello di congiunzione e punto di riferimento sarà Stefano
Potì, che anche quest'anno riveste i gradi di capitano e non poteva essere
diversamente perchè i gradi e le responsabilità se li è conquistati con la
forza mentale e carismatica che lo hanno fatto apprezzare da tutti. E' venuto
fuori da un complicato infortunio subito nel bel mezzo della stagione scorsa,
privando la squadra di un pezzo da 90, anche in fase di equilibrio di gioco e
di realizzazioni e la sua assenza prolungata si è fatta sentire eccome!
Stefano Potì, salentino purosangue, ruolo guardia, ha appena
25 anni ma già tanta esperienza.
Caro Stefano,
innanzitutto come stai a recupero fisico dopo quel maledetto infortunio?
“Sto bene! Sono all'80% del rendimento ma sarò pronto al
100% per la prima con l'Ortona.
Debbo ringraziare il nostro bravo preparatore atletico
Giuseppe Diciolla che mi ha ben seguito, passo passo, nel percorso della mia
riabilitazione. Sono pronto a dare il mio solito contributo”.
E' una buona notizia per tutti. D'altronde in queste
amichevoli ti abbiamo visto sgambettare bene, sia nella corsa, nell'elevazione
e nel tiro dalla lunga distanza. Complimenti!!!
Tu sei la navetta tra
il roster della stagione scorsa e quello dell'ormai prossima. Com'è costume
ormai della dirigenza cussina con la filosofia del passo non più lungo della
gamba, anche stavolta l'organico base è stato rinnovato completamente, pur
sempre puntando su forze fresche e giovani di belle speranze. Come consideri i
nuovi senza fare eccessivi paragoni con quelli dell'anno scorso?
“Posso dire che la società ha operato bene sul mercato,
scegliendo alcuni elementi di collaudata esperienza e di buon tasso tecnico.
Roberto Maggio, il play, è una garanzia in cabina di regia con tanta buona esperienza tra A e B, pur
essendo solo del '90. Un punto di riferimento importante per noi. Si sa che
avere un play che sappia leggere le partite e dirigere al meglio l'orchestra è
già un ottimo punto a favore. Alessandro Panzieri è un'ala piccola del '95,
cresciuto nella grande “cantera” dell'ex Scavolini Pesaro. E' un giovane tutto
scoprire, che ha fatto una fruttuosa esperienza di basket e di vita negli
States, Lee Academy. Mostra un buon tiro dalla lunga, buon passatore, utile
anche da 4. Valerio Circosta è un'altra garanzia. Difende bene ed attacca ancora
meglio e soprattutto gioca di squadra, potendo giostrare senza problemi da
play-guardia. Classe '87, ha girato in lungo e largo l'Italbasket, con puntate
anche in Silver, come lo scorso anno a Matera. Ottimo nel tiro dalla lunga
distanza con un buon 40%. Insomma da quel lato siamo a posto. Luca Malfatti,
cl.'90 di oltre 2 mt, è un centro che ci dà buone garanzie sotto le plance.
Nato a Firenze ma livornese di adozione, non è il classico centro statico da
area ma uno molto dinamico che si sposta anche da 4, con una gran voglia di
crescere e di misurarsi senza timore contro i “poteri forti”del pitturato, che
in serie B abbondano perchè “scesi” dall'Olimpo. Per completare la società ha
puntato ancora sui giovani, ingaggiando Daniele Tinto dal Latina e Victor
Osmatescu, moldavo di Chisinau, da Reggio Calabria. Tinto, è un'ala piccola,
molto promettente che ha fatto molto bene in DNG con il vivaio laziale ma anche
in C col Formia. Infine il giovane moldavo, un ragazzone dal fisico tosto,
ancora forse da sgrezzare ma dai buoni fondamentali. Come giocatore d'area può
rendersi molto utile per fare a spallate e maturare tanta esperienza contro i
più navigati del ruolo. Entrambi saranno utili per irrobustire il roste
dell'under 20 nell'avventura del torneo DNG, la migliore vetrina nazionale del
basket giovanile”.
Quando tutto
procedeva bene e con soddisfazione, ecco la tegola che non t'aspetti: le
dimissioni di Dante Calabria per motivi strettamente familiari. Un bel guaio
nel bel mezzo della rifinitura della preparazione. Come l'avete presa?
“Non bene, ovviamente! Debbo subire chiarire che le
motivazioni addotte dal buon Dante sono serie e vere. La lontananza da casa,
con l'oceano in mezzo, l'impossibilità quindi di assistere ai bisogni della
propria famiglia e di seguire i propri figlioletti, sono argomenti, credo,
abbastanza importanti per essere costretto a rinunciare ad una buona occasione
per fare l'esperienza di allenatore partendo non dall'alto ma da una categoria
più abbordabile e, perchè no, più stimolante dal punto di vista della crescita
personale in un ambiente più “umano” e meno pressante. Ci siamo rimasti male
perchè il tipo di gioco che ci chiedeva di praticare era un po' diverso da
quello più schematico al quale siamo abituati in Italia. Un gioco quindi, più
veloce, più portato all'intensità in ogni lato del campo, senza troppi
fronzoli, liberando la mente dagli schemi troppo bloccati ed, in fin dei conti
più divertente per noi e per il pubblico. Un tipo di gioco che piaceva a tutti
noi, anche perchè adatto al nostro organico composto da giovani di belle
speranze ma un pò leggerino nell'area calda nel corpo a corpo. Noi, più
navigati, io, Circosta e Maggio lo stavamo già pregustando. Pazienza!”
Ora tocca a Giovanni
Putignano prendere in mano un roster “non suo”, con la necessità di non
stravolgere del tutto ciò che è stato costruito sinora. Non un compito da poco!
“Questo è vero! Comunque posso assicurare che il nuovo
gruppo è molto amalgamato, sia dentro che fuori il parquet e, pur essendo in
buona parte abbastanza giovane, è maturo. Siamo consapevoli di queste difficoltà del
nuovo coach, ma ci siamo messi disciplinatamente al suo servizio anche perchè
va a tutto vantaggio nostro”.
Domenica, ore 18 nel
bel catino del PalaMazzola, apre le danze di questo terzo campionato di serie
B, l'Ortona. Che tipo di squadra è?
“Da non sottovalutare e da prendere con le molle giuste. E'
vero che viene dalla promozione dalla serie C ma ha un organico composto da
giocatori esperti che dalla categoria superiore alla nostra erano già “scesi”
in serie C con l'unico obiettivo di salire e per non fermarsi. Detto, fatto!”
Amci tifosi, vecchi e nuovi (speriamo tanti)! Amici cultori
e praticanti del più bello sport del mondo
“trascinate” tanta gente a godersi lo spettacolo offerto da
questi baldi ragazzi e da una società sana, che coltiva il vero e più genuino
senso dello sport. L'antipasto che ci ha offerto con le stelle della serie A
nel Torneo Città di Taranto, merita la replica di pubblico numeroso.
Buon basket a tutti
Toni Cappuccio
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