Ci sono partite che escono fuori da ogni logica e
coerenza, ci sono partite che vivono secondo copioni bislacchi e
contraddittori, ci sono partite in cui puoi vivere momenti di pura esaltazione
e altri di buio scoramento, ci sono partite in cui fare delle valutazioni
risulta un'operazione tanto vana quanto inutile. Pescara - Corigliano è stato tutto questo è forse anche
qualcosa di più. E allora limitiamoci a raccontare la storia pazza di
questa partita.
Si inizia
subito con i fuochi d'artificio, non è ancora finito il
primo giro di lancetta dei secondi ed il Pescara è già in vantaggio. Titti Borruto, in arte "cobra",
rientrato sul parquet dopo una sosta forzosa di sette mesi e all'esordio
ufficiale in casacca biancazzurra, scardina la porta avversaria con un tiro
"malignazzo" che lascia di stucco Tornatore. Ma appena chiusi i
festeggiamenti di rito, il Corigliano avrebbe subito a disposizione la
possibilità di impattare grazie ad generoso penalty concessogli dal
cagliaritano Delpiano. Lemine calcia con orgogliosa sicurezza ma spreca
indirizzando la palla sulla traversa. Scampato il pericolo, il Pescara ingrana
le marce alte, regalando dieci minuti di futsal stellare. Con un pressing alto
ed asfissiante e grazie a una velocità di palleggio
supersonica sovrasta i calabresi in lungo e largo, realizzando tre reti da
inserire d’ufficio nella selezione antologica intitolata “I gol più belli di sempre”. Grello dalla banda sinistra assiste Rogerio che in
surplace si libera del suo avversario diretto e segna un gol magnifico, subito
dopo è Salas ad inventare un tracciante rasoterra diagonale per
Calderolli, il quale ringrazia e depositando palla nella porta sguarnita.
Infine prodezza balistica di Calderolli che di sinistro lascia partire uno Skud
che si schianta alle spalle del frastornato portiere ospite. È il minuto 12 e verrebbe voglia di lanciare la spugna sul
parquet per non rendere troppo severa la lezione impartita dal Pescara agli
uomini di Toscano. Grandina, infatti, sui bianconeri che però, ad onor del vero, non commettono l'errore di uscire
mentalmente dalla partita. Accade invece il contrario, Rescia incautamente
sbaglia un appoggio che viene intercettato da Nuno Coco che in fuga solitaria
vola verso la porta, non lasciando scampo a Capuozzo. E non finisce qui perché Lemine, migliore in campo tra le fila degli ospiti,
nonostante il penalty fallito, dopo meno di 120" batte ancora il portiere
pescarese, rimettendo i suoi in scia. Calo di concentrazione ? Ipotesi
probabile. Qualcuno inconsciamente, forse, stacca la spina troppo presto,
ponendo il pensiero ai prossimi impegni di Coppa. Riflessioni spontanee al
momento subito fugate da una immediata riscossa del Pescara che torna sul
pezzo, collezionando un'altra bella serie di occasioni. Borruto, carico a molla
per il rientro, fa copia e incolla, segnando la quinta rete per i delfini con
un tiro molto simile a quello della sua prima realizzazione. Tornatore forse in
questa occasione ha qualche colpa ma poco importa, in campo e sugli spalti si
torna a far festa. Per la verità i cinque falli che gravano
sul groppone dei padroni di casa pesano non poco, ma i pescaresi sino alla
sirena del riposo controllano in sicurezza e neanche al più pessimista dei tifosi biancazzurri verrebbe mai in mente
di poter avere il minimo dubbio sulla vittoria del Pescara. Si torna così negli spogliatoi tra gli applausi, nulla presagendo su
quello che di lì
a poco sarebbe accaduto.
Al rientro i
ritmi indiavolati del primo tempo sono un ricordo, gli arbitri continuano a
interpretare in forma monotematica e con scarsa equità le nuove indicazioni del designatore ed è forse anche vero che nelle teste degli uomini di Colini
torni ad insinuarsi inconsapevolmente la voglia di controllare la gara
piuttosto che farla. Per la verità le occasioni
continuano a fioccare per i pescaresi ma Tornatore tanto incerto era sembrato
nel primo tempo quanto impenetrabile sembrerà nella ripresa.
Sono invece i calabresi a sfruttare un'altra inaspettata incertezza di Rescia e
a realizzare con l'onnipresente Lemine la rete del 3-5. È il terzo minuto di gioco e da lì in avanti il Pescara, senza troppi scossoni, gestisce la
gara senza mai entrare in affanno. Il Corigliano non spreca un pallone e gioca
con ordine, sotto la guida sapiente di Lemine ma non sembra in grado di poter
completare la rimonta. E anche quando Toscano, a quattro dal temine, tenta
l'arma disperata del portiere di movimento, il Pescara non trema più di tanto. Nessun pericolo o quasi sino a 58" dalla
fine, quando il nazionale Dentini inventa, dal nulla, una rete da posizione
defilatissima. Il gol, improvviso quanto imprevisto, rimescola il sangue nelle
vene dei calabresi, incutendo negli animi dei padroni di casa il timore della
beffa. A testa bassa il Corigliano tenta l'impossibile e a soli 7" dalla
fine Leggiero, commettendo fallo in area su Del Pizzo, offre agli ospiti l’occasione di un altro penalty, che questa volta Nuno Coco
non sbaglia. È
il 5-5 che provoca l'incredula disperazione
dei tifosi biancazzurri. Il Corigliano in svantaggio per tutta la gara coglie
un pari inaspettato ma certamente non del tutto immeritato. A volte basta un
pizzico di fortuna per ribaltare situazioni di pieno sconforto ma i calabresi
hanno avuto anche il gran merito di giocare sempre in modo aperto e ordinato e
soprattutto con lo spirito di chi non molla mai. A loro merito i pochissimi passaggi
sbagliati, un grande Lemine, la capacità di non arrendersi
mai e di credere sempre nelle proprie possibilità . Onore al merito
dei calabresi, che si candidano dopo due giornale al ruolo di sorpresa del
campionato.
Per il Pescara
neanche il tempo di rimuginare sulla partita perché già da domani si vola in
Romania per il Main Round di Uefa Futsal Cup. Questa volta si alza il tiro con
avversari di ben più alta levatura rispetto alla
prima fase giocata ad Andorra. Ma questa è tutta un'altra
storia e sarà
bello raccontarla nei prossimi giorni.
Almeno così si spera.
PESCARA-CORIGLIANO FUTSAL 5-5 (5-2 p.t.)
PESCARA:
Capuozzo, Rescia, Calderolli, Borruto, Cuzzolino, Ercolessi, Leggiero, Salas,
Rogerio, Lara, Grello, Garcia Pereira. All. Colini
CORIGLIANO:
Tornatore, Lemine, Coco, Delpizzo, Juanpe, De Luca, Schiavelli, Dentini,
Trovato, Lento, Forace, Lo Buglio. All. Toscano
MARCATORI:
00’58’’ p.t. Borruto (P), 7’34’’ Rogerio (P), 9’07’’ Calderolli
(P), 11’38’’ Cuzzolino (P), 13’03’’ Coco (C), 15’03’’ Lemine
(C), 15’20’’ Borruto (P), 3’27’’ s.t.
Lemine (C), 19'08'' Dentini (C), 19’52’’ rig. Coco (C)
AMMONITI:
Cuzzolino (P), Juanpe (C), Lemine (C), Leggiero (P)
ARBITRI:
Daniele Ferretti (Roma 1), Marco Delpiano (Cagliari) CRONO: Lorenzo Di Guilmi
(Vasto)
AREA DELLA COMUNICAZIONEl
L
UFFICIO STAMPA
Massimo Renella
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