Reti: pt 27’ Colucci HT, 33’ Beltrame HT; st 23’ Visconti
HT, 30’ Cecere CA, 35’ Radicchio HT.
CASTELLANETA (4-3-3): 1 Cofano; 2 Antonicelli ’96, 5
Lippolis (1’st 14 Greco A.), 6 Salerno, 3 Daddario; 11 Panzarea (9’st 17
Cecere), 4 Somma, 8 Greco C. ’97 (20’st 18 Irdi ’96); 7 Rotunno ’98, 9 Greco
N., 20 Gjonaj.
N.e.: 12 Zecchino, 13 Coccaro, 15 Serafini, 16
Buccolieri.
All.: Walter Lippolis.
HELLAS TARANTO (4-3-1-2): 1 Maraglino; 2 Valerio ’97, 5
Camassa, 6 Visconti, 3 Sanarica ’97; 11 Mazza ’97 (14’st 16 Cantoro ’97), 8
D’Arcante, 4 Sanna; 10 De Tommaso (25’st 18 Radicchio); 7 Colucci, 9 Beltrame
(37’st 14 Misuraca ’96)
N.e.: 12 Valentino, 13 Carlucci, 15 Manzella, 17
Zaccaria.
All. Carmine De Falco.
AE: Carlo Palmisano, Taranto.
A1: Mario Mastrìa, Brindisi.
A2: Francesco Fusco, Brindisi.
NOTE: Spettatori circa 250.
Ammoniti: Somma, Cecere CA; Martino, Colucci HT.
Calci d’angolo: 4-4.
Recupero: pt 1’, st 4’.
L’erba sintetica del “De Bellis” è la cornice ideale per
l’inizio della nuova stagione di due delle formazioni ioniche che affronteranno
il campionato d’Eccellenza. Il Castellaneta, partita qualche giorno dopo
rispetto ai tarantini, non può contare su una condizione ottimale. Forse per
questo decide di gestire quanto più possibile il pallino del gioco per
deciderne tempi e modi. L’idea è buona sulla lavagna ma i pochi tentativi di
andare a dama da parte dei biancorossi, oggi in arancio-Olanda, risultano poco
redditizi, un po’ perché le punte sembrano ancora un tantino leggerine ma
soprattutto perché la difesa comandata da Camassa e presidiata da Maraglino non
si mostra tanto generosa nei confronti dei cugini. L’Hellas si adegua e si
affida alle ripartenze. Lo può fare avendo dalla cintola in sù un mix di attori
veloci ed efficaci che giocando di rimessa con improvvise accelerazioni si trovano
a meraviglia, anche se il primo gol che arriva, come tradizione vuole, dai
piedi di un ex, nasce quasi per caso sugli sviluppi di una rimessa laterale.
Martino batte, De Tommaso dipinge e Colucci piazza il rasoterra letale. Pochi
minuti dopo è Beltrame che lascia un segno indelebile sulla contesa,
approfittando di una difesa colpevolmente sguarnita che invita il bomber di
razza alla parabola del raddoppio. Nel secondo tempo il Castellaneta accenna ad
una reazione che dà qualche frutto, stante anche un impercettibile cenno di
appagamento dei rossobiancoblù, ai quali le parate di Maraglino e la strigliata
che arriva dalla panchina suonano come una sveglia. La partita dell’Hellas
imbrocca la discesa definitiva con il gol su calcio d’angolo dell’altro ex
Visconti, ancora su assist del solito De Tommaso, ed anche se sull’altra sponda
Cecere riesce a gonfiare la sua porta preferita, giunge dalla panchina l’ultimo
arrivato Radicchio, che si presenta con un bolide che chiude questa partita di
andata e forse dona in eredità il passaggio del turno di Coppa,
anche se il Castellaneta nel ritorno del 1 ottobre proverà legittimamente a
sovvertire quello che oggi la gara ha lasciato intendere.
L’Hellas Taranto fa il pieno di consapevolezza delle sue
potenzialità, pur dovendo necessariamente mantenere nervi saldi e piedi
ancorati alla terraferma in chiave campionato. Il Castellaneta ha tempi e modi
per mettersi in carreggiata; in fondo dal pomeriggio appena trascorso ci sono
molti segnali positivi sui quali il bravo Lippolis potrà lavorare.
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