Arcadia perde sul campo ma
fuori è un successone!
Al Paladolmen di Bisceglie,
lo splendido pomeriggio di futsal in rosa si è chiuso con il capitano del
Montesilvano ad alzare il 1° “Trofeo Dolmen” avanti a circa 500 spettatori, al
termine di una finale combattutissima con l’altra big di giornata, il Real
Statte.
In realtà la giornata si è
chiusa ancora dopo quando, nella zona antistante gli spogliatoi, l’impeccabile
organizzazione di casa aveva preparato un buffet con prelibatezze locali per una
idea terzo tempo che merita certamente di fare proseliti.
“Non ci crediamo ancora” commenta soddisfatto il patron Prete “Quello che abbiamo fatto oggi va molto
aldilà di un risultato sportivo. Mettere su evento del genere non è stato semplice
ma richiamare al Paladolmen così tanta gente e vedere le ragazze tutte insieme a
festeggiare il post gara ci ripaga di ogni sforzo. Grazie a quanti hanno
contribuito alla buona riuscita di questa giornata, soprattutto alle tre
società che hanno accettato il nostro invito ed onorato l’impegno con il giusto
spirito, dentro e fuori!”
Si, perché se è vero durante
il terzo tempo è stato bellissimo vedere tutti sorridere con un “sospiro” in
mano (dolce tipico biscegliese), è altrettanto vero che sul campo le squadre
non si sono risparmiate ed, aldilà di qualche evidente ritardo di condizione,
hanno dato il massimo per superarsi.
Pronti via ed all’esordio è
il Real Statte ad affrontare il Vis Lanciano. Come era prevedibile, sono le
tarantine che fanno la gara, con un possesso palla pressoché continuo, ma si
trovano di fronte le terribili ragazzine di Blasetti (un’età media bassissima,
con in campo giocatrici anche del 99 e 2000, chapeau!!) che senza alcun timore
reverenziale provano ad irretire il loro gioco e, perché no, a punzecchiare
ogni tanto. Ci mettono un po’ Dalla Villa e compagne a trovare la via della
rete, ma quando Sanchez finalmente riesce a superare un’ottima Nagy, la gara si
mette in discesa. Subito infatti arriva il raddoppio di Moroni e, dopo il
provvisorio break di Csepregi su punizione, i sigilli di Mannavola e Nicoletti
che fissano il risultato sul 4-1. Real Statte in finale.
Nella seconda semifinale le
padrone di casa dell’Arcadia affrontano il Montesilvano di Francesca Salvatore
ed al saluto iniziale le biscegliesi non fanno mancare un loro personale
pensiero a “Rossella”. Non male la gara delle ragazze di mister Ventura che
addirittura sono le prime a sfiorare il gol con un rasoterra di Campaña deviato
in angolo. Dall’altra parte Borges detta i tempi, Reyes gira come una trottola,
ma la spina nel fianco della difesa rossonera è Amparo, davvero una marcia in
più! Ed è proprio la nazionale spagnola a trovare il vantaggio per il
Montesilvano, a seguito di un’ottima transizione positiva di Borges. Arcadia
non si disunisce anzi forse cresce col passare dei minuti, probabilmente dopo
essersi scrollata di dosso un minimo di timore reverenziale. Dalle parti
dell’estremo abruzzese in realtà si vede poco, è vero, ma è vero pure che, a
parte il raddoppio di Troiano (capocannoniere di giornata, con tre reti), anche
Tempesta non deve fare gli straordinari. E questa è forse una delle poche note
liete di giornata per mister Ventura “Per
noi, di fatto, era la prima amichevole stagionale, e che amichevole! Siamo
entrati contratti ed abbiamo messo un po’ per trovare equilibri, poi ci siamo
sciolti e tutto sommato abbiamo tenuto il campo dignitosamente, al cospetto di
una squadra che certamente sarà protagonista della prossima lotta scudetto.”
Per la finale “di
consolazione” restano in campo le arcadine ed affrontano il Vis Lanciano.
Ventura ruota un po’ le sue, ma l’approccio alla gara non è certo quello che ci
si aspettava, con un’Arcadia precipitosa e spesso confusionaria; certo la
fortuna non gira come dovrebbe, tanto che alla fine si conteranno tre legni, ma
obiettivamente c’era da attendersi qualcosa di più. Fatto sta che, con Nagy a
difendere egregiamente i pali (ed i pali a difendere lei!!), il Vis Lanciano
prende coraggio e comincia a punzecchiare Tempesta, fino a trovare il pertugio
giusto con la baby Papponetti a 4’ dal termine. Le padrone di casa provano a
tirar fuori l’orgoglio e ci provano anche con il portiere di movimento; ma
manca la lucidità e, con la porta incustodita, è l’estemo Nagy a trovare il
bersaglio grosso per il 2-0 che consegna il podio alle abruzzesi. Ventura non
nasconde l’amarezza: “Inutile dire che
mi aspettavo di più, soprattutto sul piano dell’atteggiamento mentale, invece
ci siamo persi troppo spesso il filo del match! Certo il risultato è figlio
anche di episodi sfortunati, ma questo lascia il tempo che trova: oggi l’unico
messaggio chiaro che arriva dal campo è che c’è da crescere, ancora… ed in
fretta!”
E come da pronostico, arriva
la finale che tutti si aspettavano: Real Statte contro Montesilvano. In campo
cinque nazionali italiane, una nazionale spagnola, e soprattutto una valanga di
titoli nazionali, tra scudetti, coppe Italia e supercoppe… insomma un vero big
match!
Le squadre si affrontano a
viso aperto, con un agonismo ed una concentrazione degni di una finale (magari anche
più importante); i contrasti sono duri, ma mai scorretti, e non mancano anche
le proteste al povero direttore di gara (grazie anche a Dario Tortora!)…
insomma, a parte i punti in palio, c’è tutto quello che serve per assistere ad
una bellissima partita.
Il Montesilvano sembra avere
più brillantezza e, pur lasciando l’iniziativa allo Statte, approfitta degli
spazi alle spalle delle linee rossoblu per colpire in ripartenza.
Borges è immensa, Amparo
instancabile, ma l’eroe di giornata diventa Troiano con una doppietta che
sposta gli equilibri del match, mentre dall’altra parte del campo Nicoletti e
compagne sembravano scontrarsi contro un muro di gomma. Clamorosi gli ultimi
minuti di gioco in cui, quando Marzella si gioca la carta del portiere di
movimento, la porta abruzzese sembra davvero stregata e la palla non volerne
sapere di varcare la linea.
Alla fine vince il Montesilvano, tutto sommato meritatamente.
Alla fine vince il Montesilvano, tutto sommato meritatamente.
Al fischio finale, sedato un
piccolo screzio a centrocampo (ma perché mai?!), si è proceduto alla premiazione
di tutte le squadre partecipanti: al centro del campo i padroni di casa
Alessandro Prete e mister Ventura, nonché due autentici totem del futsal
pugliese e nazionale come Leopoldo Capurso e Massimiliano Bellarte.
Alle società ospiti, oltre
ad una targa ricordo per la partecipazione al torneo, la società di casa ha
voluto regalare una piccola scultura in pietra raffigurante il Dolmen di
Bisceglie, realizzata a mano da un vecchio artigiano locale.
Quindi Capurso e Bellarte
hanno consegnato nelle mani del capitano del Montesilvano il 1° Trofeo Dolmen.
Ufficio Stampa
ASD Arcadia Bisceglie
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