Cari tifosi rossoblù,
vi
scrivo questa lettera con il cuore in mano e con la massima sincerità
che è alla base del mio stile di vita. Da quando gioco a calcio ho avuto
la possibilità di lavorare in diverse piazze "calde" e non mi è mai
capitato di affrontare una situazione simile a ciò che è accaduto
domenica, soprattutto dopo un mio gol da 3 punti giunto in un momento
difficile e delicato per tutto NOI.
Non
c'è bisogno di ribadire che il Taranto è una squadra ambita da ogni
calciatore per le emozioni che riescono a trasmettere i tifosi rossoblù
soprattutto in una categoria dove non ci sono eguali.
Forse
non tutti sanno un lato della mia vita privata, perché sono un ragazzo
molto riservato. Io come voi sono nato e cresciuto sui gradoni di una
curva (la "B del San Paolo a Napoli) e comprendo la mentalità ultras in
situazioni particolari poiché vissute nel Napoli da calciatore -
tifoso.
La
mia esultanza di domenica la ricordo benissimo così come ricordo bene
quei momenti nel parcheggio al ritorno da Torre del Greco. Il mio gesto
degli schiaffi è stato eseguito per ribadire che da calciatore sanguigno
ho un solo modo per togliermi gli schiaffi dalla faccia. Ed è fare
goal, soprattutto importanti come accaduto domenica.
Con
quel gesto non volevo mancare di rispetto a nessuno: dai capi ultras al
più piccolo (per età) dei tifosi presenti e non domenica allo
Iacovone.
Ho
letto che avrei offeso usando parole sgarbate. Posso giurare sulle mie
due figlie che non ho mai fatto e detto una cosa del genere:
- perché non sono vocaboli che utilizzo;
- perché non sono stupido da offendere delle persone che se vogliono cantare ti fanno vincere da soli le partite;
- perché offendendo in tal modo voi, avrei offeso anche me e le mie radici;
Con
queste parole, se ce ne fosse ancora bisogno, sono pronto a chiedere
scusa a tutti mettendoci la faccia come ho sempre fatto e sempre farò
nella mia vita.
Vorrei
terminare questa lettera ricordando, se è possibile, alla tifoseria
vera e sana che giocatori - staff - Società hanno assolutamente bisogno
del vostro sostegno. Perché il nostro obiettivo è il vostro. Solo stando
insieme e remando verso la stessa direzione possiamo uscire da una
categoria che non compete a questa città ed a questa splendida
tifoseria.
Con stima Gennaro Esposito,
VOSTRO PRIMO ESTIMATORE
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