Cinque gol, 61% di possesso palla, 31 tiri (19 dei quali nello specchio della porta) per l'Upc Tavagnacco contro l'Azzurra San Bartolomeo. Le parole di Di Filippo, Sardu e Dri
La
vittoria in Coppa Italia contro l’Azzurra San Bartolomeo, a Trento, ci
voleva proprio. Perché è arrivata dopo la pesante sconfitta in
Campionato contro la capolista Verona, e perché ha fatto riemergere le
buone cose fatte vedere dall’Upc Tavagnacco a inizio stagione. Con il
61% di possesso palla e con 31 tiri, 19 dei quali nello specchio della
porta, le gialloblu hanno ampiamente meritato di accedere al terzo turno
di Coppa.
Nonostante il risultato tondo, 5 a 0, l’allenatrice Sara Di Filippo non
è del tutto soddisfatta. «Sono contenta a metà - afferma - perché il
nostro primo tempo è stato sottotono. Avevo chiesto alle ragazze di
giocare a un ritmo elevato e di imporre il nostro gioco, e questo non
avvenuto. Ecco perché sono soddisfatta solo a metà».
A fare la differenza, specie nel primo tempo, sono state le individualità dell’Upc Tavagnacco: «In partite come questa, più che le individualità – chiarisce Di Filippo – dovrebbe essere il gioco di squadra a fare la differenza. Dobbiamo migliorare, e la strada è ancora lunga».
A salire in cattedra, sul campo sintetico di Trento, è stata la scozzese Lana Clelland, con una prestazione quasi perfetta: due reti, due assist e almeno cinque occasioni da gol. «Clelland è stata brava, ma hanno fatto bene anche le piccole entrate a partita in corso, come Dri, Cecotti e Blasoni, che hanno dimostrato personalità – evidenzia l’allenatrice gialloblu –. Ora ci aspetta una settimana di lavoro prima della trasferta di Bolzano: sabato avremo una partita simile a quella di Trento, ma con maggiori difficoltà».
A fare la differenza, specie nel primo tempo, sono state le individualità dell’Upc Tavagnacco: «In partite come questa, più che le individualità – chiarisce Di Filippo – dovrebbe essere il gioco di squadra a fare la differenza. Dobbiamo migliorare, e la strada è ancora lunga».
A salire in cattedra, sul campo sintetico di Trento, è stata la scozzese Lana Clelland, con una prestazione quasi perfetta: due reti, due assist e almeno cinque occasioni da gol. «Clelland è stata brava, ma hanno fatto bene anche le piccole entrate a partita in corso, come Dri, Cecotti e Blasoni, che hanno dimostrato personalità – evidenzia l’allenatrice gialloblu –. Ora ci aspetta una settimana di lavoro prima della trasferta di Bolzano: sabato avremo una partita simile a quella di Trento, ma con maggiori difficoltà».
Autrice di una doppietta, Rossella Sardu guarda
già alla sfida di sabato contro il Südtirol. «Partita da non
sottovalutare – commenta – che andrà affrontata con la giunta
concentrazione. Sarà una sfida tosta, come tutte quelle in Campionato».
Sulla sua prestazione a Trento, Sardu ha detto: «Sono contenta, ho fatto
due gol e la squadra ha vinto. Volevamo fare bene dopo la sconfitta con
il Verona. La prima rete mi ha aiutato a sbloccarmi, per questo
l'esultanza è stata particolarmente grintosa».
Soddisfatta per la sua prestazione la giovanissimi Alessandra Dri, classe 1998: «E' stata una bella partita, sono contenta, abbiamo meritato la vittoria. Questa stagione possiamo puntare in alto, siamo una bella squadra».
Soddisfatta per la sua prestazione la giovanissimi Alessandra Dri, classe 1998: «E' stata una bella partita, sono contenta, abbiamo meritato la vittoria. Questa stagione possiamo puntare in alto, siamo una bella squadra».
Ufficio stampa UPC Tavagnacco
Alessandro Cesare
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