La duttile giocatrice lucana di mister Monopoli a pochi giorni dalla gara inaugurale del Silver, arrivano le marchigiane di Pinto Dias: «Squadra di tutto rispetto e con tanta esperienza, ma stiamo lavorando per concretizzare la nostra mole di gioco».
È una Teresa
Sangiovanni da combattimento, perché è sempre la prima a crederci e tra le
ultime ad arrendersi. Mai come stavolta, perché ora per lei e il suo Real Five
Fasano inizia il Silver round. Lì dove la compagine pugliese è pronta a
spararsi tutte le sue cartucce per centrare l’agognata permanenza in Elite.
Cosa non facile, ma certamente non improbabile e impossibile. La squadra ha
dimostrato di poter avere tutti i requisiti richiesti per inanellare quei punti
“argentati” tanto preziosi. Ora più che mai. Sangiovanni lo sa e ci vuole poco
a capire che parla anche a nome delle sue compagne. Il Portos è ormai imminente
futuro, la prima delle sette battaglie che attendono la giocatrice lucana &
C. E nel quartier generale fasanese la preparazione procede senza intoppi:
«Conosco bene il Portos, visto che anche l’anno scorso col Salandra l’abbiamo
affrontato. È una squadra d’esperienza formata da giocatrici di tutto rispetto,
alcune di loro giocano insieme da anni e questo non è certo un fattore da
sottovalutare. Dal canto nostro dobbiamo “solo” evitare di commettere sbagli
inutili – spiega Sangiovanni - lavoriamo per questo. Ora dobbiamo resettare il
nostro atteggiamento mentale e ripartire dagli evidenti miglioramenti che
abbiamo dimostrato in alcune partite. E non mi riferisco solo alla vittoriosa
partita col Locri, perché il pensiero va anche ad alcuni match dove potevamo
raccogliere di più. Ma stiamo lavorando sodo per raccogliere quanto meritiamo.
Gli allenamenti li facciamo tutti al 100%, dobbiamo essere più ciniche in
partita. Il Portos merita rispetto, ma da parte nostra non c’è nessun tipo di
paura per questa gara. Anzi, colgo l’occasione per rassicurare i nostri tifosi
che scenderemo in campo determinate e con il giusto atteggiamento dal primo
all’ultimo minuto, siamo chiamate a dare il massimo».
Ufficio stampa
Donato Annicchiarico
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