Cisternino vince solo ad un minuto dalla fine. Non basta per Catania un grande primo tempo.
Peccato
perché hai fatto tremare Cisternino. Peccato perché il risultato era li pronto
per essere agguantato. Peccato perché per la prima volta hai avuto in campo
tutti i nuovi effettivi e la rivoluzione applicata a gennaio forse dimostra che
questa squadra poteva e forse può tentare il miracolo salvezza.
Perde
la Catania C5 a Martina contro il Cisternino, ma fino ad un minuto dal termine
ha fatto tremare la squadra di casa. Hanno lottato dal primo all’ultimo minuto
i rossazzurri dimostrando che le due settimane di lavoro intenso sotto lo
sguardo attento del direttore tecnico Robson sono state iper produttive. Un
peccato forse vedere adesso la speranza, che forse arriva in ritardo rispetto
allo scorrere inesorabile delle giornate. Ultimo posto che purtroppo rimane lo
spettro principale e distanze da Catanzaro da assorbire con sole cinque
giornate dal termine e uno scontro diretto da giocare.
Dicevamo
dell’ottima gara fin dalla partenza nonostante il vantaggio iniziale da parte
degli uomini di casa del Cisternino abili a bucare Marcio Dalcin con Bruno. I
rossazzurri però tenevano bene il campo e cercavano di rispondere colpo su
colpo: al minuto otto il rientro di Marletta in squadra era subito produttivo
con la stoccata dell’azzurro under 21 che regalava il pareggio a Catania. Primo
tempo di gran ritmo e corsa e di occasioni. Al minuto tredici Cisternino
tornava in vantaggio sfruttando una giocata di bomber De Matos, ma la Catania
C5 non accusava la botta e reagiva cinque minuti più tardi con Lunardi che bucava
Mattia De Simone per il sorprendente 2-2 che chiudeva la prima frazione.
Un
peccato l’inizio della ripresa, un peccato perché consegnava un break
importante che alla fine risultava decisivo. Cisternino dopo due minuti
sorprendeva la difesa etnea per tornare sopra ancora con la doppietta personale
di De Matos e completava il più due tre minuti più tardi grazie a Baldassare.
Un colpo duro da digerire, ma i ragazzi di Robson non si disunivano e provavano
a risalire il baricentro salvaguardati dal solito Marcio Dalcin. Cosi, a sette
dalla fine, il colpo di Manzali che trovava spazio e tempo per portare Catania
sul meno uno. Sette minuti di sudore e fatica di occasioni da una parte e
dall’altra: Cisternino attaccava e Catania rispondeva cercando il pareggio, fino
al colpo purtroppo del k.o. Ad uno dal termine Cisternino trovava il più due
definito, del 5-3 con il colpo beffardo di De Matos che completava il suo
pomeriggio perfetto con la tripletta personale.
Un
peccato per Catania, tanti rimpianti, perché se il tempo e gli accadimenti
fossero stati anche magnanimi oggi la salvezza non sarebbe dura e complicata
come si presenta oggi.
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