venerdì 8 aprile 2016

CALCIO FEMMINILE GPEXE per migliorare le prestazioni del Tavagnacco

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Da un paio di mesi le calciatrici gialloblu sono monitorate (in allenamento e in partita) dalla tecnologia messa a punto dalla friulana Exelio. Misurate velocità, accelerazione, potenza metabolica
Da un paio di mesi le prestazioni atletiche delle ragazze dell’Upc Tavagnacco sono tenute costantemente sotto controllo dallo staff tecnico della società. Il merito è di GPEXE, dispositivo messo a punto dall’azienda friulana Exelio Srl che permette di misurare e analizzare dati fisici e metabolici dei calciatori.

Un sistema già ampiamento utilizzato nella serie A maschile (anche dall’Udinese), che ora, grazie all’Upc Tavagnacco, sbarca nel calcio femminile. Le ragazze di Sara Di Filippo, infatti, utilizzano GPEXE dall’inizio di febbraio, grazie a una partnership siglata con Exelio.
L’accordo è stato presentato giovedì allo stadio di Tavagnacco alla presenza del presidente gialloblu Roberto Moroso, del responsabile comunicazione di Exelio Andrea Lazzari, della vice allenatrice del Tavagnacco Silvia Marcolin e delle giocatrici Natasha Piai e Serena Ferroli.
«Ci è sembrato doveroso, per questioni di vicinanza territoriale e di prestigio dell’Upc Tavagnacco, stringere un accordo con la società friulana. In questo modo – chiarisce Lazzari – noi possiamo espandere il nostro business nella massima serie del calcio femminile, mentre il Tavagnacco può ottenere un riscontro oggettivo sulle prestazioni delle sue atlete». GPEXE è in grado di misurare velocità, accelerazione e potenza metabolica delle calciatrici, rendendoli immediatamente disponibili ai tecnici (utilizzando il cloud) grazie alla tecnologia Gps.
I primi riscontri positivi per la società, GPEXE, li ha già prodotti, come spiega la vice allenatrice Marcolin: «Monitoriamo tutte le ragazze, in allenamento e in partita, e i benefici sono già visibili, sia sotto l’aspetto fisico che mentale. Le ragazze, infatti, sapendo di essere monitorate, corrono con maggiore intensità aumentando costantemente le proprie performance. In questo modo possiamo migliorare gli allenamenti e lavorare in maniera precisa per sviluppare le potenzialità di ognuna».
Dispositivi per nulla ingombranti, come hanno confermato Ferroli e Piai. Quest’ultima è rimasta talmente colpita da GPEXE da aver deciso di fare della tecnologia della Exelio il tema della propria tesi. Piai è una studentessa universitaria iscritta a Scienze motorie, a Gemona.
Questo il commento del presidente Moroso: «Con GPEXE è possibile valutare i limiti sportivi delle calciatrici e capire fino a dove potersi spingere per ottenere il massimo. Una strumentazione che sarà di grande aiuto al nostro staff tecnico per rendere sempre più efficace la preparazione atletica delle calciatrici e garantire uno status di salute sempre più elevato».
Ufficio stampa UPC Tavagnacco

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