Roma – Con ancora negli occhi la bella festa per la finale nazionale di
Coppa Italia con il trionfo degli Hammers Umbria nella kermesse tenutasi
ad Artena, il rugby a 13 è proiettato verso la maggiore delle
competizioni organizzata dalla Lega Italiana Rugby Football League
(Lirfl), vale a dire il campionato che partirà a giugno (anche se a
maggio ci sarà un’importante parentesi dedicata alla Nazionale
italiana). Tra le protagoniste della corsa allo scudetto 2016 ci saranno
anche i Crociati Catanzaro Rugby Football League che sono nati
ufficialmente la scorsa estate, ma di fatto sono una derivazione (almeno
a livello societario) della “vecchia” formazione del Clan Catanzaro che
l’anno scorso approdò alle semifinali scudetto.
«Ma il gruppo rispetto ad allora è stato molto rinnovato – dice Fausto Coppola, presidente dei Crociati – Abbiamo formato un bel mix tra elementi esperti e altri più giovani: non abbiamo pressioni di vittoria, ma cercheremo di ben figurare come accaduto nella recente Coppa Italia regionale quando ci siamo arresi solo al forte Reggio Calabria». Il massimo dirigente parte dall’orgoglio dello stadio “Del Duca” di San Floro (un comune nelle vicinanze di Catanzaro). «Lo abbiamo avuto in gestione per quindici anni: era un impianto all’abbandono e abbiamo fatto tanti sforzi per farlo tornare fruibile e altri ancora ne dovremo fare per apportare ulteriori migliorie. Purtroppo abbiamo dovuto anche fare i conti con episodi spiacevoli, come il furto di rame avvenuto lo scorso gennaio, ma almeno abbiamo una “casa” dove poter organizzare al meglio le nostre attività che comprendono già adesso, oltre al rugby league, anche il rugby a XV e il mini-rugby e che prossimamente vorremmo estendere anche al settore femminile. Vogliamo lavorare sul tessuto sociale e sportivo del territorio e abbiamo in mente tante idee» sottolinea Coppola. Tra quelle che stanno per essere messe in pratica, c’è l’organizzazione di un raggruppamento scolastico per i ragazzi delle scuole medie. «Avverrà sabato e sarà la prima volta da quando esiste il rugby a Catanzaro: una grande festa e una bella soddisfazione per la nostra società che già lavora con gli istituti scolastici dell’area». Chiusura sugli obiettivi in vista del campionato. «Lo spirito goliardico che caratterizza ogni nostra attività non dovrà mai abbandonarci, ma al tempo stesso siamo abbastanza ambiziosi – conclude Coppola – quindi dico che vorremmo arrivare il più lontano possibile».
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Area comunicazione Lega Italiana Rugby Football League
«Ma il gruppo rispetto ad allora è stato molto rinnovato – dice Fausto Coppola, presidente dei Crociati – Abbiamo formato un bel mix tra elementi esperti e altri più giovani: non abbiamo pressioni di vittoria, ma cercheremo di ben figurare come accaduto nella recente Coppa Italia regionale quando ci siamo arresi solo al forte Reggio Calabria». Il massimo dirigente parte dall’orgoglio dello stadio “Del Duca” di San Floro (un comune nelle vicinanze di Catanzaro). «Lo abbiamo avuto in gestione per quindici anni: era un impianto all’abbandono e abbiamo fatto tanti sforzi per farlo tornare fruibile e altri ancora ne dovremo fare per apportare ulteriori migliorie. Purtroppo abbiamo dovuto anche fare i conti con episodi spiacevoli, come il furto di rame avvenuto lo scorso gennaio, ma almeno abbiamo una “casa” dove poter organizzare al meglio le nostre attività che comprendono già adesso, oltre al rugby league, anche il rugby a XV e il mini-rugby e che prossimamente vorremmo estendere anche al settore femminile. Vogliamo lavorare sul tessuto sociale e sportivo del territorio e abbiamo in mente tante idee» sottolinea Coppola. Tra quelle che stanno per essere messe in pratica, c’è l’organizzazione di un raggruppamento scolastico per i ragazzi delle scuole medie. «Avverrà sabato e sarà la prima volta da quando esiste il rugby a Catanzaro: una grande festa e una bella soddisfazione per la nostra società che già lavora con gli istituti scolastici dell’area». Chiusura sugli obiettivi in vista del campionato. «Lo spirito goliardico che caratterizza ogni nostra attività non dovrà mai abbandonarci, ma al tempo stesso siamo abbastanza ambiziosi – conclude Coppola – quindi dico che vorremmo arrivare il più lontano possibile».
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