Il tecnico delle umbre, Simone Pierini, sul
ko indolore per 6-5 in
Abruzzo: «Dispiace aver speso qualche energia in più, ma possiamo goderci
questo risultato». Sulla sua espulsione: «Ho protestato soltanto mimando la
trattenuta ai danni di Patri, ma l’arbitro mi ha mandato a quel paese e non ci
ho visto più».
E’ al
settimo cielo Simone Pierini, tecnico della Ternana. Le sue ragazze, dopo una
partita infinita, hanno perso il return match con il Montesilvano, ma il 6-5
maturato in Abruzzo sorride ugualmente alle rossoverdi in virtù del 4-2
dell’andata. Pierini è stato espulso all’ottavo minuto, quando Troiano ha
portato in vantaggio il Montesilvano, ma con un’azione viziata da una
trattenuta solare non vista incredibilmente dall’arbitro. «Non ci ho visto più
perché è arrivata un’offesa gratuita nei miei confronti, non tanto per il fallo
in sé per sé. Alla fine ho protestato mimando i pantaloncini che Patri stava
per perdere con la trattenuta. E l’arbitro mi ha addirittura mandato a quel
paese». Comportamento, quello del signor Beneduce di Nola, che si commenta da
solo. Ma per fortuna i motivi per sorridere non mancano a Pierini: «Sono
ovviamente felicissimo per la semifinale raggiunta, ma penso che abbiamo speso
delle energie che potevamo conservare tranquillamente. Fare i dieci minuti di
supplementari non è roba da poco, è un qualcosa che si fa sentire anche nelle
partite successive. Abbiamo preso qualche calcione in più e dispiace pensare
che sul 3-3 non abbiamo chiuso la partita, considerando che loro avevano il
portiere in movimento». Anzi, da quel momento in poi la Ternana si è complicata
la vita da sola. Tuttavia il risultato finale è una sconfitta, ma stavolta dolce,
che proietta le umbre in semifinale con l’Isolotto Firenze, già battuto ai
preliminari di Coppa Italia. Ma Pierini non vuol sentir parlare di questo
aspetto: «E’ una squadra tosta, migliorata tanto da quando l’abbiamo affrontata
ai preliminari di Coppa. Dovremo far valere il fattore campo, visto che
giocheremo la prima in casa. Intanto mi focalizzerò per far recuperare le forze
alle ragazze, ma non ti nascondo che stiamo quasi toccando con mano il sogno
della finale da giocare in casa nostra. Dobbiamo lavorare così».
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