Da una vita nel mondo della
palla rotonda, quelli che molti considerano la più importante, quella dei campi
verdi e degli stadi pieni, quella che tutti i bambini inseguono e sognano di
poter inseguire anche da grandi con uno stemma della Serie A sul petto.
Da tre anni Giuseppe (Pino)
Schiena gestisce quei sogni e li ridimensiona, lascia che i propri ragazzi inseguano
i loro sogni senza illuderli troppo, riportandoli alla realtà quando serve, da
3 anni Pino guarda al futuro del calcio latianese, come gestore del settore
giovanile di quella che ormai è una polisportiva a tutti gli effetti, la USD
Latiano.
Lavorare a questi livelli non è
facile e Pino lo sa bene.
Il rapporto difficile con i
genitori, che filtrano le capacità dei propri figli immaginandoli già fuori
dalla routine dei sacrifici, del posto fisso, le speranze dei ragazzini che
vorrebbero giocare tutta la vita non sapendo che così ovvio non è e, a
prescindere da tutto questo, il difficile ruolo che ogni educatore riveste
nella formazione pre adolescenziale.
Pino lo sa.
A volte però la delusione e la
rabbia sono così tanto insediati nel cuore e nella mente da aver bisogno di
gridarlo per liberarsi, per far sapere a tutti coloro che hanno perso la strada
quanto importante sia trasmettere dei valori fondamentali.
Ciao Pino, ci si rivede!
Come va?
Bene, molto bene direi. Riparte
una nuova stagione in cui il numero di iscrizioni alla nostra scuola calcio è
praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno.
Ho 8 persone validissime nel mio
staff, con ben due categorie (juniores e giovanissimi, ndr) iscritte al
campionato regionale.
L'entusiasmo dei ragazzi è coinvolgente,
come ci si aspetta da una realtà come quella di Latiano.
Abbiamo inoltre dopo tanti anni
una società iscritta al campionato di Serie C2 di calcio a 5, allenata da Nico
Giaquinto.
Inoltre non ho perso di vista il
calcio dei “grandi”, quest'anno il mio contributo e la mia esperienza sono al
servizio della società di Pezze di Greco, dove rivesto il ruolo di direttore
sportivo.
La domanda è ovvia, quasi
dovuta. Cosa ti aspetti dal tuo, dal vostro lavoro sui ragazzi per questa
stagione?
Se devo dirti la verità, a
Giugno il mio obiettivo personale per il settore giovanile era di fare un bel
campionato esordienti e giovanissimi. Le carte in regola c'erano tutte, a
partire dalla rosa, fatta di ragazzi tutti latianesi e molto dotati. Poi però
si sono succeduti degli episodi che hanno ridimensionato i nostri obiettivi.
Di quali episodi parli in
particolare?
Ho visto dei ragazzi
allontanarsi dal nostro settore giovanile per approdare verso altre società con
chissà quali promesse a corredo.
Una decina di giovani
promettenti che, affascinati dalle parole di mister Flavio Simone, della Virtus
Francavilla Calcio, hanno “rinnegato” le loro origini anagrafiche e
calcistiche.
Praticamente ciò che
succede da sempre con i più “grandi”.
Si, esattamente, anche se non mi
era mai capitato di vederlo fare tra i bambini di quella età. Le nostre squadre
giovanili sono come famiglie, sono ragazzi che sono cresciuti insieme e a cui
abbiamo infondato dei valori e non puoi capire quanta delusione ho provato nel
vedere che quei valori erano stati traditi e cancellati, come se in questi anni
non avessimo insegnato niente.
Ciò che però fa più male è
vedere che quegli stessi ragazzi, che per anni hanno combattuto con i loro
compagni/amici, molte volte incontrandoli per strada o chiamandoli al telefono
si sentono in dovere di denigrare gli ex compagni, come fossero giocatori già
affermati, forti del fatto di essere passati ad un'altra società, di essere
stati “cercati”.
Come sono cominciati i
contatti con i ragazzi?
Tutto è iniziato durante
l'ultimo stage tenuto dalla Virtus Francavilla Calcio con degli osservatori del
Parma.
Io ho portato alcuni dei miei
ragazzi del settore giovanile, una decina più o meno, che sono stati schedati e
successivamente contattati da mister Simone in persona.
Cosa vorrebbe dire ai
dirigenti del settore giovanile della Virtus Francavilla Calcio?
Che ho lavorato con loro lo
scorso anno e una chiamata per discuterne sarebbe stata più che gradita da
parte loro, che non si gioca così con l'educazione dei ragazzi, che vengono in
questo modo portati a rovinare dei rapporti con i loro compagni e a farli
sentire giustificati nei loro comportamenti spavaldi e arroganti, oltre a
rovinare irrimediabilmente il rapporto tra le società.
Ad ogni modo, cercheremo di disputare
un campionato dignitoso, con tutte le forze a nostra disposizione, non è nostra
consuetudine piangerci addosso.
Queste devono essere esperienze
utili per ripartire alla grande ed è questo ciò che vorrei ora trasmettere ai
miei ragazzi.
In attesa della risposta di Mr.
Simone e della società della Virtus Francavilla Calcio, è notevole vedere una
persona con l'esperienza di Schiena cadere dalle nuvole in questo modo.
Tutto ciò diventa un sintomo di
un cancro sociale che sta attaccando anche ciò che finora sembrava
inattaccabile, il mondo dei sogni, oltre che cancellare anni di un lavoro
certosino e non criticabile.
Pino queste cose le conosce.
Pino queste cose le sa.
Ufficio Stampa USD Latiano
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