PINK BARI (4-3-3): 1 Di
Bari; 2 De Palo, 3 Jerina, 5 Trotta (46′ 15 Novellino), 6 Spelic; 4
Anaclerio, 7 Strisciuglio (58’ 17 Paolillo), 8 Akherraze; 9 Olivieri, 10 Ceci,
11 Rogazione (80’ 14 Cangiano). A disposizione: 12 Laforgia, 13 Pinto, 16
Maffei. All: Isabella Cardone.
A.S.D. OROBICA C.F. (4-3-3): 1 Chiesa;
2 Giamboni, 3 Zangari, 4 Fodri, 5 Poeta; 6 Brasi, 7 Coffetti, 8 Lacchini (58′ 14
Massussi); 9 Riva, 10 Picchi (79′ 16 Asperti), 11 Vavassori
(60’ 15 Merli). A disposizione: 12 Silvi, 13 Bianchi. All: Marianna Marini.
GOL:
39′ rig.
Coffetti (O), 52′
Strisciuglio (B), 79′
Rogazione (B), 86′ aut.
Jerina (O), 91′ rig.
Massussi (O).
Ammonite:
Anaclerio, Rogazione (B) Giamboni, Poeta (O).
Espulsa:
Spelic (B).
Arbitro: Francesco Carrione di Castellammare di Stabia, assistito da Benedetto Direse di Foggia e Danilo Galia di Foggia.
PINK BARI – A.S.D.
OROBICA C.F. 2-3, LA CRONACA
Nel giorno di San Nicola, il
miracolo riesce all’Orobica.
Sotto per 2-1 a pochi giri di lancette dalla fine, è capace prima di riequilibrare e poi di vincere in casa di una frastornata Pink Bari, che può soltanto assistere all’euforia del sodalizio di Azzano San Paolo per la prima storica vittoria in Serie A.
Sotto per 2-1 a pochi giri di lancette dalla fine, è capace prima di riequilibrare e poi di vincere in casa di una frastornata Pink Bari, che può soltanto assistere all’euforia del sodalizio di Azzano San Paolo per la prima storica vittoria in Serie A.
Una sconfitta meritata per le
baresi, nel primo tempo quasi inermi dinanzi agli attacchi delle ospiti, che
accarezzano il vantaggio in tre occasioni: al 5’ con Picchi (super Di Bari di
piede), al 25’ con Fodri (traversa su punizione) e al 27’ con Riva, il cui gol
di testa è annullato per posizione di offside.
La n.9 però capitalizza i suoi
sforzi al 39’, conquistando il primo rigore del pomeriggio bergamasco;
l’entrata in ritardo è di Spelic, giallo nella circostanza per la centrale
slovena.
Dagli undici metri Coffetti fa
0-1.
Le biancorosse accusano il
colpo e quasi casualmente “rischiano” di trovare il pareggio: al 40’ Olivieri
pizzica la traversa direttamente da calcio d’angolo, mentre al 42’ è proprio
l’autrice del punto orobico a sfiorare una clamorosa autorete con una
capocciata all’indietro, neutralizzata dall’estremo difensore Chiesa.
Nella ripresa, il nutrito
pubblico dell’impianto “Antonucci” assiste alla sagra degli errori e delle
prime volte. Al 52’ arriva il pareggio di Lucia Strisciuglio (primo centro
nella massima serie): la centrocampista di controbalzo calcia forte (e
centrale) dal limite una palla sporca della difesa lombarda, grave
nell’occasione l’indecisione del portiere.
Ristabilita la situazione di
parità, la Pink ritrova quel fraseggio da sempre marchio di fabbrica delle
squadre allenate da Isabella Cardone.
Proprio da un’azione in linea,
Novellino viene liberata al cross dalla destra, la palla è recapitata sulla
testa di Rogazione che, indietreggiando in equilibrio precario, colpisce in
controtempo beffando la n.1 avversaria.
Incontenibile e giustificabile
la gioia di una giocatrice da sempre un’unica maglia, in grado di suggellare 13
anni di militanza vestendo gli stessi colori con una segnatura nel calcio delle
grandi.
Mancano una decina di minuti
alla fine. Pochi, per chi insegue. Tantissimi, per chi protegge.
Paura di vincere, “braccino”,
peccati di gioventù.
Fatto sta che la Pink
“formica”, umile nel tirarsi su le maniche con fare operaio, raddrizzando i
binari di una partita nata storta, si scopre improvvisamente “cicala”,
sperperando un successo che avrebbe rappresentato una fiche d’inestimabile
valore da spendere al tavolo della salvezza.
All’86’ arriva la doccia
scozzese, anzi slovena: Jerina, autrice di una prova volenterosa soprattutto
nella seconda frazione, devia nella propria porta un tiro dalla bandierina:
2-2, tramortite Anaclerio e compagne.
Di Bari, al minuto 88, salva
alla disperata su Massussi lanciata verso i suoi pali.
Niente può, invece, al 91’
quando la stessa n.14 è messa sul dischetto dal secondo fallo di giornata in
area targato Spelic (ai danni di Asperti), la quale incassa anche il
conseguente rosso per doppia ammonizione.
Finisce 2-3. Rimane la cenere
di un’occasione andata in fumo. Cenere sotto la quale non nascondersi, ma anzi
far covare la rabbia agonistica giusta per affrontare il Verona sabato 13
dicembre, alle ore 14:30, ancora in casa a Bitetto.
PINK BARI – A.S.D.
OROBICA C.F. 2-3, LE DICHIARAZIONI
BITETTO - Queste le dichiarazioni rilasciate dalla
mister Isabella Cardone e dall’attaccante Marina Rogazione nel post partita di Bari
- Orobica, terminata 2-3 per le ospiti con gol di Coffetti, Strisciuglio,
Rogazione, Jerina (autorete) e Massussi.
Cardone: «Come sempre metto la faccia, se un’allenatrice ha un gruppo che non mostra attaccamento, voglia di vincere e di rimanere nella categoria. Purtroppo delle avvisaglie le avevamo avute. Abbiamo regalato il primo tempo. Nel secondo la determinazione di qualcuna non è bastata. Poi abbiamo commesso gravi ingenuità sul 2-1, subiamo gol su calci da fermo e su rigori che si possono evitare. Sicuramente non mollo, posso parlare a nome mio e del mio staff. Alla ripresa martedì ci confronteremo col gruppo, chi avrà voglia di continuare a far parte di questo progetto ci dovrà mettere tutto il carattere. A noi mancano sacrificio e lotta, è la verità, forse per un periodo non credevamo nella categoria, oggi invece abbiamo dimostrato addirittura superbia. Sono atteggiamenti non tollerabili. Sono delusa perché mi trovo a far fronte a una situazione incredibile, avevamo il campionato quasi in mano. In sette minuti abbiamo buttato tutto all’aria. Non sono questioni di moduli, bensì di approccio mentale e tattico che abbiamo sbagliato. Questo mi fa male, non personifica lo spirito battagliero mio, dello staff, della presidentessa e della società. In squadra lo incarnano poche persone e se si ha voglia di credere nella salvezza bisogna recuperarlo in fretta, anche se un sabato storto non intacca quello che abbiamo costruito in tanti anni».
Rogazione: «Una festa rovinata
per me. La sconfitta brucia, fino a pochi minuti dal termine avevamo in tasca
la vittoria, fondamentale per la salvezza. Il campionato è ancora lungo, in
casa loro al ritorno ci rifaremo sicuramente.
Abbiamo mollato e dobbiamo lavorare molto per questo, la Serie A non è la Serie B, la testa è più importante del fisico e della tattica, quando ci sei mentalmente la partita la porti a termine. Ci siamo rilassate ed è andata male. Ovviamente col Verona non sarà semplice. Giornate come oggi lasciano il segno, il calcio è bello anche per questo.
L’esultanza dopo il gol? Erano parecchie partite che tutti m’invitavano a segnare, è stata un’esplosione immensa di gioia, levarmi la maglietta mi sembrava il modo migliore per festeggiarlo».
Abbiamo mollato e dobbiamo lavorare molto per questo, la Serie A non è la Serie B, la testa è più importante del fisico e della tattica, quando ci sei mentalmente la partita la porti a termine. Ci siamo rilassate ed è andata male. Ovviamente col Verona non sarà semplice. Giornate come oggi lasciano il segno, il calcio è bello anche per questo.
L’esultanza dopo il gol? Erano parecchie partite che tutti m’invitavano a segnare, è stata un’esplosione immensa di gioia, levarmi la maglietta mi sembrava il modo migliore per festeggiarlo».
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