Il
direttore sportivo martinese tra passato, presente e futuro: «Rionero è già
alle spalle, una sconfitta che non intacca quanto di buono stiamo facendo. Contro
il Locri in cerca di risposte. Serie A d’Élite? Ci proveremo fino all’ultimo,
ma senza ansia».
Uno stop indolore
contro l’Italcave Real Statte e uno assai meno pronosticabile contro il
Rionero. Le ultime due giornate del Real Five Fasano hanno segno negativo, ma
l’andamento lento degli ultimi tempi non può certamente andare ad intaccare il
precedente filotto che ha proiettato le biancazzurre nella top six del proprio
girone. «In Basilicata è stato un incidente di percorso, ma questo inaspettato
passo falso non cancella certamente quanto di buono stiamo facendo – ha
confermato il diesse Gisberto Muraglia. -
Con le ragazze c’è stato un confronto
post-gara, sereno e costruttivo. Sono sicuro che hanno recepito il messaggio e
già col Locri confido in una bella risposta. Trovare subito un avversario di
valore dopo uno stop inatteso è un bene, in questo modo la squadra può
dimostrare di aver reagito concretamente. Metro di giudizio che sarebbe stato
forse meno veritiero affrontando squadre dai valori meno indicativi».
Riprendere in fretta la rotta per onorare il presente e costruire il futuro: il
dirigente martinese non chiede nulla di più a Volpicella e socie.
«Al di là della
sconfitta di domenica, è bene ribadire che l’obiettivo primario, ovvero quello
della salvezza, è abbondantemente raggiunto. La società sta lavorando bene
sotto tutti i punti di vista e il fatto di esserci concessi il lusso di
raggiungere un nuovo traguardo non ci deve fare assolutamente lavorare con la
pressione. Tutto quello che verrà in più, se verrà, sarà ben accetto. Questo
vuol dire che per la prossima stagione ci faremo trovare pronti, sia per
programmare un campionato di A da protagonisti, sia una salvezza nell’eventuale
Elìte». Un’opzione – quest’ultima – ancora ampiamente alla portata di un Real
Five Fasano con fondamenta costruite con lungimiranza. «La classifica – seppur
si sia notevolmente accorciata – ci sorride ancora. Questo dimostra il lavoro
svolto finora. E non parlo solo del mercato in entrata, perché il collocamento
e l’utilizzo delle atlete in uscita a dicembre, dimostrano che le scelte
effettuate dalla società sono state ponderate». Provarci diventa allora un
obbligo morale. «Abbiamo tutte le carte in regola per farlo: non mi riferisco
solo alla squadra, ma al privilegio di avere anche un signor allenatore come
Michele Pannarale. Lo dissi alla mia ufficializzazione a Fasano e lo ripeto
ora: è un piacere lavorare con lui».
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