Una Piazza del
Ferrarese chiassosa, curiosa e appassionata è stata la cornice della prima
tappa del tour “TIM Donne in Gioco”.
Il progetto,
sostenuto da TIM con la Lega Nazionale Dilettanti per la promozione e lo
sviluppo del calcio femminile, è articolato attraverso i valori positivi dello
sport più amato anche nella sua declinazione in rosa.
Con un claim
inequivocabile: “Il calcio è di chi lo ama”.
La Pink Bari ha
fatto gli onori di casa, animando l’evento con dirigenza, staff tecnico e rosa
al completo.
Ospite d’eccezione
del pomeriggio è stato Antonio Cabrini, attuale Commissario Tecnico della
Nazionale femminile italiana.
«Il
significato di questo percorso è di poter dare spazio al mondo femminile che si
sta avvicinando al calcio, la disciplina in assoluto più popolare e praticata. È
un segno importante per il futuro, che possa essere una base di partenza per
vedere realizzati diversi progetti su cui la federazione sta puntando. Bari è una delle prime città dove sta prendendo
piede il calcio femminile. Conosciamo le difficoltà che il sud Italia ha
nell’improntare i programmi calcistici per le bambine. La città invece dimostra
la volontà di emergere».
Sono maturi i tempi
per vedere una ragazza vestire l’Azzurro dopo il biancorosso?
«Ci sono già delle ragazzine della Pink che giocano nelle nazionali giovanili. È chiaro che devono avere il tempo per poter capire che il calcio per la donna è un momento di passione ma anche di abnegazione, in cui devi dare tutta te stessa. Penso che ci potrà essere l’occasione nel momento in cui verrà fuori una ragazzina interessante».
«Ci sono già delle ragazzine della Pink che giocano nelle nazionali giovanili. È chiaro che devono avere il tempo per poter capire che il calcio per la donna è un momento di passione ma anche di abnegazione, in cui devi dare tutta te stessa. Penso che ci potrà essere l’occasione nel momento in cui verrà fuori una ragazzina interessante».
A che punto è il
processo di maturazione del team allenato da Isabella Cardone?
«Non l’ho visto giocare personalmente ma l’hanno analizzato un paio di volte in trasferta i miei collaboratori. È una squadra che è al primo impatto nel campionato di Serie A. Ho conosciuto la mister e la presidentessa Signorile, devo dire che ho riscontrato sia entusiasmo sia la capacità di poter gestire una società femminile in una maniera che può dare grandi risultati per il futuro. Questo è l’aspetto più importante».
«Non l’ho visto giocare personalmente ma l’hanno analizzato un paio di volte in trasferta i miei collaboratori. È una squadra che è al primo impatto nel campionato di Serie A. Ho conosciuto la mister e la presidentessa Signorile, devo dire che ho riscontrato sia entusiasmo sia la capacità di poter gestire una società femminile in una maniera che può dare grandi risultati per il futuro. Questo è l’aspetto più importante».
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