venerdì 18 settembre 2015

ECCELLENZA, L'HELLAS TARANTO "MATA" IL TEAM ALTAMURA. 2-1 E GIOIA MERITATA


Reti: pt 5’ Cantoro HT; st 35’ Radicchio HT, 52’ Di Rito AL.
HELLAS TARANTO (4-3-1-2): 1 Maraglino; 2 Papa ‘96, 5 Camassa, 6 Visconti, 3 Sanarica ‘97; 4 Sanna, 8 D’Arcante (38’st 17 Colucci), 7 Manzella; 10 De Tommaso (22’st 18 Radicchio); 11 Cantoro ‘97 (15’st 16 Collocola ’96), 9 Beltrame.
N.e.: 12 Valentino, 13 Martino, 14 Zaccaria, 15 Misuraca.
All. Carmine De Falco.
ALTAMURA (4-4-2): 1 Geanta ‘97; 2 Capone ‘97 (33’st 14 Tragni ’97), 5 Montrone, 6 Amato, 3 Natale ’97; 7 Di Senso (40’st 16 Ghita ’97), 8 Logrieco, 4 Lorusso, 11 Golban (30’st 18 Stavila); 9 Di Rito, 10 Moscelli.

N.e.: 12 Pentimone, 13 Radulescu, 15 Mancini, 17 Paun.
All. Alessandro Longo.
AE: Cristian Robilotta, Sala Consilina SA.
A1: Gianmarco Spedicato, Lecce LE.
A2: Danilo Maci, Lecce LE.
NOTE: Gara giocata allo Stadio “Tonino Chiappara” di Mottola. Spettatori circa 200, più di metà dei quali ospiti.
Espulsi: Chirico, dirigente HT, al 45’st, per comportamento scorretto; Lorusso AL, al 26’st per doppia ammonizione; Beltrame HT, al 27’st per fallo di reazione, Papa HT, per intervento errato sulla traiettoria della palla destinata verso la porta.
Ammoniti: Papa, Beltrame HT; Capone, Natale, Lorusso, Logrieco, Moscelli, Golban AL.
Calci d’angolo: 4-3.
Recupero: pt 3’, st 8’.
L’Hellas Taranto si sblocca già alla seconda di campionato, donando certezze alla propria autostima, messa un minimo in discussione nella gara d’esordio di Vieste. Il progetto societario e tecnico alla controprova risponde a meraviglia contro un Altamura che di certo sul sintetico di Mottola paga caro tre assenze di peso, ma ha comunque qualcosa da rivedere. I biancazzurri appaiono ancora a disagio nei meccanismi interni e, almeno a giudicare dalla singola partita, poco assortiti in panchina.
All’Hellas nel primo tempo basta un guizzo del baby Cantoro al 5’ per mettere il cappello alla gara. Ogni tentativo avversario finisce tra le braccia rassicuranti di Maraglino al quale anche oggi va tributata la menzione speciale. L’Altamura c’è ma non si vede, se non quando si dedica a sortite, isolate, ed a scene di nervosismo diffuso, frequenti, alla ricerca costante della discussione. L’Hellas sorniona si sistema in una posizione di attesa ed al momento giusto, al 35’ della ripresa il classico gol dell’ex (quello di turno è Radicchio), indirizza definitivamente la contesa.
Nel finale gli otto minuti di recupero sono un’appendice che non ti aspetti. Al 3’ Moscelli si beve un calcio di rigore che si stampa sulla traversa. L’errore vale doppio solo a pensare che al 7’ Di Rito la butta dentro con un rigore in movimento che avrebbe potuto fare il paio se l’esperto collega di reparto avesse fatto centro dal dischetto. Non sarebbe stato giusto ed alla fine l’Hellas può festeggiare felice. Meritatamente.
 
Ufficio Stampa/Ninni Cannella

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