Reti: pt 5’ Cantoro HT; st 35’
Radicchio HT, 52’ Di Rito AL.
HELLAS TARANTO (4-3-1-2): 1 Maraglino;
2 Papa ‘96, 5 Camassa, 6 Visconti, 3 Sanarica ‘97; 4 Sanna, 8
D’Arcante (38’st 17 Colucci), 7 Manzella; 10 De Tommaso (22’st
18 Radicchio); 11 Cantoro ‘97 (15’st 16 Collocola ’96), 9
Beltrame.
N.e.: 12 Valentino, 13 Martino, 14
Zaccaria, 15 Misuraca.
All. Carmine De Falco.
ALTAMURA (4-4-2): 1 Geanta ‘97; 2
Capone ‘97 (33’st 14 Tragni ’97), 5 Montrone, 6 Amato, 3 Natale
’97; 7 Di Senso (40’st 16 Ghita ’97), 8 Logrieco, 4 Lorusso, 11
Golban (30’st 18 Stavila); 9 Di Rito, 10 Moscelli.
N.e.: 12 Pentimone, 13 Radulescu, 15
Mancini, 17 Paun.
All. Alessandro Longo.
AE: Cristian Robilotta, Sala Consilina
SA.
A1: Gianmarco Spedicato, Lecce LE.
A2: Danilo Maci, Lecce LE.
NOTE: Gara giocata allo Stadio “Tonino
Chiappara” di Mottola. Spettatori circa 200, più di metà dei
quali ospiti.
Espulsi: Chirico, dirigente HT, al
45’st, per comportamento scorretto; Lorusso AL, al 26’st per
doppia ammonizione; Beltrame HT, al 27’st per fallo di reazione,
Papa HT, per intervento errato sulla traiettoria della palla
destinata verso la porta.
Ammoniti: Papa, Beltrame HT; Capone,
Natale, Lorusso, Logrieco, Moscelli, Golban AL.
Calci d’angolo: 4-3.
Recupero: pt 3’, st 8’.
L’Hellas Taranto si sblocca già alla
seconda di campionato, donando certezze alla propria autostima, messa
un minimo in discussione nella gara d’esordio di Vieste. Il
progetto societario e tecnico alla controprova risponde a meraviglia
contro un Altamura che di certo sul sintetico di Mottola paga caro
tre assenze di peso, ma ha comunque qualcosa da rivedere. I
biancazzurri appaiono ancora a disagio nei meccanismi interni e,
almeno a giudicare dalla singola partita, poco assortiti in panchina.
All’Hellas nel
primo tempo basta un guizzo del baby Cantoro al 5’ per mettere il
cappello alla gara. Ogni tentativo avversario finisce tra le braccia
rassicuranti di Maraglino al quale anche oggi va tributata la
menzione speciale. L’Altamura c’è ma non si vede, se non quando
si dedica a sortite, isolate, ed a scene di nervosismo diffuso,
frequenti, alla ricerca costante della discussione. L’Hellas
sorniona si sistema in una posizione di attesa ed al momento giusto,
al 35’ della ripresa il classico gol dell’ex (quello di turno è
Radicchio), indirizza definitivamente la contesa.
Nel finale gli otto minuti di recupero
sono un’appendice che non ti aspetti. Al 3’ Moscelli si beve un
calcio di rigore che si stampa sulla traversa. L’errore vale doppio
solo a pensare che al 7’ Di Rito la butta dentro con un rigore in
movimento che avrebbe potuto fare il paio se l’esperto collega di
reparto avesse fatto centro dal dischetto. Non sarebbe stato giusto
ed alla fine l’Hellas può festeggiare felice. Meritatamente.
Ufficio Stampa/Ninni
Cannella
Nessun commento:
Posta un commento