L’Orange Futsal riparte con l’ambizione di sempre, alla
ricerca dell’unico titolo che non è ancora riuscito a conquistare, quello più ambito,
lo scudetto. Domani, sabato, alle 18:00 i piemontesi sfideranno la Luparense al
Palasanquirico. Assieme al dirigente Sinisa Milosevic andiamo a sviscerare i
temi del prossimo torneo.
Nino, tra poche ore inizia il campionato: gli orange hanno
variato assetto, a iniziare dalla guida tecnica…
Dopo il divorzio da Tiago Polido la nostra scelta è stata
quella di puntare su Cafù e Patanè, due tecnici che stimiamo e che con il
sodalizio astigiano hanno fatto bene, svolgendo diversi ruoli. Era giusto dare
loro la possibilità di dimostrare le proprie capacità nella massima serie».
Come valuti il vostro roster?
Il fresco innesto di Crema, unito agli arrivi di Bertoni e
Nora, si rivelerà prezioso. Ora la squadra è al completo, ha soluzioni valide
in tutti i reparti, pertanto resta intatta la nostra voglia di arrivare sino in
fondo. Sono convinto che negli ultimi tre anni l’Orange Futsal abbia sempre
avuto un roster da scudetto, purtroppo non siamo mai riusciti a rendere al
meglio nelle fasi decisive della stagione».
Ci sarà più spazio per i meno utilizzati della scorsa
stagione?
Abbiamo il giusto mix di giovani ed esperti, la nostra idea è
quella di dare spazio quest’anno ad alcuni talenti che nello scorso campionato
hanno avuto poco minutaggio. Stimiamo le qualità di Zanella Bocao, di Romano e
De Luca, nel 2015-16 punteremo forte su di loro».
La corsa scudetto pare in salita, Pescara è una corazzata…
«Gli abruzzesi sono ciò che eravamo noi due-tre stagioni fa.
Sono fortissimi, ma non sempre vince chi sulla carta è più competitivo.
L’importante sarà arrivare al meglio ai playoff e ce la potremo giocare».
Come procede la campagna abbonamenti?
«Direi che procede bene, anche se, visti i sensibili sconti
che abbiamo proposto e la nostra scelta di donare buona parte degli incassi in
beneficenza, è legittimo attendersi numeri ancora migliori. Visto il campionato
che affrontiamo e la spettacolarità degli incontri, mi auguro di vedere un
palazzetto sempre pieno, con la conferma del blocco di vecchi appassionati di
calcio a 5 e l’arrivo di nuovi supporter».
Cosa chiedi alla “torcida” nero-arancio per questa stagione?
«Chiedo ai tifosi di supportarci come hanno sempre fatto,
con affetto e calore. E’ importante che i nostri appassionati vengano al
Palasanquirico con la voglia di manifestare tutto l’amore verso i nostri
colori, senza scendere in bassezze verso gli avversari. Il concetto è, “ragazzi, tifate per noi e non
contro gli antagonisti di giornata”, tenete alto il nome della nostra società e
della città evitando scaramucce e insulti gratuiti”. Lo scorso anno abbiamo
subito multe pesanti, è indispensabile che ciò non accada più, per poter
utilizzare il denaro risparmiato nel nostro settore under».
A proposito, un settore giovanile che quest’anno ha variato
filosofia…
«Esatto, abbiamo scelto di cedere in prestito diversi talenti
in società di B, A2 e A, per dar loro la possibilità di maturare. La loro
esperienza in una prima squadra sarà fondamentale per averli poi al top. Ci
sono state diverse compagini di alto livello che in estate hanno corteggiato i
nostri giovani, e questo per noi è motivo d’orgoglio. Possiamo affermare che
mediamente 3 o 4 nostri ragazzi di ogni categoria hanno vestito la maglia
azzurra per gli stage della nazionale, un traguardo di tutto rispetto».
Una scelta, la vostra, che troviamo giusta, mentre nei
campionati giovanili ci sarebbero tante cose da rivedere…
«La penso come te, ci sono scelte incomprensibili. Mi chiedo
perché, mentre la divisione ha tolto dall’Under 21 i fuoriquota, il comitato
regionale piemontese abbia invece mantenuto i fuoriquota nel campionato
Juniores che poi non potrebbero giocare nella fase nazionale. Le società
dovrebbero avere più voce in capitolo su queste decisioni».
Nessun commento:
Posta un commento