La A.S.D. Salinis ha
ufficialmente presentato il giocatore portoghese Ricardo Amilcar da Silva
Gomes, o più brevemente Amilcar come è conosciuto nel mondo del calcio a 5, che
ha debuttato sabato scorso nella gara di Sammichele realizzando una tripletta.
Giunto a Margherita di Savoia
nell’immediata vigilia del match, Amilcar è stato tesserato dopo il ritiro dal
campionato di Serie A1 da parte del S. Vincenzo Cosenza. Classe 1986, laterale
offensivo, mancino naturale ma forte con entrambi i piedi, Amilcar ha vinto col
Portogallo il titolo mondiale Universitario nel 2008; prima di trasferirsi in
Italia ha indossato in patria le maglie di Modicus Sandim, Fundçao Jorge
Antunes e Braga.
L’atleta lusitano è entusiasta
della sua nuova avventura: «La prima impressione che ho ricevuto è stata
ottima, qui alla Salinis mi sono sentito subito accolto molto bene. Ho scelto
questa squadra di comune accordo col mio nuovo agente Portelli perché dopo i
fatti di Cosenza la mia volontà era rimanere in Italia, anche se nel frattempo
avevo già ricevuto altre proposte da Portogallo e Belgio. Per me cambia poco
tra A1 e A2: per me era fondamentale anzitutto una squadra che mi permettesse
un rapido inserimento, la certezza di contare sull’appoggio della società e
poter essere di aiuto in questa nuova realtà; nella Salinis e nel Presidente
Salvatore Forte ho capito subito di aver trovato ciò di cui avevo bisogno.
Questa è una squadra molto giovane, con ampi margini di miglioramento e tanta
voglia di apprendere: a mio parere i giovani in organico hanno un potenziale notevole
e sono qui anche per aiutarli nella loro crescita. Spero di poter essere per
loro un punto di riferimento. Ma tutti insieme dobbiamo migliorare: a
Sammichele negli ultimi minuti abbiamo commesso errori che alla fine sono stati
decisivi ed ora ci attende un altro derby col Cisternino, altra squadra di
vertice: un avversario molto difficile ma non dobbiamo avere l’ambizione di
poter cogliere la nostra prima vittoria. Per questo avremo bisogno della stessa
volontà di sabato scorso, mantenendo alta la concentrazione sino all’ultimo
secondo».
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