Note: Scardino para rigore al 30’ p.t.
AVETRANA: Scardino, Trisciuzzi, Cimino F., Arcadio, Indirli (10’st Cappellini), Amaddio, Leo (42’ st Donadei), Gioia, Vasco (23’st Rito), Cimino V., Eleni PANCHINA: Lamarina, Macaluso, Pulpito, Gatto, ALLENATORE: Pellegrino Claudio
MANDURIA: D’Adamo, Massari, Olivieri, Erario, Calò, Mancuso, De Pascalis (13’st Gennari), Arcadio (23’st De Nitto), Scarcilgia, Riezzo (37’st Quaranta), Greco PANCHINA: Dimagli, De Gaetani, Piccione, Mero ALLENATORE: Cosma G.
Arbitro: Francesco Minerva di Lecce Assistenti: Danilo Maci di Lecce e Piergiorgio Battista di Lecce Gianmarco
AVETRANA: Al V.Mazzola di Avetrana va di scena il match clou della dodicesima giornata del campionato di promozione Girone B. Il derby tarantino accesissimo da antiche rivalità e nuovi desideri di affermazione in un campionato sempre più avvincente. L’Avetrana di mister Pellegrino scende in campo con un 4-3-3 tutto sprint mentre il Manduria si presenta con un classico 4-4-2 per sfruttare copertura e veloci ripartenze. Tattiche a confronto e spirito diverso quello messo in campo dalle due compagini. I padroni di casa pronti a far leva sul dodicesimo uomo in campo autore di una scenografia da alta categoria per avvicinare la capolista Galatina, mentre gli ospiti si presentano decisi a non cedere il passo e a rifarsi sotto in zona playoff. Inizia la partita e le squadre si studiano, il Manduria è molto aggressivo e non molla nessun pallone. Gioia al 16’ ha una ghiotta occasione a tu per tu con D’Adamo ma non riesce a siglare il vantaggio biancorosso. Al 30’ episodio che può cambiare il senso del match. Rigore fischiato per gli ospiti durante la battuta di un corner. Dal dischetto Riezzo insacca ma l’arbitro fa ripetere perché il biancoverde blocca la rincorsa. Tutto da rifare ma Scardino devia sul palo per la gioia dei padroni di casa. La partita è giocata a centrocampo ma il Manduria mette paura con le ripartenze, De Pascalis è fermato dopo un ottimo lancio verticale. L’Avetrana prova a reagire con V. Cimino su punizione che termina di poco alto. Successivamente ci prova F. Cimino ma non cambia il risultato. Nella ripresa i padroni di casa cambiano approccio e ci provano più volte. Al 35’ occasionissima per Cimino V. dopo uno scambio con Gioia, il biancorosso riesce a calciare dall’interno dell’area di rigore ma il suo diagonale è debole e facile preda per D’Adamo. Dopo un giro d’orologio è Arcadio ad ispirare Cimino che tutto solo controlla e cerca il lob vincente ma ancora una volta D’Adamo salva il risultato. Assedio Avetrana dopo un paio di ripartenze del Manduria ma la palla non vuole entrare. Il pallone rimbalza in area di rigore e viene rimessa in mezzo per l’accorrente Cappellini che deve solo appoggiare in porta, il fantasista però non ha la lucidità per concludere a rete e calcia in bocca a D’Adamo. È praticamente l’ultimo sussulto di un match ben giocato da entrambe le squadre che potranno dire la loro fino al termine della stagione.
MANDURIA: D’Adamo, Massari, Olivieri, Erario, Calò, Mancuso, De Pascalis (13’st Gennari), Arcadio (23’st De Nitto), Scarcilgia, Riezzo (37’st Quaranta), Greco PANCHINA: Dimagli, De Gaetani, Piccione, Mero ALLENATORE: Cosma G.
Arbitro: Francesco Minerva di Lecce Assistenti: Danilo Maci di Lecce e Piergiorgio Battista di Lecce Gianmarco
AVETRANA: Al V.Mazzola di Avetrana va di scena il match clou della dodicesima giornata del campionato di promozione Girone B. Il derby tarantino accesissimo da antiche rivalità e nuovi desideri di affermazione in un campionato sempre più avvincente. L’Avetrana di mister Pellegrino scende in campo con un 4-3-3 tutto sprint mentre il Manduria si presenta con un classico 4-4-2 per sfruttare copertura e veloci ripartenze. Tattiche a confronto e spirito diverso quello messo in campo dalle due compagini. I padroni di casa pronti a far leva sul dodicesimo uomo in campo autore di una scenografia da alta categoria per avvicinare la capolista Galatina, mentre gli ospiti si presentano decisi a non cedere il passo e a rifarsi sotto in zona playoff. Inizia la partita e le squadre si studiano, il Manduria è molto aggressivo e non molla nessun pallone. Gioia al 16’ ha una ghiotta occasione a tu per tu con D’Adamo ma non riesce a siglare il vantaggio biancorosso. Al 30’ episodio che può cambiare il senso del match. Rigore fischiato per gli ospiti durante la battuta di un corner. Dal dischetto Riezzo insacca ma l’arbitro fa ripetere perché il biancoverde blocca la rincorsa. Tutto da rifare ma Scardino devia sul palo per la gioia dei padroni di casa. La partita è giocata a centrocampo ma il Manduria mette paura con le ripartenze, De Pascalis è fermato dopo un ottimo lancio verticale. L’Avetrana prova a reagire con V. Cimino su punizione che termina di poco alto. Successivamente ci prova F. Cimino ma non cambia il risultato. Nella ripresa i padroni di casa cambiano approccio e ci provano più volte. Al 35’ occasionissima per Cimino V. dopo uno scambio con Gioia, il biancorosso riesce a calciare dall’interno dell’area di rigore ma il suo diagonale è debole e facile preda per D’Adamo. Dopo un giro d’orologio è Arcadio ad ispirare Cimino che tutto solo controlla e cerca il lob vincente ma ancora una volta D’Adamo salva il risultato. Assedio Avetrana dopo un paio di ripartenze del Manduria ma la palla non vuole entrare. Il pallone rimbalza in area di rigore e viene rimessa in mezzo per l’accorrente Cappellini che deve solo appoggiare in porta, il fantasista però non ha la lucidità per concludere a rete e calcia in bocca a D’Adamo. È praticamente l’ultimo sussulto di un match ben giocato da entrambe le squadre che potranno dire la loro fino al termine della stagione.
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