Bellegra e Olevano (Rm) – C’è sempre quel “ma”, rappresentato dalla
vittoria che continua a non arrivare in campionato. Eppure il Serpentara
BellegraOlevano si sta togliendo notevoli soddisfazioni nelle ultime
settimane. Anche ieri la squadra di mister Antonio Foglia Manzillo ha
fermato sullo 0-0 il blasonatissimo Taranto, accompagnato a Genazzano da
un folto gruppo di tifosi. «Cosa penso di questo ennesimo pareggio?
Che, come accaduto col Nardò, probabilmente prima della partita saremmo
stati felici di conquistarlo anche se oggi lo siamo un po’ di meno…».
L’analisi è dell’argentino di Berrotaran (cittadina della provincia di Cordoba) Federico Comini, esterno offensivo (all’occorrenza anche trequartista) che ha rappresentato una delle novità “in corsa” proposte dal direttore generale Maurizio Proietti. «E’ stata una gara abbastanza equilibrata quella col Taranto – prosegue l’atleta classe 1987 – in cui ci sono state poche occasioni da una parte e dall’altra e quindi credo che il pareggio sia stato il risultato più giusto». Ancora una volta Comini ha vestito la maglia numero dieci, quella che per un argentino ha un sapore davvero particolare. «Un numero che ha fatto la storia del calcio – sorride -, ma sinceramente a me basta avere una maglia dall’uno all’undici». L’esterno offensivo è felice del suo inserimento all’interno del Serpentara. «Sono arrivato in corsa e la squadra ha subito numerosi cambiamenti, quindi serve un po’ di tempo per poter trovare i giusti equilibri. Ma qui c’è una società sempre presente e noi vorremmo regalare a questo ambiente la grande soddisfazione della salvezza. Certo, è un’impresa difficile, ma finora ce la siamo sempre giocata in tutte le partite». E’ piuttosto paradossale che una squadra come il Serpentara, che sta avendo delle difficoltà in campionato, abbia già superato tre turni di Coppa compreso quello della scorsa settimana sul campo del Chieti. «Quelli sono risultati da prendere con le molle perché in Coppa giocano spesso ragazzi che hanno avuto meno spazio. Comunque sono partite che a noi hanno dato morale e vanno onorate». La testa, però, è sul campionato e sul prossimo difficile turno in casa del Potenza. «Il loro tecnico Marra mi ha allenato all’Avellino – ricorda Comini – Hanno una squadra importante, ma per noi tutte le sfide da qui alla fine del campionato hanno un peso notevole e dobbiamo sempre provare a fare punti».
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Area comunicazione Serpentara BellegraOlevano calcio
L’analisi è dell’argentino di Berrotaran (cittadina della provincia di Cordoba) Federico Comini, esterno offensivo (all’occorrenza anche trequartista) che ha rappresentato una delle novità “in corsa” proposte dal direttore generale Maurizio Proietti. «E’ stata una gara abbastanza equilibrata quella col Taranto – prosegue l’atleta classe 1987 – in cui ci sono state poche occasioni da una parte e dall’altra e quindi credo che il pareggio sia stato il risultato più giusto». Ancora una volta Comini ha vestito la maglia numero dieci, quella che per un argentino ha un sapore davvero particolare. «Un numero che ha fatto la storia del calcio – sorride -, ma sinceramente a me basta avere una maglia dall’uno all’undici». L’esterno offensivo è felice del suo inserimento all’interno del Serpentara. «Sono arrivato in corsa e la squadra ha subito numerosi cambiamenti, quindi serve un po’ di tempo per poter trovare i giusti equilibri. Ma qui c’è una società sempre presente e noi vorremmo regalare a questo ambiente la grande soddisfazione della salvezza. Certo, è un’impresa difficile, ma finora ce la siamo sempre giocata in tutte le partite». E’ piuttosto paradossale che una squadra come il Serpentara, che sta avendo delle difficoltà in campionato, abbia già superato tre turni di Coppa compreso quello della scorsa settimana sul campo del Chieti. «Quelli sono risultati da prendere con le molle perché in Coppa giocano spesso ragazzi che hanno avuto meno spazio. Comunque sono partite che a noi hanno dato morale e vanno onorate». La testa, però, è sul campionato e sul prossimo difficile turno in casa del Potenza. «Il loro tecnico Marra mi ha allenato all’Avellino – ricorda Comini – Hanno una squadra importante, ma per noi tutte le sfide da qui alla fine del campionato hanno un peso notevole e dobbiamo sempre provare a fare punti».
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