La
Ternana Femminile passerà davvero un buon Natale. Il pareggio di
Milano ha chiuso la prima strepitosa parte di stagione delle
Campionesse d'Italia, anche se ha lasciato un po’ di amaro in
bocca. Dallo scorso 15 giugno le Ferelle non perdono una gara e con
questa imbattibilità hanno messo in bacheca in sequenza uno
Scudetto, una Supercoppa e il titolo di campione d'inverno di questo
nuovo primo campionato d'Élite. Risultati straordinari se si pensa
soprattutto alla politica societaria intrapresa nell'ultimo anno e
mezzo.
Una fucina di talenti scoperti dal DS Basile che hanno
sorpreso un po’ tutti: da Pìa Gomez, aspettata quasi un anno e ora
capocannoniere, a Guti arrivata tra la diffidenza generale e
rivelatasi giocatrice decisiva in molte gare (Supercoppa compresa)
passando per le ormai straconosciute Pascual, Gabi Tardelli diventata
portiere titolare della Nazionale azzurra e Juliana Bisognin, anche
lei subito punto fermo dell’Italia di Menichelli. Come del resto
continua la crescita di Jessica Exana, giocatrice su cui il Direttore
da tre anni punta in modo cieco e sicuro, oppure come Bennardo che si
è trasformata da quell'oggetto misterioso arrivato dal Portos nel
mese di dicembre scorso a pivot di rendimento fisso e affidabile
nelle due fasi. L’unico neo lo ha riservato la sfortuna con
l'ennesimo infortunio a Neka, i sette centimetri di strappo con
versamento rimediati proprio nell'andata con la squadra milanese
hanno tenuto il Capitano fuori per quasi tutta questa prima parte di
campionato e se tutto andrà bene la numero otto tornerà a
disposizione per fine gennaio. Il pivot che regalò lo scudetto alla
Ternana Femminile, calciando il rigore decisivo e correndo con il
dito alzato sotto il settore ospiti abbracciando idealmente tutta la
città, ha davvero un conto aperto con la sfortuna, ma la convinzione
che tornerà più forte di prima come sempre ha fatto del resto non
ce la toglie nessuno. Così la squadra di mister Shindler guadagnerà
ancora qualcosa in più in termini di lunghezza della rosa e avrà
un’arma micidiale per la seconda parte di stagione.
Se
per il Direttore Basile abbiamo usato la definizione di autentico
forgiatore, per il tecnico Marco Shindler, l’allenatore campione di
tutto, non si può che usare l'aggettivo condottiero. L'allenatore
romano, arrivato nella più totale indifferenza e diffidenza, ha
conquistato non solo il pubblico ma una intera città. L’ha fatto
non tanto con le chiacchiere, ma con i fatti come piace più ai
ternani. Lavoro, spirito di abnegazione, maniacale cura dei dettagli
tattici è la cultura trasmessa fin dal primo giorno all’intero
ambiente. Una squadra che più operaia di così non si può, la cosa
migliore e più azzeccata per la piazza rossoverde. Un mister che ha
saputo valorizzare tante giocatrici, ma soprattutto rendere vincente
una piazza che da tempo sognava una squadra affidabile e che
impersonificasse lo spirito Fere in modo così perfetto.
La
squadra appunto. Se ad inizio anno l’addio di Blanco aveva gettato
ancora più dubbi sul l'effettivo valore della rosa costruita prima
della vittoria scudetto, il tempo e soprattutto le vittorie hanno
sancito che la lungimiranza della società ha costruito una macchina
perfetta dai bassi consumi e dalla compattezza unica. Se la
Supercoppa vinta senza neanche troppa fatica ha fatto sgranare gli
occhi ai più, il campionato senza sbavature disputato fino a questo
momento dalla squadra ha fatto spalancare anche la bocca. Segno
evidente che tutte le componenti non si sono lasciate né intimidire
né far convincere che il sogno scudetto sia stata solo una
"fortunata" avventura pre estiva. È chiaro che il bello
del calcio e del futsal è il poter parlare e disquisire su tutto e
tutti, ma quello che non si è potuto davvero più far finta di
notare è come il progetto portato avanti da Patron Basile sia stato
perfetto e in linea con i tempi che corrono. Massima importanza al
manico (il mister), massima importanza alle giocatrice che credono
nel progetto (con o senza top), massima importanza alla piazza (i
tifosi). Insomma tre indicazioni che risultano essere la ricetta
vincente e completa per riempire non solo la bacheca nella sede di
Viale Di Vittorio, ma soprattutto per garantire il prossimo futuro ai
colori rossoverde in versione rosa. Aspettando il nuovo Pala Sport in
procinto di partire...
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