Serie A E’Elité, siamo
arrivati all’ultima giornata della prima fase della stagione. Al di là
del meccanismo contorto con il quale è stato strutturato il torneo,
questa prima fase di campionato ci ha detto che una innovazione era
necessaria. Abbiamo assistito a otto partite a domenica – quattro in un
girone e quattro nell’altro – che hanno regalato spettacolo ed offerto il meglio del Futsal Rosa. Innovazione che non ha avuto solamente i suoi benefici dal punto di vista tecnico ma che ha migliorato il prodotto a 360°. Le società di Elité si sono sentite stimolate da ogni punto di vista ed ormai quasi tutte promuovono ed esportano la loro immagine producendo gli highlights, siamo ancora un pò indietro dal punto di vista delle dirette streaming ma
anche qui abbiamo avuto una crescita importante dal punto di vista
numerico e questo permette agli appassionati di questo sport di poter
scegliere una partita su almeno quattro – o nei migliori casi cinque –
in programma.
La
Serie A d’Elité funziona, cattura interesse e piace. Ed anche
palazzetti dello Sport che lo scorso anno non erano molto gettonati, per
usare un eufemismo, quest’anno possono vantare una folta presenza di
pubblico. Non ci sono più le partite che finiscono dopo cinque
minuti, o i 20-0, quindi lo spettacolo che viene offerto a chi decide di
investire del suo tempo recandosi al palazzetto e quasi sempre di alto
livello. E questo aiuta molto a fidelizzare nuovo pubblico. Una gara
bella tirata è più motivante di una che finisce prima di iniziare. Lo
spettacolo dello sport sta proprio nella sana competizione. E quindi può
capitare anche che una squadra di alta classifica impatti con una di
bassa classifica o che vinca a fatica ed all’ultimo istante. Tutti
principi cardine dello sport che aiutano la promozione del movimento del
calcio a 5 femminile.
Passando al campo, tutte le società – nessuna esclusa – hanno evidenziato aspetti positivi, elementi che le rendono d’Elité. Ad
una giornata dal termine della prima fase, restano molteplici i motivi
di interesse e sono davvero poche le gare in cui non c’è nulla in palio.
Nel Girone A, sono
già note le squadre qualificate per Gold e Silver e per la Final Eight
di Coppa Italia ma c’è una entusiasmante corsa a tre per la prima
posizione. Il Kick Off è padrone del suo destino perchè in caso
di vittoria non ha bisogno di informarsi sul risultato di Ternana-Lupe
ma l’avversario di turno è l’Isolotto, un osso duro che anche nel match
d’andata ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per bloccare la
corazzata milanese.
Il
Kick Off è una certezza, una squadra forte, unita, con un blocco
storico molto importante che da anni è ai vertici del futsal italiano
peccando però sempre nei momenti decisivi. L’Isolotto è una squadra
ricca di campioni che però è ancora uno work in progress. Lo dimostra
anche il quarto posto ottenuto al termine della prima fase ed il fatto
che è mutato molto nel corso di questa stagione, sia nelle giocatrici
che nello staff. Ma è chiaro che la squadra di Firenze ambisce a un
ruolo da protagonista perchè quando hai giocatrici che hanno vinto tutto
come Cely Gayardo, Gimena Blanco, Dayane Rocha e Sara Giustiniani, non
puoi nasconderti e non puoi essere di certo accontentarti di un quarto
posto che è il minimo sindacale per quelle che sono le tue potenzialità.
La
Ternana Futsal ha cambiato qualcosa aggiungendo giocatrici importanti
per la sua causa come Guti, Gomez e Azevedo ma fondamentalmente è la
stessa squadra dello scorso anno. Ha il tricolore cucito sul petto, e la
Supercoppa in bacheca, e quindi è doveroso considerarla la favorita per
lo scudetto. Deve difenderlo dall’assalto degli altri squadroni che ci
sono in Italia. Le rossoverdi hanno disputato un girone d’andata
perfetto, nel girone di ritorno sono state invece disastrose dal punto
di vista dei risultati ma secondo me è un discorso fisiologico perchè
comunque hanno avuto due nazionali italiane come Neka ed Exana
flagellate dagli infortuni ed in molte partite una rosa non lunghissima.
Quindi questo è un fattore che puoi pagare anche contro avversari che
sono tecnicamente inferiori. E poi c’è un particolare di non scarso
rilievo: l’assenza dei tifosi, che per le Ferelle sono l’uomo in più,
per via della sanzione delle “porte chiuse”. Ma la Ternana non è un
interrogativo e lotterà per lo scudetto fino all’ultimo perchè ha una
società presente ed influente, un allenatore che è un fuoriclasse come
Marco Shindler e giocatrici con la mentalità vincente.
L’altra
squadra qualificata a pieni voti al Gold è Le Inebrya Lupe. Considerata
una sorpresa solamente da chi non sà che ha una società solida, uno
staff di primo livello, guidato da un maestro della panchina come Mario
Lovo, ed una rosa, non lunghissima, ma molto competitiva nelle sue
“titolarissime”. E grazie all’apporto di giocatrici di esperienza e
carisma come Turetta, Canaglia, Benetti, Pinto, Rebe e Maria Perez,
stanno crescendo alla grandissima anche giovani di belle speranze come
Pernazza e Vajente. Quando le Lupe possono scendere in campo ad organico
completo non hanno da invidiare nulla a nessuno.
Accedono
al Silver Portos, Breganze, Sinnai e Città di Falconara. Lo spessore di
questo girone è intuibile anche da questo: le ultime quattro sono
squadre di primissimo livello che tra le loro fila hanno giocatrici
molto importanti. Ed infatti in questo raggruppamento non c’è stata
nessuna squadra “materasso” e tutti i team hanno totalizzato 10 punti o
più.
Il
Portos è una squadra che ha individualità molto importanti. Non hanno
bisogno di presentazioni Mascia, Pastorini, Pinto Dias, Giuliano e
Pedace – solo per citarne alcune – e sicuramente potrà disputare un
Silver di alto livello.
Futsal
Breganze e Sinnai sono le squadre che sono cresciute di più grazie al
loro dei rispettivi allenatori ed a acquisti azzeccati nel mercato di
riparazione. Il Sinnai ha acquistato un portiere, Evans, e ha potuto
finalmente schierare la giocatrice più forte del Mondo: Vanessa Pereira.
Il Breganze a giocatrici importanti come Nemcic e Losurdo, che prima
erano le “bomber” della squadra, ha aggiunto le ottime brasiliane
Buzignani e Pereira.
Infine,
ma si fa per dire, il Città di Falconara. Non può essere considerata di
bassa classifica una squadra che può permettersi il lusso di schierare
ben tre Nazionali Italiane come Domenichetti, Mencaccini e Luciani.
Squadra guidata dal bravissimo Battistini, una leggenda del futsal
marchigiano.
Nel Girone B, abbiamo
tre qualificate su quattro al Gold ed alla Coppa Italia ed
un’avvincente sfida per il primo posto che si deciderà nello scontro
diretto tra Lazio c5 Femminile e Montesilvano a Fiano Romano.
Il Montesilvano è l’altra grande favorita per lo scudetto perchè
ha vinto – in maniera impressionante – tutte le gare che ha disputato
mostrando una formidabile qualità tecnica ed una fame fuori dal comune.
Come rosa, il Montesilvano è probabilmente la squadra più completa.
Rispetto allo scorso anno, ha colmato le uniche due lacune che aveva. Ha
puntato su un portiere molto forte e ha preso un bomber come Nanà che
mette a disposizione della Salvatore una soluzione tattica di cui non
disponeva lo scorso anno. Il tutto “miscelato” con la fuoriclasse
Amparo, la campionessa Reyes ed italiane che tutti vorrebbero come
D’Incecco, Bellucci, Guidotti e Troiano. Solo per citare le più
rappresentative. Ma la rosa è lunga e competitiva in tutte le sue
compenenti. Insomma, questa è un’ altra squadra che non può permettersi
il lusso di chiudere anche questa stagione con zero titoli.
Si respira “aria di tricolore” anche in casa Lazio c5 Femminile. Un
altro team che sta disputando un campionato impressionante. Una sola
sconfitta contro il Montesilvano in una partita “strana” dove mancavano
le due stelle più attese: Lucileia ed Amparo.
La
Lazio c5 Femminile presenta delle anologie con la Ternana dello scorso
anno: secondo molti addetti ai lavori si era indebolita perchè aveva
perso diverse straniere di primo livello ma io non ho mai sostenuto
questa tesi. Perchè in realtà la Lazio ne è uscita più forte dalla
“rivoluzione” della scorsa Estate: ha ingaggiato un grande allenatore
come Roberto Lelli, che ha fatto bene dovunque ha allenato, e ha
eliminato elementi di disturbo che non permettevano questa sinergia che
oggi c’è tra squadra e staff societario. Questa Lazio appare una
orchestra senza tensioni, dove tutti i musicisti suonano all’unisono il
medesimo spartito. Un gruppo unico e coeso ma fatto di grandi
giocatrici. Perchè Violi, Siclari e Presto hanno vinto tutto. Lisi è una
delle italiane più forti che ci sia in circolazione. De Angelis ha un
ruolo di primaria importanza nello scacchiere tattico di Lelli ed anche
Brandolini sta avendo una crescita esponenziale. Ed a tutto questo vanno
aggiunte, particolare non da poco, due fuoriclasse assolute come
Lucileia e Taty.
Di potenza in potenza. Il Real Statte è una società solidissima che ha vinto tutto e ha fame sempre di nuovi successi. Il
suo quintetto base è potenzialmente il più forte o comunque uno dei più
forti del campionato. Marzella sà come si vince e sà quali tasti
toccare. La mia idea è che il Real Statte in una competizione secca,
possa essere sempre la favorita numero uno, da valutare la resistenza
in una stagione lunga e logorante. Il
suo roster è composto da giocatrici fantastiche e di grande carisma ma
non più giovanissime. E lo scorso anno il Real Statte arrivò alla
semifinale contro la Ternana Futsal in una condizione di forma non
esattamente sulla falsariga dello splendido cammino di Coppa Italia. Io
credo che questo team con due tre rinforzi di media età da inserire
nelle rotazioni, possa diventare imbattibile ma già ora ha le
potenzialità per vincere ogni tipo di trofeo.
Il quarto posto è un discorso tra Lazio ed Olimpus. La
prima è padrona del suo destino perchè se dovesse vincere a Fasano non
avrebbe bisogno di informarsi sul risultato di Locri-Olimpus. Ma questo è
un campionato dove le partite sono aperte ad ogni risultato. Dove
nessuna squadra è demotivata perchè anche quelle che sulla carta non
hanno obiettivi per questo ultimo turno, stanno cercando le migliori
soluzioni per il Girone Silver. E quindi anche risultati di prestigio
per acquisire maggiore consapevolezza nei propri mezzi.
La
Lazio è una squadra giovane, di grande talento ed ordine tattico.
Daniele Chilelli sta portando avanti il suo progetto tecnico nei minimi
dettagli: è totale la sinergia tra settore giovanile – dove nella
Juniores abbiamo un mostro sacro come Giorgio Regni – e prima squadra.
Non sono mancati gli incidenti di percorso da ascrivere appunto all’età
media della squadra, forse la più bassa d’Italia o comunque tra quelle
più basse. Chilelli può contare su individualità di primo livello come
le nazionali Pomposelli, Maione e Iannucci; o straniere come Ana Alves
ed Argento, passando per italiane che hanno sempre fatto bene nel nostro
campionato come Benvenuto, Vecchione, Catrambone e Muzi. La squadra sta
costruendo il suo “io” la sua identità e la qualificazione a Gold e
Coppa Italia sarebbe una importantissima Iniezione di fiducia,
determinante per costruire una mentalità vincente ed ambire alla
conquista di titoli.
L’Olimpus
balla tra Gold e Silver. Come scritto sopra, la qualificazione non
dipende solamente dalle ragazze di mister Abati che comunque saranno
costrette a vincere in quel di Locri per poi sintonizzarsi con la
“radiolina” a Fasano.
L’Olimpus è una squadra che è costruita sul talento di Iturriaga, che è la giocatrice maggiormente rappresentativa, su italiane di ottimo livello come Dibiase, Sergi, Villani e Sorvillo e su una Rovira che sta facendo molto bene dopo le esperienze a Perugia e Lanciano. Certo nella sessione di dicembre ha perso “grandi nomi”, come Giustiniani, Catrambone e Muzi ma se è ancora qui a giocarsi un posto nel Gold è perchè evidentemente presenta una forte identità di squadre ed un gioco sempre gradevole e propositivo.
L’Olimpus è una squadra che è costruita sul talento di Iturriaga, che è la giocatrice maggiormente rappresentativa, su italiane di ottimo livello come Dibiase, Sergi, Villani e Sorvillo e su una Rovira che sta facendo molto bene dopo le esperienze a Perugia e Lanciano. Certo nella sessione di dicembre ha perso “grandi nomi”, come Giustiniani, Catrambone e Muzi ma se è ancora qui a giocarsi un posto nel Gold è perchè evidentemente presenta una forte identità di squadre ed un gioco sempre gradevole e propositivo.
Accedono
al Silver Sporting Locri, Salinis e Real Five Fasano. In casa Locri è
in atto una rivoluzione tecnico-societaria. E’ cambiato il presidente ed
anche l’allenatore. Il Locri ha disputato una grande prima parte di
girone per poi crollare nel ritorno. Ma sfido chiunque a giocare con
serenità dopo tutte le vicende societarie ed il clamore mediatico per il
caso “minacce ad Armeni”, ancora da definire in maniera limpida.
Quindi
credo che sia più che giustificabile questo cedimento dal punto punto
di vista tecnico ma anche psicologico. Ma la rosa resta di primo livello
perchè le giocatrici spagnole sono forti ed anche quelle italiane hanno
grande talento.
Salinis
e Fasano arrivano al Silver nel momento giusto. Il Salinis è in
costante crescita grazie all’ottimo lavoro di mister D’Ambrosio ed
inizierà la prossima fase con due recuperi importanti come quelli di
Ziero e Capalbo. Salinis che è migliorato partita dopo partita e che nel
girone di ritorno ha fatto vedere di che pasta è fatto.
Il Fasano ha aggiunto in rosa giocatrici di talento ed esperiena ed il premio per diverse prestazioni positive offerte, è stata la vittoria contro lo Sporting Locri che finalmente ha eliminato lo “zero” dalla casella punti. Monopoli potrà lavorare con la rosa al completo per disputare un buon girone Silver.
Il Fasano ha aggiunto in rosa giocatrici di talento ed esperiena ed il premio per diverse prestazioni positive offerte, è stata la vittoria contro lo Sporting Locri che finalmente ha eliminato lo “zero” dalla casella punti. Monopoli potrà lavorare con la rosa al completo per disputare un buon girone Silver.
Questo
a dimostrazione di come tutte e 16 le società che compongono la Serie A
d’Elité mostrino elementi eccellenti sui quali lavorare e sui quali
costruire il futuro.
Sì perchè alla fine l’organizzazione delle società è la prima cosa. E da questo punto di vista possiamo registrare crescite importanti. Quello che ancora manca è la cooperazione e speriamo che prima o poi possa crearsi una rete sinergica tra i club d’Elité che vada oltre il campanilismo. Perchè
questo resta uno “sport di nicchia” e la sua crescita non deve avvenire
rapidamente per poi spengersi altrettanto celermente, ma deve avvenire
in modo sano, deve essere una “creatura” forte, in grado di superare
momenti difficili e criticità per poi assestarsi su un livello alto e solido.
di Andrea Pelagatti (Twitter: @AndreaPelagatti).
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