Il conto alla rovescia è arrivato alla sua chiusura, dopo un mese di
pausa al PalaGems torna la Serie A, con la squadra di Mannino pronta per
affrontare un crocevia decisivo nella corsa alla salvezza.
Recuperato Rocha, ma con Escosteguy e Scalambretti fermi ai box, la
Lazio si presenta quasi a ranghi completi ad una delle sfide più delicate dell'intera
stagione. Rispetto alle canoniche ore 18 della domenica, i biancocelesti hanno
anticipato il loro impegno a sabato sera (sempre alle 18) evitando così la
contemporaneità con il match della Lazio calcio a 11 che se la vedrà in casa
del Frosinone. Questo per permettere al popolo laziale di poter riempire il
palazzetto di via del Baiardo.
Al PalaGems arriverà il Corigliano in quella che si presenta come la
ventesima giornata di campionato, ma che per Gioia e compagni è a tutti gli
effetti una gara da dentro o fuori nella corsa alla salvezza diretta. La
classifica, infatti, recita: Corigliano 13, Napoli 10, Lazio 9, queste le
ultime tre posizioni. Per evitare la croce dei playout, che condannerà nella
post season una squadra alla retrocessione, serve quindi vincere lo scontro
diretto col Corigliano, approfittando del turno di riposo del Napoli: i tre
punti permetterebbero di mettersi alle spalle gli azzurri, tornando a tallonare
la squadra calabrese. Va da sé che, a sette giornate dalla fine, quella di
domani rappresenta un vero e proprio ultimo appiglio, fondamentale per dare una
svolta a questo finale di stagione.
Per questo motivo la società da tempo si è appellata al cuore della gente laziale, chiamando a raccolta un popolo che storicamente nei momenti di difficoltà ha saputo unirsi più che mai, facendo sentire compattezza, passione e voce che hanno fatto la differenza, come un uomo in più in campo, stavolta il sesto.
Per questo motivo la società da tempo si è appellata al cuore della gente laziale, chiamando a raccolta un popolo che storicamente nei momenti di difficoltà ha saputo unirsi più che mai, facendo sentire compattezza, passione e voce che hanno fatto la differenza, come un uomo in più in campo, stavolta il sesto.
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