Un
Presidente Basile a dir poco adirato quello intervenuto alla trasmissione
sportiva del lunedì mattina di Radio Incontro Terni. Il Patron, dopo l'incredibile
conduzione di gara degli arbitri della sezione di Bologna a Milano, ha rilasciato
dichiarazioni pesanti: “Ho chiesto da
circa un mese un appuntamento con il Vicepresidente Zaccardi che ancora non mi
ha risposto, è da tre partite che assistiamo a prove incredibili di arbitri
inetti e incapaci come il Signor Sabatini di Bologna in grado di inventare una
espulsione di una nazionale azzurra come Exana e ben cinque cartellini gialli
oltre che una miriade di falli invertiti o non fischiati”.
Le giocatrici in
nazionale a Milano addirittura erano quattro con i colori rossoverdi indosso (Gabi
Tardelli, Neka autrice di una favolosa doppietta, Exana e Bisognin) eppure le
campionesse d’Italia tutto sembrano meno che le rappresentanti di una maglia
azzurra e della società vincitrice del titolo nazionale visto che, oltre a non
essere tutelate, sono addirittura minacciate e punite come se fossero le ultime
arrivate. Proprio questo fa imbestialire il Patron Basile: “Siamo la società che ha fornito più giocatrici alla nazionale azzurra
e veniamo trattati dai rappresentanti dell’AIA come se fossimo l’ultima ruota
del carro. Non sto dicendo che vogliamo favoritismi, ma almeno che le nostre
giocatrici vengano rispettate per quello che sono ovvero Campionesse d’Italia e
giocatrici internazionali”. Forse gli arbitri ignorano o non conoscono
questo tipo di meccanismi? “Se sono
ignoranti è un problema loro, se sono scarsi anche, ma qua noi sbagliamo e
veniamo puniti anche per la minima stupidaggine e questi signori non vengono
mai fermati, vedi gli ultimi episodi a Torino. Con Sabatini di Bologna avevamo
già avuto delle esperienze negative due anni fa e lo abbiamo segnalato come
segnaliamo altri arbitri inadeguati e maleducati. Ma a volte ci viene
addirittura risposto che non ci sono soldi per arbitri bravi nel femminile. Una
vergogna poi parliamo di parità dei diritti! Oltretutto noi, società di Serie A
d’Élite, paghiamo soldi su soldi di iscrizione e multe anche per uno starnuto”.
Insomma cosa prevede in futuro per cambiare le cose? “Mi aspetto una chiamata, se non sarà così vedremo cosa fare quando la nazionale
chiamerà le nostre ragazze. Se non veniamo tutelati, ci tuteleremo da soli,
perché sono stufo che i tifosi che spendono soldi e fanno i chilometri vengano
presi in giro in questo modo. Così facendo per il nostro sport non ci sarà mai
credibilità, ma dilettantismo allo sbaraglio”.
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