Gli
errori sono accettabili perché tutti sbagliamo, la maleducazione e la mancanza
di rispetto no. I due direttori di gara Sabatini e Maggiore di Bologna hanno
non solo indirizzato la gara con cinque cartellini gialli e una espulsione,
quando per le avversarie nessuna sanzione, quanto una partita che a due minuti
dalla fine era in pareggio. Ciò che ha fatto saltare gli schemi è stato il
continuo atteggiamento fatto di provocazioni e di maleducazione: basta pensare
che addirittura nel primo tempo, al pareggio di Azevedo, l'arbitro Sabatini non
permette alla portoghese di abbracciare in panchina le proprie compagne.
I due
di Bologna erano già stati segnalati dalla società per dei precedenti due
stagioni or sono ma evidentemente ciò non è bastato, anzi. Per tutto l'incontro
i due giudici di gara, inadatti a certi livelli, hanno apostrofato le
giocatrici rossoverdi con frasi del tipo: “alzati non fare scena che non hai
nulla”, “stai zitta sennò ti ammonisco”, “vi abbiamo visto su Rai Sport vi
conosciamo” ecc… Addirittura Gabi Tardelli, il portiere della nazionale
italiana, viene quasi strattonata per un braccio dall’arbitro Maggiore di
Bologna, quando infortunata a terra era soccorsa dal medico e dal
fisioterapista. Insomma, una vergogna vera e propria. Infine, la malafede si
manifesta del tutto quando dopo il 4-3 delle milanesi l'arbitro Maggiore di
Bologna decide di far finire la partita anzi tempo mandando ad un minuto dalla
fine negli spogliatoi la nazionale e campionessa italiana Exana, talento
straordinario che tanto sta dando al futsal italiano. La piccola samurai sarda
fa fallo e si scusa con l’avversaria ammettendo anche con l’inetto Signor
Maggiore di Bologna l’errore. Nonostante ciò, il furente arbitro ha ammonito la
giocatrice e poi espulso con rosso diretto l’Exana rea, secondo lui, di aver
fatto un applauso incoraggiando troppo le compagne. Ora nessuno vuol credere
alle favole, ma certo scambiare un incitamento alle compagne a un minuto dalla
fine in una sfida così importante ce ne vuole e per questo abbiamo capito che a
quel punto la rabbia dei direttori di gara, rispetto alle giocatrici
rossoverdi, si è tramutata in vendetta. Per questo riteniamo che sia importante
che il responsabile degli arbitri Cumbo debba intervenire urgentemente con i
propri tesserati perché ne va della bellezza della serie A d’Élite. La piazza
ternana sta sopportando tanti soprusi ed errori da mesi ormai rimanendo in
silenzio, nonché lo zelo di commissari di campo che controllano ultimamente
anche la polvere sulle sedie quando dalle altre parti succede e passa più o
meno di tutto. Se a certi piani federali da fastidio il tifo rossoverde e
quello che di bello ha creato la società ternana in questi anni può dirlo
direttamente e pubblicamente senza nascondersi dietro vendette arbitrali che
non hanno senso, siamo sicuri che la presidenza Basile sia ben lieta di
lasciare in altre mani o chiudere direttamente i battenti.
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