Gara alla pari con
Lecce per gli orange trascinati da Pentassuglia (26) ma alla fine festeggiano i
salentini.
VIRTUS TARANTO –
PALL. LECCE 67-75
Virtus Pallacanestro
Taranto: Prisciano 10, Fortunato 7, Iodice, Massari 13, Luzzi 7, Venuto 2,
Pentassuglia 26, De Bellis 2, Bitetti, D' Avino n.e. All. Santoro.
Pallacanestro Lecce:
Gismondi n.e. Chirizzi 11, Errico 14, Leucci 9, Spada 18, Stasi 9, Schito,
Galati n.e. Rollo 6, Forte 8. All. Palmieri.
Parziali: 12-12, 26-34,
47-53.
Arbitri: Michele
Mazzarano di Capurso (BA) e Cosimo Lorusso di Conversano (BA).
foto silvestri |
Stavolta ci è andata vicina la Virtus Taranto a centrare il
primo, storico, successo in Serie D. La squadra di coach Santoro si è arresa
“solo” 67-75 alla Pallacanestro Lecce dopo una partita tirata e soprattutto
equilibrata più di quanto dica il punteggio finale.
Ancora una volta a fare la differenza è stato il secondo
quarto dove però il gap accumulato dai ragazzi di coach Santoro è stato esiguo,
8 punti, ma purtroppo decisivo ai fini della sconfitta finale nonostante la
buona partita messa sul parquet di San Giorgio dagli orange trascinati da un
Pentassuglia in serata di grazia soprattutto al tiro come dimostrano i 26 punti
nel suo referto.
Ed era stato buono anche l’impatto alla partita con la
Virtus avanti in diverse circostanze a cavallo dei primi due quarti, il primo
chiuso in perfetta parità, 12-12. Poi il break operato prima dell’intervallo
dai salentini, che nonostante l’assenza dello squalificato Salamina, hanno
trovato in Chirizzi, Errico e soprattutto Spada punti importanti per prendere
il largo. Ma la Virtus a differenza delle prime tre uscite del campionato non è
mai uscita dalla partita, anzi, sostenuta anche dai canestri di Massari (13) e
Prisciano (10) si è fatta più volte sotto nel secondo tempo tornando in scia un
paio di volta a Lecce, ad un possesso di distanza, 3 punti, senza mai riuscire
nell’aggancio.
Una prestazione però da cui ripartire per provare a
invertire la rotta già da sabato prossimo quando al PalaBernini di San Giorgio
arriverà un’altra salentina, Calimera.
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