Trovatasi
ad un certo punto a dover recuperare 4 gol per portare il confronto
almeno ai supplementari, la Juniores del Catanzaro C5 ha visto la sua
rimonta fermarsi proprio sul più bello: 5-5 il finale del match di
ritorno contro la Mabbonath Futsal Palermo, dunque, in virtù del 4-3
dell’andata, saranno i neroverdi a volare a Montecatini per la Final
Eight Scudetto.
Una partita bellissima, quella andata in scena sabato in un PalaSant’Elia pieno come poche volte in questa stagione, che alla fine ha premiato la maggiore esperienza dei siciliani in queste gare, ma con la Juniores giallorossa che è uscita a testa altissima dal confronto, chiudendo difatti un ciclo, quello del gruppo ’97, di sicuro avvenire e che, ricordiamo, ha contribuito alla conquista del titolo regionale.
Una partita bellissima, quella andata in scena sabato in un PalaSant’Elia pieno come poche volte in questa stagione, che alla fine ha premiato la maggiore esperienza dei siciliani in queste gare, ma con la Juniores giallorossa che è uscita a testa altissima dal confronto, chiudendo difatti un ciclo, quello del gruppo ’97, di sicuro avvenire e che, ricordiamo, ha contribuito alla conquista del titolo regionale.
Senza dubbio tra andata e ritorno ci sono state delle cose che non sono andate per il verso giusto, come il fatto di aver regalato due tempi su quattro agli avversari per via dell’approccio mentale sbagliato, ma sono queste le gare che aiutano a crescere in tutti gli aspetti, da quello mentale, a quello tecnico, a quello tattico.
La partita infatti ha visto il Catanzaro C5 partire fortissimo con un gran gol di Pugliese. Ma la marcatura invece di mettere in discesa il match lo complicava, perché i giallorossi cominciavano a soffrire la pressione degli avversari e finivano per capitolare ben tre volte sotto i loro colpi, in particolare quelli di Murò, protagonista assoluto di questo match insieme a Pugliese.
Il numero otto giallorosso risultava imprendibile per gli avversari e riusciva con la sua velocità a creare la superiorità, ma il Catanzaro non riusciva a riequilibrare un match che si era fatto più che complicato, fallendo anche un tiro libero (palo) a pochi secondi dal fischio finale.
Così la ripresa si apriva in fotocopia rispetto alla prima frazione. Manuel Patamia accorciava le distanze, il Catanzaro tornava a subire e la Mabbonath arrivava fino al 5-2, colpendo anche un paio di legni. A quel punto gli Aquilotti, forse grazie ad uno scatto d’orgoglio e alla consapevolezza di non avere più nulla da perdere, si liberavano definitivamente dalle gabbie mentali, cominciavano ad aumentare i ritmi e a giocare il loro futsal, accorciando le distanze con Pugliese e Modestia.
Sul 5-4 Murò commetteva un brutto fallo da dietro su Pugliese e si beccava il rosso diretto. Il clima s’infiammava sugli spalti del PalaSant’Elia, che veniva letteralmente giù quando, dopo aver malamente sfruttato la superiorità numerica, il Catanzaro, col portiere di movimento, trovava il 5-5 grazie ancora a Pugliese. Gli assalti finali risultavano però vani e alla fine a passare era il Palermo, tra la delusione dei giovani giallorossi, consapevoli, comunque, di aver fatto una grande stagione e di avere ancora tanto da dare in futuro a questa maglia.
Ufficio Stampa A.S.D. Catanzaro C5 Stefano Gallo
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