“Tranquilli, c’è Martellotta”. E’ stato un motto ricorrente,
da tre anni a questa parte, dalla C2 alla B e lo sarà anche in A2. Il centrale
giallorosso ha rinnovato per un altro anno ancora, mettendo a tacere tutte le
voci che lo davano “utile solo per un
campionato regionale”. E invece no, ha abbassato ancora la testa, si è
rimboccato di nuovo le maniche ed è stato uno dei protagonisti principali della
scalata verso la promozione in serie A, vincendo addirittura il premio come
capocannoniere della coppa Italia.
A 35 anni è ancora qui: con l’umiltà e il carisma di sempre, pronto a lottare su ogni pallone e difendere ancora i nostri colori. Vorremmo clonarlo, ma possiamo attendere, perché anche quest’anno avremo il vero muro Martellotta.
A 35 anni è ancora qui: con l’umiltà e il carisma di sempre, pronto a lottare su ogni pallone e difendere ancora i nostri colori. Vorremmo clonarlo, ma possiamo attendere, perché anche quest’anno avremo il vero muro Martellotta.
Quarto anno giallorosso. Qualche offerta ma la scelta di rimanere fedele a questa società. Perché hai detto ancora si alla Block Stem Cisternino?
Sudo per questa maglia e per questi tifosi da diversi anni e non li avrei mai potuti lasciare in questo momento. Viviamo un sogno e sono onorato e fiero di farne parte.
Protagonista anche la scorsa stagione, sia da centrale, che da pivot all’occorrenza. Il ricordo più bello della scorsa annata?
L’annata di per sé è stata indimenticabile. Ma il ricordo più bello resta quella coppa alzata al cielo a Zanè. Un’emozione difficile raccontare, straordinaria da vivere.
Confermatissimo dalla dirigenza giallorossa, sei uno dei mattoni su cui è stata costruita la squadra in questi quattro anni. Saresti potuto arrivare tempo fa in A2, quanto ti elettrizza la possibilità di confrontarti in un’altra nuova categoria?
In primis, vorrei ringraziare la dirigenza per avermi dato la possibilità di disputare un campionato così prestigioso e competitivo. La stima è reciproca e non ho intenzione di deluderli.
Arrivo in questa categoria con diverse motivazioni e sogni. Non importa averla conquistata soltanto adesso, ma quel che mi rende orgoglioso è avercela fatta.
E’ un nuovo punto di partenza per me, e non di arrivo, nonostante tutto.
Martellotta in A2. A chi dedichi questo salto di qualità?
A tutti, dai tifosi alla famiglia, ovviamente. Se sono qui, però, i meriti sono anche dei miei ex compagni di squadra.
Cinque nuovi arrivati. In queste prime tre settimane c’è qualcuno che ti ha impressionato più degli altri?
La società si è mossa benissimo sul mercato. Abbiamo bisogno di tempo prima di diventare squadra, ma le basi ci sono tutte. Ripeto, sono onorato di far parte di questa rosa, puntellata dall’arrivo di grandi giocatori. Però, quello che continua ad impressionarmi più di tutti è De Matos.
Il Cisternino sarà la mina vagante del girone. Secondo te, dove potrà arrivare?
Prendo in prestito le parole del mister “Non sappiamo dove arriveremo, ma cercheremo di andare più in alto possibile”. Sappiamo come far sognare i nostri tifosi.
Gianluca Bennardi, addetto stampa Block Stem Cisternino
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