Simone
Chinchio e l'Axed Group Latina Calcio a 5. Un qualcosa che va al di
là delle prestazioni, della presenza, del fatto di militare nella
squadra della propria città. Simone Chinchio è quel pezzo di
Italia, tutta di marca pontina, che rappresenta la forza trainante di
un club, proteso al raggiungimento della qualificazione della “Final
Eight”, primo grande traguardo per il sodalizio presieduto da
Gianluca La Starza.
Simone, ora, ha lasciato il posto a Patrizi,
ma... “a me la panchina non è mai piaciuta
ahahah.. Scherzi a parte, sono sereno e sto lavorando bene per
tornare in campo. Ho passato un periodo sfortunato e ho pagato a caro
prezzo alcune cose, per fortuna sono riuscito a lasciarlo alle spalle
e ho ritrovato la serenità”.
Senti
comunque la fiducia di società, mister e squadra?
“Principalmente
sento la fiducia di me stesso, perché quando vivi dei periodi
calcistici difficili, il primo ad uscirne fuori devi essere solo tu.
Poi,
senza ombra di dubbio, sento la fiducia della società, del mister e
della squadra,altrimenti non potrei stare ancora qui qualora quella
fiducia venisse a mancare”.
Resti,
però, un punto di forza italiano e, soprattutto, tutto pontino,
vista la presenza di Terenzi, Bacoli e Rosati.
“Sicuramente
si. Purtroppo, durante la stagione qualsiasi calciatore è soggetto a
periodi buoni e meno buoni. Per fortuna che l'ho appena lasciato alle
spalle e sono pronto a rimettermi in gioco per questo momento chiave
della stagione”.
Quanto
è importante lo “zoccolo duro” tutto di Latina, oltre ai
campioni stranieri?
“E'
fondamentale, è quella spinta in più che magari molte altre squadre
non hanno la possibilità di avere. La cosa importante è che anche
gli stranieri combattono insieme a noi, come pontini, per difendere
questi colori”.
Ti
senti di ringraziare qualcuno ora?
“Mi
sento di ringraziare me stesso in primis, qualche compagno che mi è
sta molto vicino in questo periodo, la società per aver ribadito la
fiducia in me. Principalmente la mia famiglia che mi sta sempre
vicino nei periodi difficili”.
Ci
siamo con la “Final Eight”?
“Finché
la matematica non ci darà l'accesso alla final eight no. Dipenderà
solo da noi, se non sbagliamo, strappiamo il pass per la 'Final
Eight' e li sono pronto a scommettere che potremmo dire la nostra”.
Cosa
significa per uno di Latina difendere la porta della squadra della
propria città, dei colori più amati?
“È
qualcosa di indescrivibile veramente, emozionante solo a pensarlo.
Una cosa che ho sempre sognato di fare e adesso la sto vivendo da
anni. Potrebbero sembrare frasi fatte, ma è la pura verità.
Difendere quella porta è una gioia immensa e solo al pensiero ogni
volta mi vengono i brividi”.
Nessun commento:
Posta un commento