Il “talentino” ha colpito anche coi Campioni d’Italia. Il
terzo gol in Serie A di Mauricio
Paschoal, laterale tutto fantasia classe 1995 proveniente dall’Aosta, non è
bastato a completare la rimonta nel match casalingo (giocato ad Ariccia) contro
il Pescara, che si è imposto 3-2 e
ha “vendicato” la sconfitta in semifinale di Winter Cup.
Ma la prestazione della Carlisport
Cogianco è stata comunque all’altezza, sulla falsa riga di quella vista
pochi giorni prima a Ferrara contro il Kaos.
«Abbiamo fatto il possibile – dice proprio Paschoal – contro
una squadra formata da tanti grandi giocatori. Il Pescara sta facendo ottime
cose in questa stagione e merita queste affermazioni, ma anche noi ci stiamo
allenando bene e vogliamo toglierci le nostre soddisfazioni».
Paschoal,
comunque, non si accontenta delle buone prestazioni.
«Evidentemente ci manca qualcosa e allora dobbiamo dare il
210% per tirare fuori tutto quello che abbiamo. Se un compagno va in difficoltà
dobbiamo essere pronti ad aiutarlo e con questa compattezza torneremo presto a
vincere».
Magari già nel match di sabato sul campo della Luparense.
«Li abbiamo battuti con un largo punteggio all’andata, ma
sappiamo bene di non ritrovare quella squadra. Hanno apportato dei cambiamenti
alla rosa e sono sicuramente un cliente scomodo. Ma noi vogliamo conquistare la
vittoria».
Il giovane laterale è stato tra le sorprese di questa prima
parte di stagione.
«Sinceramente non mi aspettavo di poter giocare così tanto
nel mio primo anno di Serie A. La differenza con il livello della Serie A2 è
evidente, ma qui tutti mi hanno dato fiducia e io cerco di ripagarla».
La cosa che chiunque può avere notato è indubbiamente
“l’adozione” di Paschoal da parte del pubblico della Carlisport Cogianco che
quando entra in campo non lesina applausi e si aspetta sempre qualche giocata
ad effetto da parte dell’ex Aosta.
«Questa cosa la avverto - conclude Paschoal - e sicuramente
mi aiuta, ringrazio tutti per il sostegno che mi stanno dando».
A.S.D.
Carlisport Cogianco – Ufficio Stampa
Foto Marco
Bocale
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