Il
dirigente martinese non manda giù il ko nel derby con Salinis, vittoriosa al
Salvemini per 2-5: «Abbiamo fatto harakiri, è bene che la squadra cambi
mentalità. E subito. Questa squadra adesso ha tutto per giocarsi la permanenza
in Elite. Con il presidente Potenza in prima linea e la società tutta
valuteremo il da farsi».
Una sconfitta che non
va giù. Non stavolta. La Real Five Fasano fa harakiri nel derby contro la
Salinis, sciupando il vantaggio – seppur minimo – maturato nel primo tempo,
gettato alle ortiche con un secondo tempo quantomeno discutibile. Alla fine è
maturato un 2-5 che ha fatto letteralmente imbestialire il direttore sportivo
Gisberto Muraglia, unitamente alla società tutta del Fasano. Perdere in questo
modo fa male, specie considerando i tanti sforzi profusi dalla società per
rinforzare una squadra che ancora non riesce a schiodarsi dallo 0 in
classifica. E se prima alla squadra sembrava mancare qualcosa, il mercato di riparazione
ha allungato certamente la coperta delle alternative. Il pensiero di Muraglia è
ben chiaro: «Perdere in questo modo è inammissibile. Nulla togliere al nostro
avversario, ma ieri abbiamo regalato la partita con un secondo tempo
decisamente da rivedere. E la società vorrebbe capire i motivi della
trasfigurazione tra i primi e gli ultimi venti minuti di gioco. Non siamo
inferiori alla Salinis, così come ora posso asserire con una certa sicurezza
che abbiamo tutto per dire la nostra in chiave salvezza. Che è diverso dal
credere “io con questa squadra sono già salvo”, ma voglio solo affermare che
questa squadra deve cambiare mentalità. E deve farlo subito. Perché, ripeto,
ora non voglio più scuse». Cosa succederà ora nel quartier generale della Real
Five? La risposta arriva sempre da Muraglia: «Non è stato ancora deciso niente,
ma ci sarà un confronto con staff tecnico e giocatrici. E insieme alla società,
con il presidente Potenza in prima linea, anche lui notevolmente contrariato
per il risultato di ieri, valuteremo il da farsi per spronare una squadra che,
e lo ripeto fino allo sfinimento, ora deve dire la sua in chiave salvezza.
Un’altra gara come quella di ieri, con avversari alla nostra portata, non deve
più ripetersi».
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