La A.S.D. Salinis è stanca:
stanca di dover fare i conti da dieci anni con le difficoltà di un ambiente
abituato a guardare con diffidenza ogni forma di intervento nel sociale, con
istituzioni ed amministrazioni pubbliche spesso distratte – se non addirittura
prevenute – nei confronti delle istanze che provengono dal mondo dello sport, con
una Divisione Calcio a 5 silente e poco sollecita a rispondere alle
problematiche delle Società che ne fanno parte (salvo i casi in cui tali
vicende finiscano sotto i riflettori dei grandi media a carattere nazionale).
La nostra Società è espressione
di un piccolo Comune di 12.000 abitanti e dal 2005 fa sport per passione, con
un grande sforzo per migliorare il tessuto sociale del nostro territorio e
favorire la crescita dei giovani. Nonostante tutte le difficoltà del caso, la
A.S.D. Salinis svolge una attività dilettantistica ad alto livello con tre
squadre partecipanti ai Campionati Nazionali (A2 maschile, A Elite femminile e
Under 21) ma continua a scontare giorno dopo giorno il disinteresse da parte di
chi, al contrario, dovrebbe preoccuparsi di tutelare maggiormente queste
realtà.
Spiace dover constatare che la
Divisione Calcio a 5 concentra la propria attenzione solo sulla regolarità
formale degli adempimenti finanziari da parte delle Società (e da questo punto
di vista posso affermare che la A.S.D. Salinis è perfettamente in regola e che
non presenta esposizioni debitorie nei confronti di chicchessia) e sulla cura
della propria immagine attraverso la gestione di casi di rilevanza nazionale:
serve maggiore attenzione verso tutte quelle realtà locali che navigano in
acque pericolose e che rischiano di scomparire nell’indifferenza di chi dovrebbe
invece garantire gli interessi dei club.
Sono mesi, ormai, che dobbiamo
constatare nostro malgrado l’assoluta inadeguatezza di arbitraggi del tutto non
idonei al livello delle categorie in cui milita la nostra Società, scontrandoci
contro direzioni di gara indegne persino di arbitri alle prime armi. Sia chiaro
che questo non vuole né può essere un alibi per la posizione di classifica
delle nostre squadre, ma non è accettabile che i sacrifici delle piccole
società debbano essere sistematicamente mortificati da decisioni che noi
riteniamo – sia chiaro – non in malafede ma palesemente inadeguate per il
livello dei tornei che disputiamo.
I nostri sacrifici vengono
ripagati solo ed esclusivamente dalla bellezza dello sport e dalla passione
unica di quei soci “puri” che con noi condividono questa straordinaria
avventura. Ma una volta che questa passione verrà meno tante realtà del calcio
dilettantistico non avranno più alcun futuro e saranno destinate a rientrare
nell’anonimato. Per questo motivo chiedo un intervento da parte del Presidente
della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli per difendere gli interessi di
questa categoria e far sentire la propria voce presso i vertici della Can
affinché sia garantito per tutte le nostre Società un livello arbitrale consono
alle categorie nazionali.
In qualità di membro della
Consulta dei Presidenti delle società di Serie A Elite attendo con ansia la
prossima convocazione per poter esporre dettagliatamente questa situazione,
augurandomi che da quella sede io possa nuovamente uscire convinto sul futuro
del calcio dilettantistico. In caso contrario temo che tante realtà come la
A.S.D. Salinis siano destinate ad essere delle semplici meteore e non a
lasciare un segno nella crescita dei giovani e del tessuto sociale come invece
avremmo voluto e continuiamo a sperare di poter fare.
IL
PRESIDENTE DELLA ASD SALINIS
Salvatore Forte
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