La squadra di Fiumicino supera quattro a zero i siciliani e sbanca il PalaJonio andando a più
otto
Venti
giorni dopo aver infranto l’imbattibilità del Bisceglie in casa che durava da
due anni, la Futsal Isola fa cadere un altro tabù. Il PalaJonio, fortino
dell’Augusta (zero sconfitte negli ultimi 24 mesi), si colora d’arancioverde.
Zero-quattro senza troppe storie con la Banda Angelini che scava il solco e
vola a più otto dai siciliani terzi in classifica. Rubei, premiato nel
pre-match, mette la zampata che apre le danze. Lutta all’inizio del secondo
tempo fa volare l’Isola. Marcelinho la chiude con una doppietta da urlo che lo
porta a 19 reti (in 12 partite) in campionato. Isola ancora prima a più tre dal
Bisceglie seconda. Un sogno.
LA
PARTITA Angelini senza Djelveh infortunato e con Moreira a mezzo servizio che
gioca appena quattro minuti. Augusta con Jorginho out. L’inizio è subito a
mille. Il canovaccio dice Augusta a girare palla, Isola in pressing asfissiante
per togliere energie ai siciliani. I padroni di casa soffrono e non sono mai
pericolosi. L’Isola va a manetta e per Soso diventa un incubo. Il brasiliano
dell’Augusta ci mette sempre una pezza ma su Rubei alza bandiera bianca. Nove e
quarantanove sul cronometro: Soso respinge in qualche modo, Rubei e lì e
infila. Uno a zero. Il PalaJonio s’accende, l’Augusta no. L’Isola non soffre
mai e controlla. I ritmi altissimi premiano solo gli ospiti che bombardano Soso
ma non la chiudono.
SECONDO
TEMPO Due minuti scarsi e Lutta la mette subito dentro. Ripartenza a duemila,
Soso in uscita disperata: scucchiaiata di Lutta che infila con la complicità di
Papù che sulla linea la controlla. Due a zero. L’Augusta invece di reagire si
scioglie. L’Isola vola. Marcelinho a metà ripresa chiude il match con un terra
aria impressionante. Poi manda i titoli di coda bissando la magia di Bisceglie:
palla recuperata sulla destra, scatto fulmineo e sinistro a giro con il
portierone di casa che la guarda infilarsi sotto il sette opposto e il
PalaJonio che s’alza ad applaudire il ‘fenomeno’. Finisce lì. Due minuti e
mezzo di accademia, poi la sirena. Augusta zero, Isola quattro e primo posto in
classifica.
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